Damie • The love affair II

Capitolo 30.

▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

Vengo svegliata improvvisamente da qualcuno che bussa con insistenza per entrare in casa. Ho qualche secondo per rendermi conto che Jamie e le sue cose non sono più qui, prima di scendere per le scale a mettere fine a questo baccano. Sarà sicuramente Addison e una delle sue crisi di panico.

« Ma chi è? » Borbotto. Mi affaccio alla finestra e vedo, con mia grande sorpresa, Jamie che agita le braccia dietro il cancello di casa. « Ma che? » Mi affretto ad aprirgli il cancello e la porta di casa. Si sarà dimenticato qualcosa di sicuro, ma non capisco perché sia così allegro. Lo aspetto sulla soglia della porta, mentre lui corre velocemente per il vialetto. Arriva da me dopo qualche secondo, un tempo record! Ha il fiatone e si piega in due, cercando di calmarsi. « Ti sei dimenticato qualcosa? » Chiedo, per non illudermi, ma non riesco a non ridere vedendolo così.

« Si... proprio così. » Risponde. Si tira sù e si passa una mano tra i capelli. Mi guarda in faccia e accenna un sorriso. « Te. » Aggiunge e in un secondo mi prende il viso tra le mani e mi bacia con impeto. Io rispondo, anche se sorpresa, al suo bacio infilandogli la lingua in bocca. Gli stringo i capelli, avvicinando il mio corpo al suo il più possibile. Non mi sembra vero che mi stia baciando dopo tutto questo tempo. Lo so che si tratta di pochi giorni, ma a me sembra davvero un eternità. Almeno, per noi, è come se fosse così. Mi spinge dentro casa, costringendomi a camminare all'indietro per non interrompere il nostro contatto. Mi viene in mente proprio in questo momento che ha lasciato le valigie oltre il cancello..

« Le tue valigie.... » Mormoro, non appena mi lascia un secondo per prendere fiato.

« Non potrebbe fregarmene di meno. » Replica, sorridendo in modo malizioso, poi riprende a baciarmi senza staccarsi da me. Arriviamo fino al tavolo da pranzo in cucina, quando lui mi solleva e mi sistema sul tavolo. Si insinua tra le mie gambe e io lo stringo più forte a me. Continua a baciarmi senza sosta, dalle labbra alle guance al contorno degli occhi... « Ah, quanto mi sei mancata... »

« Sono sempre stata qui. » Rispondo.

« Non so come ho potuto anche solo pensare di permettere a quell' idiota di averla vinta... di rinunciare a tutto questo.. a te. » Ridacchia e scuote la testa. Gli prendo il viso tra le mani, mentre lui aumenta la presa sui miei fianchi.

« No, no.. questo dovrei dirlo io. Sono stata io a rovinare tutto. Se solo avessi pensato a te, invece che credere a ciò che pensavo io... » Abbasso il viso. « Non so come ho potuto farti una cosa del genere. Tu non meriti niente di tutto questo... » Mormoro.

« Ormai è fatta... ma non dobbiamo permettere che questo rovini il nostro futuro. Possiamo solo trovare il modo di affrontarlo insieme, così ci renderà più forti. » Dice, sfoggiando la sua solita saggezza.

« Quindi... quindi non parti più? » Chiedo, sorridendo. Dalle sue parole ho già capito che non ha più intenzione di partire, ma voglio sentirglielo dire.

« No.. no, non parto più. Il mio posto è qua con te. Nel bene e nel male, no? » Mi dice, accarezzandomi il viso. Io annuisco, commossa dalle sue parole. La profondità del suo amore non smette mai di stupirmi. « Sempre. » Aggiunge.

« Diamine.. io non ti merito proprio! Chiunque dopo una cosa del genere se ne sarebbe andato di corsa, senza nemmeno pensarci due volte. » Dico. « Matt e andato via in un secondo quando ha capito che provavo qualcosa per te... tu... invece tu... » Mormoro, incapace di descrivere quanto io lo ami e quanto io gli sia grata per questa chance.

« Beh, non ti amava come ti amo io... Si, tu hai sbagliato, ma so che sei pentita e che vorresti tornare indietro. Questo errore non si può cancellare, ma io non posso rinunciare a te.. egoisticamente parlando. Nonostante ciò, io so che tu mi ami comunque.. di un amore che non si può nemmeno descrivere, e per questo nemmeno io merito te. Non ho fatto nulla di speciale nella mia vita per meritare tutto questo amore... » Scrolla le spalle.

« Non riesci proprio a renderti conto di che essere meraviglioso sei? Jamie, tu sei una persona fantastica, un uomo gentile, generoso e passionale... e sei in grado di perdonare persino una cosa del genere. Proprio non te ne rendi conto? » Gli prendo il viso tra le mani.

« Solo quando ti guardo negli occhi. » Mi sorride dolcemente. « Ecco perché non posso rinunciare a te. Perché sei la mia unica certezza... » Scrolla le spalle, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

« E sei disposto a convivere con ciò che ho fatto? » Chiedo, perché voglio che ne sia davvero sicuro. Lui abbassa il viso, sospirando.

« Beh.. non sarà facile, ma posso provarci. So solo che devo farlo con te, non lontano da te. Non accettarlo e vivere senza di te sarebbe mille volte peggio... E non voglio. » Risponde, sinceramente.

« E se non riuscissi ad accettarlo? Se questo ti facesse impazzire e ci portasse alla fine, invece che al ritrovare noi stessi? » Chiedo, in preda al panico. « Io non voglio che tu soffra ancora per colpa mia. »

« Non sarà così. » Mi accarezza le guance, per confortarmi. « Ci renderà più forti, magari... ma dobbiamo superarlo insieme. Sarà difficile, ma so che io e te ce la faremo. Okay? »  Mi sorride, io annuisco, sorpresa per l'ennesima volta dal sui modo di fare. Non smetterò mai di innamorarmi di quest'uomo ogni giorno di più.

« Okay. » Sospiro. Riprendo a baciarlo con foga. Lui mi stringe i fianchi e muove il bacino contro di me. Inizia a baciarmi il collo, infilando le mani sotto la mia maglietta, poi improvvisamente si blocca. « Che c'è? » Chiedo, cercando il contatto con i suoi occhi. Lui non alza lo sguardo, come se fosse colpevole. Non ce la fa... credo che questo sia troppo per lui. Credo che gli ricordi ciò che ho fatto. « Oh, Jamie... » Lo abbraccio, e lui affonda il viso nel mio collo, tenendomi stretta a sé. Beh, ha ragione... non sarà facile, ma io e lui ce la faremo...

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