Capitolo 88.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

・・・

Dakota's pov.

« Ehiii.. » mormoro, baciando la spalla di Jamie, nel tentativo di svegliarlo. Lui si gira, stropicciandosi gli occhi. « Ciao. » gli sorrido.

« Ciao. » mormora anche lui, con voce roca.

« Ti ho ordinato il caffè. » lo informo.

« Grazie. » mi sorride. Mi stringe il braccio, così io mi chino su di lui per baciarlo. « Come sei bella... » mormora, con uno sguardo sognante.

« Anche tu non sei male. » gli sorrido. « E sei anche estremamente dolce e premuroso, ma fai delle battute di merda, davvero... » lui ride, buttando la testa all'indietro sul cuscino. Amo quando ride così, è talmente bello che ti rende incapace di continuare a prenderlo in giro, puoi solo rimanere lì a fissarlo mentre sorride.

« Lo dici solo perché penso di essere più divertente di me. » sbuffa.

« No, andiamo!! Tutti sanno che sono io quella più divertente. » ribatto. Fin dal primo giorno, questo è sempre stato il nostro punto cruciale. Abbiamo sempre litigato riguardo chi di noi due fosse il più divertente. Poi, quando ci siamo messi insieme, siamo passati al litigare su chi di noi baciasse meglio.

« Non hai le prove. » fa una smorfia. « Comunque.. grazie per questi giorni. Mi hai aiutato tantissimo, come sempre. Sei la mia salvezza. » mormora.

« Oh, Jamie... » gli accarezzo il viso « È ciò che voglio fare.. voglio prendermi cura di te, proprio come tu hai sempre fatto con me. Odio che tu stia male, quindi se fare la scema e mettere su degli orrendi teatrini aiuta, allora sono disposta a farlo anche quotidianamente. » dico.

« Mi aiuteresti anche se stessi zitta e ferma in un angolo, Dakota. Anche solo la tua presenza rende tutto migliore. Non lo dico per fare lo sdolcinato, ma perché è così, è sempre stato così.. tutto è migliore quando ci sei tu. » mi dice. Io piego la testa di lato, felice delle sue parole. Si alza con la schiena, e ora siamo entrambi sul letto, l'uno di fronte all'altra. Mi prende il viso tra le mani. « Dico davvero.. grazie. »

« Prego. » sospiro. « Stai meglio adesso? »

« Si.. va meglio. » risponde « Anche se... » si interrompe.

« Cosa? » chiedo.

« Sono stanco di tutto questo, Dakota. » dice in un sospiro. « Sono stanco di perdere le persone che amo, sono stanco di vivere con la costante paura di perdere qualcuno, sono stanco... vivo così da quando ero un adolescente, e non finisce mai!! Ovviamente Don non era una persona vicina a me come lo era mia madre, ma.. era comunque una persona alla quale tenevo molto. » mi spiega.

« Jamie, ne abbiamo già parlato. La morte fa parte della vita, non possiamo farci nulla. Non possiamo evitarlo, dobbiamo solo imparare a conviverci. » dico, e lui abbassa il viso.

« Ma fa male.. » dice.

« Per forza. Ma loro continuano a vivere nei nostri ricordi, Jamie. Ecco perché, in realtà, non muoiono mai. Tua madre vive nei tuoi ricordi, nei racconti che dici alle piccole su di lei, in te e nelle tue sorelle.. in tutto ciò che ha creato. » gli prendo il viso tra le mani, per costringerlo a guardarmi.

« Non è comunque giusto. » ribatte « Wow.. ho quasi trentacinque anni e sono ancora qui a struggermi per questo come quel ragazzino che aveva appena perso la madre. » si passa una mano tra i capelli.

« Solo perché sono passati vent'anni, non significa che tu non possa soffrirne, Jamie. Va tutto bene. » Lo abbraccio. Lui sospira e mi stringe forte a sè.

« È che non ne posso più... e mi sento paralizzato all'idea che un giorno potrei perdere le mie bambine, perdere te.. » gli si mozza la voce, mentre parla.

« Shh. » gli accarezzo i capelli « Non succederà. Non ci perderai mai. Non se ne parla. » lo rassicuro. Parla così perché adesso sta male, ma sono sicura che appena supererà questo momento la smetterà di fare pensieri tanto negativi.

« Mi dispiace. » sussurra.

« Non scusarti, stai soffrendo. È normale. » gli accarezzo il viso « Va tutto bene, parla con me. »

« No.. » scuote la testa « Basta parlarne. È successo, devo conviverci. » mormora, come se stesse dicendo queste parole per  farsi forza. « Hai ragione tu, sono stato così fortunato con lui. Era il mio idolo, e ho avuto la fortuna di poterlo conoscere, di passare dei momenti con lui, di dirgli quanto lo ammirassi ogni volta possibile.. » dice.

« Infatti. Non tutti hanno questa possibilità, Jamie.. sei stato molto fortunato. » gli dico.

« Sono molto fortunato. » ribatte. « Non so come farei senza di te.. non solo per questo, ma anche in generale, Dakota. Sono davvero grato di averti al mio fianco ogni giorno della mia vita. Mi prenderei a pugni da solo per aver provato a rovinare quello che abbiamo. » mi dice.

« Stessa cosa per me. Sei così importante per me, Jamie.. » mormoro.

« Grazie. » sospira. « Per ogni cosa. Anche per le cose di cui nemmeno ti accorgi, ma che per me significano tanto. » dice, accennando un sorriso.

« Ti amo. » dico, e lui sorride.

« Okay.. chiudiamo questa parentesi. » si passa una mano tra i capelli. « Di sicuro non è così che ti aspettavi questi giorni qui insieme. »

« Non mi aspettavo niente di meno che passarli con te, ed è ciò che abbiamo fatto. Mi importa solo di questo. » rispondo.

« Prometto che adesso smetterò di pensarci. » mi dice, con uno sguardo pieno di promesse. « Ora voglio solo pensare alla mia ragazza, e a quanto sono fortunato ad averla al mio fianco ogni giorno. » mormora, poi mi bacia dolcemente.

Sono io quella fortunata.

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Che ne pensate?

Damie • The love affair. Where stories live. Discover now