▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
Questa mattina sono uscito presto per degli incontri di lavoro. Non ho dormito molto stanotte.. non riuscivo a smettere di girarmi e rigirarmi nel letto. Per me è fisicamente impossibile stare in quel letto senza Dakota. Impossibile.. Finché ero in Inghilterra riuscivo a smettere di pensarci, ma adesso che sono a Los Angeles è impossibile.. Los Angeles è sempre stato il nostro posto speciale, questa casa lo è sempre stato.. Non la sento più come casa mia senza di lei, quindi decido di stare fuori casa ancora per un po'. Questa distanza fa davvero male.. io vorrei solo chiamarla e chiederle cosa non va, dirle che qualsiasi cosa si risolverà, dirle che andrà tutto bene, ma non voglio forzarla. Voglio che ricominci a parlarmi con i suoi tempi, non perché glielo impongo. Avviso il mio agente che non torno subito a casa, e che voglio andare a bere qualcosa da Starbucks da solo. Saliamo in auto e mi accompagnano al locale più vicino. Dakota adorava andare da Starbucks. Quando entro, sbadatamente, finisco per sbattere contro un uomo.
« Oh, mi scusi... » Dico, sperando con tutto me stesso di non aver fatto danni o rovesciato qualcosa a terra. Alzo lo sguardo e, confuso esattamente come me, mi ritrovo il padre di Dakota: Don. « Oh, Don.. scusami!! Ero distratto.. » Mormoro.
« Jamie, tranquillo ragazzo!! » Mi sorride, dandomi una pacca sulla spalla. « Come va? Non ti vedo da una vita.. come mai sei tornato qui a Los Angeles? »
« Beh.. sono tornato perché sto finendo le riprese di un film.. sono tornato per restare. » Gli spiego, allontanandomi dalla porta d'ingresso.
« Bene! Anche io mi sto occupando di una certa serie TV in questo momento.. proprio una in cui parlano dei vostri film, pensa te.. » Abbassa il viso e ridacchia. Anche Dakota fa sempre così. « Vieni, siediti.. facciamo due chiacchiere. »
« Si.. » Rispondo, e ci accomodiamo ad uno dei tavoli del locale. Sono sicuro che Don, da bravo papà, mi chiederà di Dakota a momenti. Non so proprio come dovrei rispondergli, non ho idea di cosa sappia precisamente.. ma in realtà, cosa c'è da sapere davvero?
« Allora, anche Dakota sta tornando in città? » Mi chiede, proprio come immaginavo. Merda, cosa gli dico adesso? Che io e sua figlia non ci parliamo da mesi, e non so nemmeno per quale motivo?
« Non.. non lo so. Non so quando Dakota tornerà, purtroppo. » Sospiro, fissando le mie mani sul tavolo. Lui aggrotta la fronte, come se non capisse di cosa sto parlando, e ha ragione.. nemmeno io mi capisco, sinceramente. O meglio, non capisco cosa ci stia succedendo.
« Che vuoi dire? Avete litigato? » Mi chiede.
« In realtà.. no. Non abbiamo litigato. » Rispondo. Lui aggrotta nuovamente la fronte, spingendomi a dire di più. Non so se parlarne con lui sia la mossa giusta, ma ho decisamente bisogno di parlarne con qualcuno. « La verità è che, non so per quale motivo, io e Dakota non ci parliamo più da qualche mese.. quando ci siamo separati ci siamo scritti più volte, andava tutto bene.. e improvvisamente non ha più risposto ai miei messaggi, o alle mie chiamate. Così ho deciso di lasciarla libera, magari aveva bisogno di passare del tempo da sola, o magari era troppo impegnata sul set.. ho deciso che non l'avrei più chiamata, se non mi avesse risposto prima lei. » Gli spiego.
« Ah.. » Sospira. « Non sai perché ha smesso di risponderti così, all'improvviso? » Mi chiede.
« Me lo sono chiesto per tutto il tempo, ma no.. insomma, era tutto normale.. non andavamo alla grande, ma non è successo nulla di grave. Avevamo due progetti diversi in due stati diversi, e abbiamo deciso di viverli con più libertà, tutto qui.. poi una sera ha deciso di tagliarmi fuori. » Mi passo una mano tra i capelli. È un gran casino..
« Dopo quella sera non le hai scritto più, quindi? » Mi chiede. Da quella sera, è come se il mio mondo mi fosse crollato addosso.
