Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
La nostra ultima notte insieme è arrivata, domani Dakota partirà insieme al suo team per Parigi e io partirò prima di lei per portare Dulcie in Inghilterra da Amelia. Poi la raggiungerò li. Mi dispiace da morire che queste giornate siano già finite, sono state davvero meravigliose.. vissute nella più assoluta normalità. Io, lei e Dulcie insieme nella più assoluta tranquillità. Vorrei che fossero sempre così.
"Perché ti metti il pigiama?!" Chiede Dakota, con aria maliziosa. Mi giro verso di lei, alzando un sopracciglio. Lei è già a letto, sotto le coperte, che mi fissa in modo alquanto inquietante... e adorabile. "Sai che non ti permetterò mai di tenertelo addosso..." Mi dice, ridacchiando.
"C'è Dulcie di là...." Le ricordo.
"Non le interessa come dormi, fidati." Risponde. Alzo gli occhi al cielo e mi arrendo, dandole retta e mettendomi sotto le coperte accanto a lei con solo i pantaloni del pigiama. Non posso di certo biasimarla, anche a me piace quando dorme nuda. Tutto ciò ha dei fantastici vantaggi. Adesso indossa solo una delle mie magliette, una di quelle che ama indossare quando dorme. Così come piace a me. L'attiro tra le mie braccia e lei alza lo sguardo verso di me, appoggiando la testa sul mio petto. "Tutto okay?" Mi chiede, accarezzandomi il viso.
"Si, si...." Mormoro, accarezzandole i capelli.
"Non sembri molto sicuro...." Aggiunge.
"Beh, mi dispiace che questi giorni siano già finiti. Siamo stati così bene noi tre insieme, vorrei che fosse sempre così." Confesso, scrollando le spalle.
"Vale anche per me. Questi giorni sono stati... magici. Tua figlia è una ragazzina meravigliosa, e io sono a dir poco onorata di far parte della sua vita." Mi dice, allunga il viso verso di me e mi bacia.
"E noi siamo onorati di averti nella nostra." Ribatto.
"E io non mi sento onorata di vederti ancora con questi pantaloni del pigiama, perché non li togli?!" Chiede, facendomi ridacchiare. Non mi darà pace stasera, ne sono convinto. Quando si mette in testa una cosa, non ce n'è più per nessuno. Gesù, aiuto!
"Smettila di darmi il tormento, pazza." Mi lamento. Lei comincia a ridacchiare di gusto, adorabile come sempre, con la faccia sul mio petto. La stringo forte a me, baciandole i capelli. "Non vedo l'ora di essere a Parigi. Sono molto emozionato di tornare lì."
"Anche io. Non riesco a credere a quanti passo avanti abbiamo fatto fino ad allora, è incredibile anche solo pensarci... Non pensavo che saremmo davvero arrivati fino a questo punto." Mi dice, sorridendo.
"Già... e non hai idea di quanto io sia orgoglioso di tutto ciò che abbiamo costruito in questo tempo." Le dico. Lei mi sorride ancora una volta e mi ruba un altro bacio. Avvolge le braccia intorno al mio collo e infila una gamba tra le mie, baciandomi. Si stende praticamente su di me, continuando a baciarmi. E per me è finita, non posso fare a meno di arrendermi alla sua volontà. Sono spacciato, come sempre con lei. Si sistema a cavalcioni su di me, io mi tiro sù e le stringo la schiena, come per impedire che mi scappi tra le braccia. Infila le dita tra i miei capelli, tirandoli leggermente. "C'è Dulcie..." Mormoro, quando le nostre bocche si separano per un secondo.
"Sta dormendo, non ci pensare..." Risponde con tranquillità, riprendendo a baciarmi con foga. E io riesco a trovare la forza di togliermela di dosso, quindi riprendo a baciarla a mia volta. Fanculo! Infilo le mani sotto la sua maglietta, afferrandole il bordo per togliergliela di dosso. Se vuole giocare, allora giocheremo pesante. E con lei ogni volta è come se fosse la prima, non riuscirò mai ad averne abbastanza. L'ho desiderata talmente tanto che adesso, nemmeno dopo tutti questi anni, riesco a capacitarmi che sia davvero mia, che mi ami davvero. Più di ogni altra cosa al mondo.
"Papà??? Papà???" Mi chiama Dulcie, aprendo la porta della nostra camera da letto. Merda! Sapevo che sarebbe arrivata. Me lo sentivo davvero!!
"Cazzo!" Mi lamento, e Dakota scende immediatamente dalle mie gambe, rotolando sotto le coperte e ridacchiando come una scema. Ma cosa ride?! Questo sicuramente sarà un momento che mi costerà almeno 10 anni di analisi per me e mia figlia. O forse di più per me, per ovvie reazioni. Mi passo una mano tra i capelli e guardo la mia piccola, in piedi sulla soglia della porta, che si strofina gli occhi. "Piccola, che succede?" Mi alzo e vado verso di lei.
"Non riesco a dormire...." Si lamenta, piccolissima. La prendo in braccio e le dò un bacio sulla guancia, sedendomi con lei sul nostro letto. Anche Dakota si tira sù e le accarezza le guance in modo dolcissimo.
"Oh, piccolina...." Mormora Dakota.
"Posso dormire con voi? Per favore, papà..." Chiede.
"Dulcie, conosci le regole." Le dico, autoritario.
"Jamie, dai.." Interviene Dakota, incerta se continuare o meno. Non vuole mai mettersi in mezzo tra me e le mie figlie, ma io apprezzo i suoi consigli. "È l'ultima notte, chissà quando staremo tutti di nuovo insieme... facciamola dormire con noi."
"Credevo avessi altre idee per noi due stasera." Le faccio notare, alzando un sopracciglio. Lei ridacchia e mi lancia un'occhiataccia, scuotendo la testa.
"Le avevo... ma le avrò anche domani, e dopodomani, e il giorno dopo ancora." Mi dice, mentre Dulcie sposta lo sguardo tra me e lei in continuazione, cercando di capire di cosa diavolo stiamo parlando. "Non c'è niente di male, dai...."
"E va bene, avete vinto voi." Rispondo. La piccola batte le mani entusiasta e butta le braccia intorno al collo di Dakota, cade sulla schiena. "Ehi, Ehi, ehi.. io non mi merito un abbraccio?!" Mi lamento, e di conseguenza la piccola abbraccia anche me. "Dai, adesso mettiamoci a dormire..." Le dico, alzando le coperte per infilarla sotto di esse. Lei gattona sotto di esse e si stende tra di noi. Dakota ed io ci sistemiamo sui fianchi, ai lati delle braccia di Dulcie. "Adesso papà ti canta una ninnananna....." Mormoro.
"Wow!" Esclama Dakota, entusiasta. Io le sorrido e mi avvicino a Dulcie, comincio a cantarle la ninna nanna sotto lo sguardo attento di Dakota, che ci fissa sorridendo. La piccola chiude gli occhi, preparandosi ad una bella dormita. Una volta finita la ninna nanna è finalmente crollata nel sonno, mentre invece Dakota continua a fissarmi incantata. Lei adora quando canto, e io non potrei esserne più felice.
"Che c'è?" Chiedo, sorridendo.
"Ti amo."
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Damie • The love affair II
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Sequel di 'The love aff...