Capitolo 109.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

・・・

Dakota's pov.

« Non avevi preso qualcosa per me? » Gli chiedo, mentre siamo abbracciati sul letto della nostra suite.

« Ne vuoi ancora, eh? » Mi prende in giro, ridendo. Io gli faccio la linguaccia in risposta. « Okay, okay.. » Scende dal letto in tutto il suo splendore, con solo i boxer addosso, e io resto lì a fissarlo. O meglio.. a fissare la sua schiena. Si china sulla sua valigia, aprendola e cercando ciò che mi ha preso. Mi fa ancora morire dal ridere il pensiero di lui che entra in un negozio di intimo per comprarmi dei completini che vorrebbe che indossassi. « Che hai da ridacchiare alle mie spalle? » Mi chiede.

« Pensavo solo alla tua faccia in quel negozio di intimo. Dimmi che ti hanno ripreso, per favore. » Lo prendo in giro.

« No, per fortuna! » Sbuffa, continuando a cercare nella sua valigia. Per la prima volta, da quando è venuto qui, ho qualche secondo di lucidità per pensare. Mi rattrista il fatto che non vedrà le sue bambine nel giorno nel suo compleanno. Alla fine lui odia questi eventi, quindi poteva passare quel giorno con loro, invece che venire qui. Anche perché con le riprese in Francia ne passerà davvero tanto di tempo, anche con me, invece loro non le vedrà per tanto tempo. « Cos'è questo silenzio assordante? » Mi chiede Jamie, dandomi le spalle.

« Ehm... niente. » Rispondo, forzando un sorriso. Ho paura che sia talmente pazzo di me, da dimenticarsi delle altre persone. Lo dico perché a me succede, a volte, mi concentro talmente tanto su di lui e noi due che mi scordo degli altri. Non voglio che lui commetta lo stesso errore con le sue figlie. Questa cosa l'abbiamo messa in chiaro dall'inizio e lui ha giurato che sarebbe stato con loro il più tempo possibile, e che non si sarebbe perso nulla della loro vita, tranne quando sarebbe stato impossibile stare con loro per via del lavoro.

« Cosa c'è? » Mi chiede, preoccupato.

« Niente.. lasciamo stare. » Dico, sbuffando. Ma ottengo la reazione contraria, perché Jamie si mette di fronte a me, incrociando le braccia.

« Che è successo? » Mi prende il mento, costringendomi ad alzare lo sguardo.

« Stavo pensando alle bambine.. non passerai il giorno del tuo compleanno con loro. » Dico. Lui storce la bocca, come se non capisse.

« Le ho viste qualche giorno fa, e il prossimo giorno libero andrò da loro. Ho già pensato a tutto. Perché ti rattristi così? » Mi chiede.

« Già... » Abbasso il viso. Non mi va di rovinare questa giornata perfetta e litigare con lui. « Pensavo solo che magari ti sarebbero mancate. » Scrollo le spalle.

« È così. Si, vorrei stare con loro.. ma siccome quando ho avuto l'ultimo periodo libero sono andato da loro, ora che ho avuto un altro ho pensato di venire da te. Tutto qui.. » Mi spiega. A volte ci fissiamo sulle nostre idee, complicate e intrecciate al massimo, senza renderci conto che la spiegazione è davvero banale.

« Okay... » Sospiro. Gli sorrido, e lui mi dà un bacio tra i capelli.

« Magari dopo possiamo chiamarle. » Mi dice, poi torna a chinarsi sulla valigia per cercare il mio regalo. Quando lo trova, si alza, viene verso il letto e mi porge una busta di Victoria Secret. « Ne ho presi due.. non sapendo quale fosse meglio. » Mi dice, e in questo momento sembra che sia davvero in imbarazzo. Gli sorrido dolcemente e poi apro la busta, rivelandone il contenuto.

« Wow! » Esclamo. Ha scelto davvero bene. Si tratta di un completino nero di pizzo, molto sexy a dire la verità, e di un altro rosa con un fiocchetto al centro.

« Questa non è la mia maglietta? » Mi chiede, prendendo la maglietta che ho indossato oggi.

« Si.. ma ora è mia. » Rispondo, sollevando le spalle. Mi piace indossare i suoi vestiti. Lui ride, abbassando il viso. Ah, se solo sapesse quante magliette gli ho rubato.

« Okay.. » Alza le mani in segno di resa, poi incrocia le braccia. « Come vuoi. »

« Mi piace indossare le tue magliette. » Dico.

« E a me piace vedertele addosso. Ti stanno molto meglio che a me. » Dice, sorridendo. Io alzo gli occhi al cielo in risposta. Odio il fatto che pensi di non essere un granché. Non ha proprio idea della meravigliosa persona che è, sia dentro che fuori.

« Jamie!! » Lo riprendo, con aria di rimprovero.

« Okay, okay! » Alza gli occhi al cielo anche lui. « Allora, te ne piace almeno uno? » Mi chiede, tornando ad usare il suo tono preoccupato. Credo che quello nero di pizzo faccia più al caso mio, e anche al suo... è decisamente più sexy. Mi chiedo quale piaccia di più a lui.

« Credo che mi piaccia di più quello nero.. è più sexy, non credi? » Gli chiedo, per metterlo a suo agio.

« Si... » Dice, e il suo sorriso si allarga. « Renderai sexy la Francia, come sempre. » Mi dice, chinandosi su di me. Io strofino il naso contro il suo.

« Ti amo.. » Gli dico. Lui sorride contro le mie labbra e poi si sistema di fronte a me sul letto. Io mi stringo il lenzuolo al petto, stando attenta a non farlo cadere, ma Jamie irrompe bruscamente su di me, baciandomi appassionatamente. Continuiamo per minuti.. secondi... e quando scosta completamente il lenzuolo capisco che si tratta di un terzo round. Si sistema più giù, in fondo al letto, poi mi solleva le gambe, facendomi ridacchiare, e mi avvicina a lui. « Terzo round? » chiedo.

« Oh, si... » Si china su di me. « Puoi dirlo forte. » Mormora, lasciandomi un bacio sonoro sul ginocchio. Io butto le braccia sopra la mia testa, stringendo qualsiasi parte del cuscino riesca ad afferrare, e mi abbandono alle sue dolcissime carezze, sentendomi più amata e protetta che mai tra le sue braccia.

・・・

Che ne pensate?

Damie • The love affair. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora