Capitolo 12.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

・・・

Dakota's pov

Sono passati due giorni, e tra me e Jamie continua ad andare tutto bene. Stanotte finalmente sono riuscita anche a dormire per tutta la notte, senza svegliarmi nemmeno una volta. Jamie oggi è andato sul set, ma dovrebbe tornare a momenti. Io ho passato il resto della giornata con Emily e gli altri, che hanno finalmente avuto l'opportunità di conoscere Chicken. Nel frattempo lo sto aspettando sul divano, con Zeppelin che dorme sulle mie gambe e Chicken che cerca di leccare il libro che sto leggendo.

« Sono tornato! » Urla Jamie, entrando in casa, puntuale come sempre. Cominciavo ad annoiarmi senza di lui, nonostante io adori passare del tempo da sola per fare tutto ciò che mi piace.

« Siamo qui! » Rispondo. Lui viene verso di noi e sorride, guardandoci. Si china su di me, baciandomi sulle labbra. Poi si siede sul tavolino accanto al divano, mettendosi Chicken sulle gambe.

« Cosa leggi? » Mi chiede, accarezzando Chicken. Ultimamente loro due hanno fatto amicizia, e ne sono davvero felice. E una gioia vederli insieme.

« Nulla di importante.. » Chiudo il libro e lo butto dall'altra parte del divano. In questo momento non ho più voglia di leggere, voglio solo stare insieme a lui. « Com'è andata la giornata? » Gli chiedo.

« In questo momento provo molta gelosia. » Mormora, indicando Zeppelin che dorme sulle mie gambe. Io scoppio a ridere, buttando la testa all'indietro.

« Sei sempre il solito gelosone.. » Ridacchio « Non ne hai alcun motivo, anche se devo ammettere che con Zeppelin c'è sempre stata una storia d'amore grandissima. » Mormoro, stringendomi al mio cucciolo. Jamie sorride, scuotendo la testa. Mi rendo conto solo dopo di aver detto che non ne ha alcun motivo.. merda. Non era proprio la frase adatta. Comincio a respirare pesantemente.

« Che succede? » Mi chiede.

« Eh? » Mormoro. Respirare diventa sempre più difficile, mi sento quasi svenire... e non ho una chiara visione di ciò che c'è di fronte a me.

« Non lo so. Sei sbiancata.. va tutto bene? » Insiste.

« Si, si.. sarà il caldo. » Rispondo, in preda al tremolio. Quell'errore mi perseguiterà per tutta la vita, me lo sento... mi alzo, spostando Zeppelin dalle mie gambe.

« Dakota? Stai bene? » Sono in preda al panico. Jamie si alza e cerca di afferrarmi per le spalle per non farmi cadere. Mi gira la testa. « Siediti.. ti prendo dell'acqua. » Mi rimette seduta sul divano, poi scompare per qualche secondo e torna da me con un bicchiere d'acqua in mano. Mi aiuta a bere, reggendomi la testa. « Va meglio? »

« Si.. ehm.. si.. » Mi sento tutta accaldata, mi passo una mano sulla fronte. Jamie posa il bicchiere e si mette in ginocchio di fronte alle mie gambe.

« Non prendermi per pazzo, so che non è possibile, ma non è che sei incinta? » Scherza, per farmi ridere. Io gli lancio un'occhiataccia. Non è possibile, lo so benissimo.. « Ehi, sto scherzando.. » Ridacchia lui. « Cioè, a meno che tu non mi abbia tradito, so benissimo che non è così.. » Scherza. Fossi in lui non ci scherzerei in questo modo al riguardo.

« Si, lo so.. scusa. » Gli accarezzo il viso. « Ho solo bisogno di una boccata d'aria. » Sorrido. Mi alzo e mi allontano verso il giardino. Jamie mi fissa, aggrottando la fronte. Avrà capito che c'è davvero qualcosa che non va, e che la scusa del caldo non fa più effetto. Sospiro, ispirando l'aria fresca della sera. Lo sto ingannando.. gli sto tenendo segreta una cosa troppo importante, e che lui dovrebbe sapere. Lui ha il diritto di saperlo, ma io non posso farlo soffrire ancora. Non riesco nemmeno ad immaginare quanto starebbe male o come potrebbe reagire. Sento già le lacrime agli occhi, e comincio a singhiozzare contro la mia volontà. È un peso troppo grande da portarsi dentro, e io devo farlo da sola.

« Dakota... » Dopo pochi secondi compare alle mie spalle, abbracciandomi da dietro. « Dimmi la verità, c'è qualcosa che non va? » Mi chiede, quasi implorandomi di parlagli. Io mi giro e nascondo il viso sul suo petto, dando libero sfogo al mio pianto. Lui mi accarezza i capelli e mi bacia la testa, cercando di confortarmi. « Hey, hey.. » Mi prende il viso tra le mani, e leggo perfettamente il suo dolore negli occhi, quando mi asciuga le lacrime. « Mi dici che succede? » Mi chiede ancora una volta.

« No.. va tutto bene. » Mormoro, scuotendo la testa. Cerco di scappare dalla sua stretta, ma lui non me lo permette.

« Ho detto qualcosa di sbagliato? Non lo so.. dimmi tu. Dimmelo se ho fatto qualcosa di male. Per la storia di Amelia non mi hai parlato per mesi, non voglio che succeda di nuovo.. » Mi dice.

« Va tutto bene. » Ripeto.

« Non sembra. » Sospira « Hai avuto un attacco di panico.. » Mi fa notare, spostandomi i capelli dal viso. Io nel frattempo mi asciugo le lacrime con il dorso della mano.

« Li ho molto spesso.. tutto il tempo. Sopratutto ai provini. » Gli ricordo. È troppo intelligente per essere ingannato così.

« Si, ma non senza una ragione particolare. » Replica. Come non detto. Sospiro pesantemente.

« Insomma, vuoi per forza che ci sia un motivo? Bene, io non so quale sia.. io non so cosa dirti. » Sbotto, ma me ne pento un secondo dopo.. non merita di essere trattato così. A questo punto, comincio a pensare che forse Amelia lo trattasse meglio di come sto facendo un da quando sono tornata, nascondendogli questo enorme segreto.

« Non voglio che ci sia un motivo.. Voglio solo capire se c'è un problema e se possiamo risolverlo insieme, dato che siamo una coppia. Avevamo detto che non ci saremmo più nascosti nulla, e scusa se mi preoccupo vedendo la mia ragazza in queste condizioni.. » Si passa una mano tra i capelli.

« Infatti non c'è alcun motivo. » Ribatto, incrociando le braccia.

« Va bene. » Sospira. « Entriamo dai, ti preparo qualcosa da mangiare.. altrimenti rischi di svenire in queste condizioni. » Mi tende la mano. In realtà ho lo stomaco chiuso.

« Jamie, non ho molta fame... » Rispondo.

« Ma vuoi lasciare che mi prenda cura di te o no? » Sbuffa, soffocando una risata e mi tende di nuovo la mano. Stavolta gliela stringo ed entriamo in casa, dove lui si mette subito ai fornelli. Più passano i giorni, e più sento di non poter nascondere questo segreto. Ma se questo è il prezzo da pagare per non farlo stare male, allora sono disposta a stare così male per tutta la vita.

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Damie • The love affair IIWhere stories live. Discover now