Capitolo 100.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

・・・

Jamie's pov.

Dakota questa sera è uscita insieme a sua sorella Grace, così io ho passato tutta la serata solo soletto in casa. Ho rimandato per tutta la sera ciò che avevo in mente di fare, ovvero chiamare Amelia e calmarla riguardo tutta questa situazione, siccome mi sembrava molto agitata riguardo il fatto che non le avessimo detto nulla di ciò che sta succedendo. Ma credo che adesso sia proprio ora di farlo, per il bene delle mie bambine. Proprio adesso abbiamo cominciato ad andare d'accordo, quindi non mi va di rovinare le cose. Forse proprio adesso, per la prima volta, potremmo avere un vero e proprio equilibrio.

« Pronto? » Risponde subito Amelia, dal suo tono mi sembra molto indaffarata, forse ho sbagliato momento.

« Amelia, ti disturbo? » Le chiedo.

« No, dimmi. Vuoi parlare con le piccole? » Mi chiede.

« Magari dopo, prima ho bisogno di parlare con te. » Le dico. Lei sospira, probabilmente ha già capito di che cosa voglio parlarle.

« Jamie, ho già capito di cosa vuoi parlare, e ne abbiamo già discusso a volontà, non so proprio cos'altro tu abbia da dire. Ho semplicemente fatto la più grande figura di merda davanti a tutto il mondo, e proprio nel momento in cui la mia carriera sta andando bene. » Mormora.

« Volevo dirti che sono davvero dispiaciuto di non avertene parlato prima, ma è stata una decisione che abbiamo preso all'improvviso. Abbiamo spiegato tutto proprio oggi, hai letto il giornale? » Le chiedo.

« Ah, già... » Sospira, poi sento qualche rumore strano. « "Ci tengo a chiarire che io e la mia ex moglie Amelia Warner siamo divorziati da circa un anno, e che non c'è stato alcun tradimento nei miei confronti, al contrario di ciò che molte riviste stanno insinuando, senza sapere un briciolo di verità. Faccio visita alle mie figlie ogni settimana, regolarmente, per cui non è cambiato proprio nulla, a parte la mia compagna per la vita." Beh, grazie! » Ha letto una parte di ciò che abbiamo scritto io e Dakota e che i giornali ali hanno pubblicato proprio oggi.

« Cosa avrei dovuto fare? Ho solo voluto spiegare la nostra versione dei fatti. È tutto vero, nessuno ti ha tradita e io vedo le bambine quasi ogni settimana. Non volevo che la gente insinuasse che Dakota e io ci vedessimo alle tue spalle o che io avessi abbandonato le bambine. » Le spiego. Credevo di fare una cosa buona, invece adesso credo proprio di aver sbagliato tutto.

« "Alle mie figlie non mancherà mai la mia figura paterna, non intendo abbandonarle per nessuna ragione al mondo, e spero di poter mantenere dei rapporti civili con la mia ex moglie per il loro bene."
Ma grazie! Cosa n'è stato della privacy? » Mi chiede, continuando a sbraitare riguardo il nostro discorso.

« Non lo so, Amelia. La mia privacy è andata a farsi fottere da quando facciamo questi teatrini inutili in giro per il mondo. » Ribatto, con tono arrogante.

« Mi hai messa in ridicolo davanti a tutti, non posso crederci. C'era bisogno di farlo? » Mi chiede, in maniera ancora più arrogante.

« Si, c'era bisogno di farlo, Amelia. Non mi serviva di certo il tuo consenso, ma hai ragione.. dovevo avvisarti prima, e su questo ho sbagliato. Ma non mi scuserò per aver reso pubblica la nostra storia. L'ho fatto, ma ho chiarito dal primo momento che era tutto okay e ho cercato solo di salvaguardare le mie bambine, tutto qui. » Le spiego.

