Capitolo 3.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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« Non ti perdonerò mai per questo. » brontolo, mentre Jamie è in bagno che si lava i denti prima di premiere. Posso immaginarlo benissimo mentre alza gli occhi al cielo in questo momento.

« Mi dispiace. » mormora e l'acqua smette di scorrere. « Quante volte dovrò dirlo ancora? » mi chiede, venendo verso il nostro letto. Io sono già sotto le coperte, che armeggio con la nostra TV.

« È inammissibile. » ribatto. Lui ride e poi si infila sotto le coperte, accanto a me. Mi prende le gambe nude e se le mette in grembo, stringendomi le ginocchia. Gli piace tanto guardare la TV così.

« Oh, andiamo.... » sospira.

« Jamie... Netflix è una cosa sacra, te ne rendi conto? Io ti ho rivelato la mia password perché mi fidavo di te.. Invece tu cosa fai? Entri e scombussoli tutto. » Dico, come se avesse combinato chissà quale guaio. Ovviamente non sono davvero arrabbiata con lui, ma sto solo giocando.

« Ora che lo hai detto ad alta voce, ti rendi conto di grande cazzata sia? » si passa una mano tra i capelli.

Non se la starà prendendo per davvero?

« Lo sarà per te. Per me è una cosa importante. » ribatto, alzando il mento.

« Netflix è più importante di me?? »

« Siete sullo stesso livello, diciamo... » rispondo, facendo la smorfiosa. Jamie alza il sopracciglio. « Vabbè.. Netflix non mi tiene calda la notte però. » gli sorrido.

« Mi stai dando del termosifone? » ribatté, cercando di trattenere le risate.

« No, sei troppo bello per essere un termosifone. » ridacchio. « Ti perdono se mi dai un bacio. » propongo, e in men che non si dica le sue labbra sono sulle mie. Non posso fare a meno di sorridere. Mi rende così felice, anche attraverso questi piccoli gesti.

« Perdonato? » chiede.

« In realtà volevo solo tenerti sulle spine. » confesso, ridacchiando. Lui alza gli occhi al cielo.

« Sei proprio una ragazzina... » alza gli occhi al cielo « Tieniti la tua password di Netflix e lasciami dormire in pace. » dice, facendo finta di offendersi. Si gira su un fianco dalla sua parte della letto, dandomi le spalle. Io ridacchio, divertita dal suo tono.

« Sei proprio vecchio... » sbuffo « Credo che cambierò idea riguardo il tuo sarcasmo, ultimamente da proprio pena. Come ho detto, sarà perché stai invecchiando... » scrollo le spalle.

« Oh, andiamo... Non c'è una differenza abissale tra noi due. » replica, sbuffando.

« Infatti. Io amo Netflix, Netflix ama me, ma noi non amiamo te. » rido, buttando la testa all'indietro. Lui si gira e mi lancia un'occhiataccia. « Okay, okay... Scusa. » rido e poi lo abbraccio da dietro, poggiando la guancia contro la sua schiena. Lui sospira, prendendomi la mano e stringendosela al petto.

« Mi sei mancata in queste settimane. » dice, e mi si stringe il cuore per l'amore che percepisco nelle sue parole.

« Anche tu. Tantissimo.. » ammetto. Lui si gira e avvolge un braccio sotto al mio collo, così io mi stringo contro il suo petto. « Com'è andata con le bambine? » gli chiedo.

« Bene.. Ovviamente continuano a chiedermi perché non dormo più a casa, è difficile spiegarglielo. Comunque... Penso che dovreste rivedervi, sono passati mesi e mesi. » mi dice, accarezzandomi una ciocca di capelli.

« Sarebbe bello, ma anche molto rischioso.. Non potremmo mai portarle qui. » rispondo. Durante le riprese ho giocato tante volte insieme a loro, e devo dire che andavamo davvero d'accordo. Mi sono divertita tanto insieme a loro. « E poi la gente capirebbe tutto immediatamente. »

« Non credo.. Penseranno che tu sia amica di Amelia, come fai capire nelle interviste. » dice, con un sottile sarcasmo.

« Cosa dovrei rispondere? Dire che sto con il suo ex marito in una suite d'hotel per qualche settimana ogni volta che possiamo?? Credi che sia meglio questo? » ribatto.

Se fossimo una coppia pubblica adesso non avremmo questi problemi.

« No, però non penso che sia una buona idea di dire che le sei vicina. » sbuffa.

« Disse colui le cui interviste sono tutte uguali.. Tu rispondi sempre allo stesso modo e fai la predica a me? » mormoro.

« Così la gente penserà che non è cambiato nulla. » scrolla le spalle, convinto della sua idea.

« Non mi piace muovermi e dire le cose pensando alla gente. Non mi piace per niente, non chiedermi di farlo, ti prego. » Mormoro.

« È tutto un casino. » si passa una mano tra i capelli. « Nemmeno a me piace, però purtroppo è l'unico modo in cui possiamo andare avanti. »

« A volte penso che sarebbe più facile se fossimo una coppia pubblica... Però al tempo stesso sarebbe anche più difficile. » dico. Lui sospira nuovamente.

« Sarebbe tutto più complicato. Ho paura che non sopravviveremo a tutto quello che ci aspetterà. E io non voglio perderti. Ti ho già perso troppe volte... Non posso... » la sua voce si spezza, mentre mi parla. Gli metto un dito sulla bocca per zittirlo.

« Shh.. Era solo un mio pensiero. La cosa spaventa a morte anche me, nemmeno io voglia perderti, per niente al mondo. » dico, poi lo bacia dolcemente. « È che certe volte mi ritrovo a pensare a come sarebbe tenerti per mano o presentarti come 'il mio fidanzato'. » scrollo le spalle.

« Ne sarei totalmente orgoglioso. » mi sorride. « E accadrà, te lo prometto, ma non adesso.. Per il bene di noi due, per il bene del nostro amore. » mi dice, prendendomi il viso tra le mani. « Mi credi? » chiede. Io annuisco, e poso la fronte contro la sua.

« Adesso dormiamo... » sospiro « Sarai stanco dopo prima.. » rido, prendendolo  in giro. Lui fa una smorfia e poi mi bacia, premendomi sopra il materasso. Io rido, felice come sempre, quando sono con lui. Una risata che nasce senza un motivo specifico, che solo lui può provocarmi. E so, nel profondo di me stessa, che questo è uno dei motivi per i quali ci sarà solo lui e sempre lui per me.

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Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre ❤️

Damie • The love affair. Donde viven las historias. Descúbrelo ahora