Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov
Aspen. Finalmente sono qui. Sto aspettando che arrivi Jamie, che dovrebbe essere qui tra pochi minuti. Lo sto aspettando in un bar, mentre bevo un caffè seduta ad un tavolino. La mia 'squad' lo sta aspettando a distanza da me, senza perdermi d'occhio nemmeno per un secondo. Improvvisamente appare dietro di me, silenziosamente, e mi mette due mani sugli occhi.
"Chi sono?" Sussurra, al mio orecchio.
"Il tizio incredibilmente affascinante che ho incontrato a Parigi?!" Rispondo, scherzando.
"Ti piacerebbe!" Toglie le mani dal mio viso e mi bacia velocemente il collo, prima di sedersi accanto a me al tavolo. "Ciao." Mormora, sorridendo, immensamente felice. Ha le guance rosse, indossa un cappellino natalizio bianco e rosso.. è adorabile.
"Ciao." Mormoro, avvicinandomi a lui per baciarlo. Mi stringe la mano libera tra le sue, mentre ci baciamo dolcemente. Ah, quanto mi è mancato.. e quanto è bello ogni volta che torna da me. Anche lui ha l'aria stanca, come me, ha il naso e le guance rosse come un bambino, le mani ruvide, ma nonostante ciò è sempre meraviglioso. "Hai il naso rosso..." Gli tocco la punta del naso. "Sembri quasi un pupazzo di neve, Dornan."
"Beh... è comunque un passo avanti rispetto all'essere un chipmunk!" Mormora, ridacchiando. "Tu invece sei bellissima, come sempre..." Mi sorride. Piego la testa di lato, per via del suo complimento, e del suo sguardo pieno di amore. "Allora, chi è questo francese che devo uccidere?"
"Nessuno." Scuoto la testa, sorridendo, e lo bacio di nuovo. Continuiamo a baciarvi per qualche minuto, senza pensare alla gente che si muove in modo caotico intorno a noi. "Andiamo?" Chiedo.
"Andiamo." Risponde, alzandosi. Bevo l'ultimo sorso di caffè e poi gli stringo la mano, mentre raggiungiamo la sicurezza, che ci scorterà fino alla macchina. Camminiamo mano nella mano, sperando con tutte le nostre forze che non ci siano paparazzi in giro... di nuovo. Sono già stata fotografata all'andata e al ritorno, credo che basti. Arriviamo alla macchina, Jamie insiste per aiutarli a caricare i bagagli e poi si sistema accanto a me. Inizia a canticchiare qualche canzone natalizia, picchiettando il ritmo con le dita sulle mie gambe. Io appoggio la testa sulla sua spalla e lo ascolto canticchiare. Adoro quando lo fa. Potrei ascoltarlo per il resto della mia vita. Arriviamo finalmente a casa, i ragazzi ci aiutano a portare le valigie e poi, finalmente, rimaniamo da soli. Ci guardiamo, sospirando, con i nostri sguardi pieni di promesse.
"Allora....." Mormoro, mordendomi il labbro.
"Siamo soli?" Chiede, aggrottando la fronte.
"Si, non c'è nessuno fino a domani mattina." Lo informo, mettendogli le braccia intorno al collo. Lui mi stringe i fianchi. "Abbiamo la casa tutta per noi."
"Mmh... mi piace." Mi bacia la punta del naso. "Cosa facciamo? Di solito cosa si fa qui?" Mi chiede.
"Uhm... potremmo accendere il fuoco." Propongo.
"Okay. Lo faccio io, ma devi dirmi dov'è tutto l'occorrente." Mi dice, guardandosi intorno.
"Ci penso io." Dico, facendogli l'occhiolino.

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Damie • The love affair II
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Sequel di 'The love aff...