« Tranne me. Ma giustamente, chi se ne frega? Io sono solo la cattiva della storia, ora le tue amate fans stanno felicissime, complimenti! » Sento di nuovo il rumore di quel giornale che viene preso in mano da lei. « Hai appena "provato che il vero amore esiste, e che non importa quanto tempo possa servire per trovarlo, alla fine se si ha coraggio lo si trova sempre."  » Ride istericamente, leggendo la nota di fondo di un giornalista, come commento alla nostra versione dei fatti.

« Amelia.. » Ringhio, chiedendole di smetterla.

« "Jamie Dornan e Dakota Johnson sono la prova che il vero amore esiste, basta guardare il modo in cui si sorridono o gli sguardi rubati mentre uno dei due parla." Wow... » Sbuffa.

« Amelia, basta così! Adesso mi sembra che la cosa si stia trasformando in qualcosa di personale, si tratta della tua solita gelosia nei confronti di Dakota, quindi basta. Mi sono scusato con te, ti ho detto che ho sbagliato e tu non mi hai dato retta. Vorrei solo che avessi la maturità di pensare prima  al bene della tue figlie, prima della tua ridicola gelosia. Vorrei poterti dire che mi arrendo, ma non posso, perché io ci tengo alle mie bambine e voglio che abbiano la vita più normale possibile. Ti saluto. » Rispondo, senza darle l'occasione di parlare, e riattacco. Dannazione, volevo parlare con le piccole! Potrei richiamare e parlare con loro, ma sarei costretto a parlare con Amelia, e invece stavolta voglio che sia lei a scusarsi e a capire la gravità del suo comportamento. Non mi piace proprio che si comporti così.

« Jamie, sono a casa! » Urla Dakota, entrando in casa. Finalmente!

« Sono in camera da letto. » Rispondo, e dopo qualche secondo arriva in camera da letto.

« Ciao! » Mi sorride, poi si butta su di me, sistemandosi sulle mie gambe.

« Ciao, bellissima. » Mi bacia, poi strofina il naso contro il mio, e improvvisamente tutti i miei problemi svaniscono. Questa donna ha la capacità di farmi dimenticare qualsiasi cosa.

« Ti sono mancata? » Mi chiede, appoggiando il mento sul mio petto.

« Oh, si.. davvero tanto. » Le accarezzo il viso, spostandole i capelli dal viso. « Non andartene più. »

« Okay.. » Risponde lei. « Cos'è successo? Hai un'aria strana. » Mormora, scrutandomi in viso. Mi conosce talmente bene...

« Ho chiamato Amelia, e non è andata proprio alla grande. » Sospiro, passandomi una mano tra i capelli.

« Oh, no.. ti va di parlarne? » Mi chiede, io scuoto la testa in risposta. « Okay. »

« Piuttosto.. » La stringo più forte al mio petto. « Ti ricordi del matrimonio del mio amico Rory McIlroy a Belfast? » Le chiedo. Lei annuisce. « Beh, presto dovrei partire per Belfast, però io avevo dato conferma della mia partecipazione con Amelia, ma adesso che le cose sono cambiate... Beh, mi chiedevo se ti andasse di venire con me. »

« Jamie, non so se sia una buona idea.. Tutti i vostri amici aspettano te ed Amelia, non posso presentarmi io. » Ribatte lei.

« Io e te stiamo insieme. Abbiamo reso tutto pubblico proprio per non nasconderci più, possiamo smetterla adesso. » Le dico. « E poi se andassimo insieme potremmo far visita anche a mio padre, siccome non lo vediamo da tanto tempo. » Aggiungo.

« Penso che tu debba parlarne anche con Amelia, sono anche i suoi amici, dopo tutto. Sarò felice di venire con te se Amelia sarà d'accordo. » Mi dice. Io sbuffo. Dakota è sempre troppo buona, sempre attenta a non ferire gli altri. E io la amo sopratutto per questo.

« Tu sei troppo buona, amore mio. » Le bacio i capelli, e la stringo più vicina al mio petto. E rimaniamo così, stretti l'uno all'altra per tutta la notte. Il posto più bello del mondo.

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Che ne pensate? 🤗

Damie • The love affair. Where stories live. Discover now