« Si.. Tantissime volte, poi ho deciso di lasciarla stare. Io so benissimo che lei è diversa da qualsiasi altra donna.. lo so bene. Ho pensato che magari le facesse troppo male sentirmi solo in quel modo, o che la distanza le facesse male.. te lo giuro, sono arrivato a pensare qualsiasi cosa pur di non pensare al peggio... » Sbuffo. Vorrei solo poterle parlare. Vorrei sapere se si sta allontanando da me perché questa distanza è difficile per lei, o perché ha capito che sta meglio senza di me.
« Io sono andato a farle visita qualche settimana fa in Georgia, sembrava serena... quando le chiesto di te, però, mi ha detto che non aveva voglia di parlarne... » Sospira e comincia a strofinarsi la fronte, come se stesse cercando di capire se in Georgia abbia sentito o visto qualcosa che possa aiutarmi. « Non capisco proprio... forse Melanie ne sa qualcosa di più, mi dispiace. Mia figlia segue i miei consigli per quanto riguarda il lavoro, quando si tratta d'amore dà retta solo a sua madre. » Mi dice. Allora dovrò vedermela da solo.. non posso di certo amate dalla madre di Dakota a raccontarle i miei drammi amorosi. « Jamie, io non so cosa le stia succedendo.. ma so che mia figlia è molto intelligente, avrà i suoi motivi... » Dice.
« Già.. solo che vorrei capirli anche io. » Sospiro.
« Devi capire che Dakota ha avuto solo brutte esperienze fino ad oggi, ha donato tutta la sua fiducia a uomini sbagliati che l'hanno solo usata e trattata male.. io non credevo che avrebbe più frequentato qualcuno, invece poi mi ha presentato te. Sinceramente non l'ho mai vista più felice. All'inizio, lo metto... pensavo che saresti stato semplicemente il prossimo della lista, sopratutto quando ho scoperto che eri sposato. Ma poco alla volta ti sei guadagnato la mia fiducia.. » Mi spiega.
« Don, io l'ho fatta soffrire.. lo so.. dico tutti i giorni a me stesso che non la merito, che lei merita di meglio... ma io non posso, non ce la faccio a perderla. Lei... » Sospiro « Dakota mi ha dato la forza nei momenti più oscuri, mi ha dato uno scopo per andare avanti, mi ha ridato la felicità.. mi ha aiutato a superare tutto ciò che stava succedendo nella mia vita. Don, lei significa tutto per me... » Le parole mi vengono fuori da sole, senza che io possa controllarle.
« Non sto mettendo in dubbio la profondità del tuo amore.. Io penso che tu stia facendo la cosa giusta a lasciarla in pace, ma se fossi in te le farei comunque sapere che sei a casa e che, se ti vuole ancora, tu l'aspetterai... Questo deve saperlo. Magari lasciale un messaggio in segreteria... » Mi consiglia. Forse ha ragione, anche perché non mi risponderebbe mai al cellulare, quindi...
« Si, forse hai ragione.. » Annuisco.
« Jamie, mia figlia ti ama.. te lo dico sul serio. Sono sicuro che risolverete anche questa. » Mi dice.
« Non lo so.. non è mai successa una cosa del genere. Prima smetteva di parlarmi, si.. ci voleva po' di tempo, litigavamo, ma alla fine ci siamo sempre capiti e abbiamo trovato un punto d'incontro. » Gli dico. « Quando litighiamo e finisco per dire qualcosa che non penso, lei allora va semplicemente in un'altra stanza. Lei fa così quando è ferita.. ma adesso, adesso.. non so proprio cosa può averla verità, oltre alla distanza. » Mormoro.
« Lasciale quel messaggio in segreteria.. sono sicuro che riuscirai a capirlo. » Accenna un sorriso. « Jamie, io mi fido di te con mia figlia.. nonostante tutto.. non voglio vederla soffrire di nuovo, quindi promettimi che almeno tu non la deluderai. » Mi guarda fisso negli occhi, aspettando una risposta. Probabilmente questa è l'unica conversazione seria che io abbia mai avuto con lui..
« Nemmeno io voglio che soffra.. » Annuisco.
✨✨✨
Allora, secondo voi cos'è successo
in questi mesi?
Perché la nostra Dakota ha deciso di non rispondergli più?

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Damie • The love affair II
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Sequel di 'The love aff...