▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincente scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov.
« Ah, che serata! » Sbadiglio, appoggiando la guancia sulla spalla di Jamie, mentre lui apre la porta della suite.
« Già.. » Ridacchia lui, entrando nella suite. Mi lascia passare e chiude la porta, mentre io lancio le scarpe da un lato dell'ingresso e vado verso il divano, buttandomici di peso. Il salone è ancora pieno dei palloncini e di tutto ciò che ho usato per fargli la sorpresa di compleanno. Penso che domani dovremmo dare una bella ripulita.
« Sono stanchissima. » Mi lamento, sospirando. Jamie abbassa il viso e ridacchia, mettendosi le mani in tasca.
« Già, credo che sia andata bene, però.. insomma, non è stato così male? » Scrolla le spalle.
« Davvero? Credevo che odiassi gli eventi.. » Aggrotto la fronte.
« Si.. ma stavolta.. » Sospira, come se stesse cercando le parole giuste. « Stavolta è stato diverso, mi sono divertito davvero. Mi sentivo... libero. Non dovevo stare attento a cosa fare o come comportarmi, o cosa dire.. Ecco. » Mi spiega.
« Non posso credere che tu abbia detto davvero di esserti divertito ad un evento! Jamie, sono stupefatta! » Lo prendo in giro, lui ridacchia. Io mi alzo, diretta verso il letto, ma mi fermò davanti alla sua chitarra.. picchiettandoci le dita sopra. « A proposito di cose che ci fanno stare bene.. » Mormoro, piegando la testa di lato.
« Già.. » Accenna un sorriso, sfilandosi la cravatta. « Sai.. me ne hanno regalata una anche lo scorso anno, quando ho finito di girare la terza stagione di 'The Fall'. » Dice, venendo verso di me. « Non appena l'ho vista, mi sono emozionato come un bambino. »
« Oh, Jamie.. mi dispiace. Avevo paura proprio di questo, non intendevo renderti triste. » Dico, mettendogli le mani sulle spalle. L'ultima cosa che volevo era renderlo triste. Avevo paura proprio di questo, ecco perché ero così incerta ti guardo questo regalo.
« No, davvero.. il tuo regalo non mi ha reso triste. Anzi, mi ha fatto capire quanto ci tieni a me e quanto io sia importante. » Mi sorride.
« Beh... grazie. » Gli sorrido a mia volta. « Allora ti andrebbe di suonare qualcosa? » Chiedo, alzando un sopracciglio. Fino ad ora l'ho sentito cantare, si, ma mai con la chitarra.
« Uhm.. va bene. » Risponde, io batto le mani entusiasta. « Cosa vuoi che ti suoni? » Mi chiede.
« Non so.. qualcosa che suonavi ai tempi dei Sons of Jim, magari.. » Mi siedo sul bracciolo della poltrona, proprio di fronte a lui, che invece si siede sul divano sistemandosi la chitarra tra le braccia.
« Okay.. » Mormora, poi abbassa lo sguardo sulla chitarra. Suona qualche accordo per riscaldarsi, e poi comincia a suonare per davvero.
« Im sitting here watching nothing
I start to drift away (drift away, drift away)
Thinking about the future, though my clouds are grey. »È completamente assorto nelle parole della sua canzone, sembra che sappia suonare da una vita. Rimango ammaliata da questa visione.
« A cigaret and some chocolate
Dont ever pacify (pacify, pacify)
Theres gotta be some daylight
Through the darkest sky
You could make it alive »Si ferma a guardarmi per un secondo, come per capire se la mia reazione sia buona o cattiva. Ma credo che dal mio sguardo possa trasparire solo amore e commozione verso quest'uomo meraviglioso.
« Don't tell me you cant see youre
Better than everything and everyone
Its no coincidence the rain is gone
And youve become my burning sun
My burning sun. »Gli scappa un sorriso, e in automatico scappa anche a me. È ancora più emozionante di quanto pensassi. Non riesco a mettere di pensare a questo ragazzino, che ha perso la madre e i suoi migliori amici, ritrovandosi improvvisamente solo e spaesato, già totalmente deluso dalla vita, che trova nella musica il suo unico rifugio.
« Wishing Id found you sooner
So many wasted hours
(wasted hours, wasted hours)
Letdowns and burnouts
On a night so cold youd be there to hold »Continua a sorridere, allegro come un ragazzino nel giorno del suo compleanno. Io rimango ammaliata, mentre le sue dita compiono la magia, e la sua voce mi fa rabbrividire per l'emozione.
« Don't tell me you cant see you're
Better than everything and everyone
Its no coincidence the rain is gone
And youve become my burning sun
Your eyes light up my skies
All the grey turns into blue
I get so lost inside
Only you can get me through. »Mi rivolge di nuovo uno dei suoi sguardi dolcissimi, per assicurarsi che mi piaccia cosa sta cantando, poi continua a cantare, senza staccare gli occhi dai miei nemmeno per un secondo.
« Dont tell me you cant see youre
Better than everything and everyone
Its no coincidence the rain is gone
And youve become my burning sun. »Gli si rompe la voce, mentre canta l'ultima strofa, e io ormai ho il cuore che mi martella nel petto. Una volta finita la canzone, abbassa per un secondo lo sguardo sulla chitarra, quasi malinconico. Poi alza lo sguardo verso di me, sorridendo imbarazzato.
« Oh, Jamie... » Corro a sedermi sulle sue gambe. Lui posa la chitarra al suo fianco e mi sistema sulle sue gambe, mentre io circondo il suo collo con le mie braccia. « Non so cosa dire.. ho i brividi, guarda! Sapevo che eri bravissimo, lo sapevo! » Lo abbraccio forte, emozionata come non mai. Non credevo che mi sarei emozionata tanto.
« Beh.. grazie! » Mi dice, incredulo per via delle mie parole. « Ti è piaciuta davvero? » Chiede, spostandomi i capelli dal viso.
« Tantissimo.. non ho nemmeno le parole per spiegare quanto. » Gli dico, nel modo più sincero, non so davvero cosa dire. È stato troppo travolgente. Fin troppo.
« Nemmeno io per spiegarti quanto ti sia grato per questo meraviglioso compleanno. » Mi dice, appoggiando la fronte contro la mia.
« Ah, quasi dimenticavo! » Mi alzo, andando verso il mini frigo della suite. Prendo la torta che ho fatto portare qui oggi e accendo le due candeline con il numero 35. Una volta sistemato il tutto, torno da Jamie cantando 'tanti auguri'. Lui sorride, portandosi le mani al petto. E mostrandomi la sua gratitudine. Mi siedo sulle sue gambe, nonostante il vestito ingombrante e, una volta finita la canzone gli dico di soffiare le candeline ed esprimere un desiderio. « Dai, esprimi un desiderio! »
« Ho già tutto quello che desidero. » Mi sorride, stringendomi i fianchi. « Tu sei qui con me. » Lo bacio dolcemente sulle labbra, poi lui soffia le candeline.
« Auguri amore! » Lo bacio di nuovo.
« Grazie. » Mi sorride. « Ora pensiamo a finire questa meravigliosa torta ed andare a letto. » Ridacchia. Vederlo così felice mi riempie il cuore di gioia, non c'è cosa più bella al mondo.
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Che ne pensate?

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Damie • The love affair.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Nonostante tutti se lo...