Damie • The love affair II

Capitolo 79.

▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

Dopo quella cena, io e Jamie abbiamo concluso la serata sul divano a parlare di qualsiasi cosa. È sempre così, quando iniziamo a parlare non la finiamo più.. andiamo avanti ore ed ore. E penso che sia una cosa meravigliosa perché riusciamo sempre a comportarci come migliori amici, quando serve. A volte serve davvero. Tra noi c'è sempre stata quell'intesa particolare proprio perché abbiamo sempre fatto quelle cose che gli amici, in genere, non fanno. Adoro vederlo così spensierato, che ride di gusto ricordando il passato e bevendosi una birra, con me accoccolata tra le sue gambe.

"Ragazzina, grazie della maglietta... l'adoro." Dice, baciandomi i capelli. Ormai è notte fonda, e il sonno non si fa ancora sentire. Potremmo rimanere qui tutta la notte a parlare e bere senza sosta.

"Prego. Ti sta davvero bene.." Rispondo, poi prendo il mio cellulare e scatto qualche selfie stupido insieme a lui. Appoggio la testa sul suo petto e lui fa delle smorfiette strane, mettendosi in posa. Ne facciamo altre in cui mostriamo le magliette, come due idioti. È adorabile. È una gioia infinita vederlo così, non smetterò mai di dirlo.

"Ah, mi sono dimenticato del tuo regalo.." Mormora all'improvviso, poi si alza dal divano, posando la bottiglia di birra sul tavolino di fronte a lui. Piego le gambe sotto di me e mi giro verso di lui.

"Oh, no.. Jamie, non c'è bisogno. Hai già preparato una cena meravigliosa per me, con tutto ciò che mi piace... non c'è bisogno di un regalo." Protesto. Lui non mi ascolta nemmeno e va a prendere il mio regalo. Mi chiedo proprio cos'abbia preso.. quell'uomo sa sempre come sorprendermi.

"Allora..." Si rimette seduto al mio fianco, stringendo tra le mani una scatoletta. "Promettimi che non ti spaventerai e che ti ricorderai che questo non significa nulla di cui che pensi.." Mi avverte, quasi come se avesse paura.

"Okay.." Mormoro. Lui sospira e poi mi porge la scatoletta. Sospiro anche io, in ansia per le sue parole. Poso il bicchiere di vino sul tavolino e prendo la scatoletta. La apro e ciò che trovo è un bellissimo, gigantesco e scintillante anello. "Jamie..." Mormoro.

"Non.. non ti sto chiedendo di sposarmi, sia chiaro.. voglio solo che tu lo abbia, perché sei la donna della mia vita e ti amo. Questo è solo un pegno del mio amore, anche se noi due non abbiamo certo bisogno di anelli per stare insieme..." Mi dice, quasi spaventato all'idea di dire qualcosa di sbagliato.

"Oh, Jamie..." Gli butto le braccia al collo, poi gli bacio tutto il viso freneticamente, presa dall'entusiasmo. "Lo adoro, lo adoro, lo adoro! È perfetto proprio come te." Dico, poi gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Lui si lascia andare con la schiena ed entrambi cadiamo all'indietro, ridendo di gusto come due scemi. "Grazie!!"

"Prego!!" Risponde, tra le risate. "Vieni qui." Mi stringe I fianchi ed entrambi ci rimettiamo seduti come prima. Mi prende la scatoletta dalle mani e tira fuori l'anello, infilandomelo al dito. "Ecco, con la speranza che un giorno qui possa esserci l'anello che tanto desidero darti..." Mi dice, sorridendo.

"Lo desideri proprio tanto, eh?" Chiedo, avvolgendogli le braccia intorno al collo.

"Diciamo che non amo molto essere chiamato 'il tuo fidanzato', preferirei essere tuo marito... e sarebbe la cosa più bella del mondo chiamarti 'mia moglie'." Mi spiega. La cosa continua a non attirarmi, la verità è che non ne sento ancora il bisogno per adesso.

"Ma non capisco... tu hai già avuto tutto questo una volta, non vorresti che noi fossimo una cosa unica e diversa? Il matrimonio è così... comune." Ribatto.

"L'ho avuto, si.. ma non nel modo in cui lo desideravo davvero. Tu sei un'altra cosa, e per me non ci sarebbe niente di più bello che dire al mondo che sei legalmente roba mia. Queste magliette... dirlo così... così sono tutti in grado di farlo, ma è reale quando sei sposato. Quando sei sposato, allora puoi dire davvero che l'altra persona ti appartiene per tutta la vita. Capisci quello che voglio dire?"

"Più o meno..." Sospiro. "Capisco che quando si è sposati è diverso, okay... ma io credo che siano la intenzioni a fare la differenza. Tante coppie si sposano e poi divorziano, lo sai.. e ci sono coppie che non si sposano ma rimangono insieme per sempre. Non è il matrimonio a tenere unite le persone, e soprattutto non un foglio con due firme!!" Gli spiego il mio punto di vista.

"Hai ragione, ma non so.. mi piacerebbe da morire essere sposato con te. Niente mi renderebbe più felice dell'essere tuo marito." Mi sorride, appoggiando la fronte contro la mia.

"Prenderesti il mio cognome?" Lo prendo in giro.

"Mr Johnson?" Ridacchia, facendo una smorfia.

"Mr and Mrs Johnson!" Dico io, ridendo con la testa sulla sua spalla. "Suona bene, però! Che ne pensi, Mr Johnson?" Scherzo, guardandolo in faccia.

"Io penso che tu sia completamente matta." Scuote la testa. "Allora, che ne pensi di questo compleanno? Sono riuscito a farmi perdonare e a farti la più bella sorpresa di sempre?" Chiede, alzando il viso.

"Uhm... direi proprio di sì. Credo che questo sia stato in assoluto il compleanno più bello della mia vita. Non solo per la cena o l'anello, ma perché ci sei tu.." Dico. Lui sorride, poi mi bacia.

"Se vuoi concludiamo in bellezza con una maratona delle tue serie tv preferite." Aggiunge.

"Cavolo, si!" Rispondo, entusiasta. "Dovremmo proclamare la giornata internazionale di Dakota Johnson ogni anno!!" Dico, mentre lui cerca il telecomando.

"Mi piacerebbe da morire, ma credo di meritarne una anche io!" Ribatte, accigliandosi come un bambino. Io ridacchio e mi accoccolo di nuovo tra le sue gambe, con la testa contro il suo petto.

"Assolutamente si!" Rispondo, perdendomi a guardarlo. È di una bellezza incredibile, e lo amo alla follia. Mi sento ogni giorno sempre più fortunata ad averlo al mio fianco, e non so come ho fatto anche solo a metterlo in dubbio.

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Buonasera!