Capitolo 109 La Piramine Nera Nel Cimitero Di Ghiaccio

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Alcuni minuti prima.

"Dannazione non mi sento più le dita dei piedi! Uhm!", esclamò Deidara seduto accanto a Fuu la quale stava tenendo abbracciati i due bambini per farli stare al caldo.

"Smettila di lagnarti moccioso", sibilò Sasori, "non riesco a neanche a sentire i miei pensieri con questo forte vento e la tua voce di certo non aiuta."

Deidara stava per rispondere ma improvvisamente il cielo notturno fu illuminato da un'esplosione di luce rossa.

"Ma che sta succedendo?!", esclamò Ino.

"Sembra quasi che sia esplosa una bomba!", esclamò Gai.

"No, sono arrivati", disse con tono solenne Nagato osservando l'orizzonte.

Tutti gli altri ninja presenti tirarono fuori dei binocoli per poter osservare meglio, il fatto che fosse notte e che stava per scoppiare di lì a breve una bufera di neve non aiutava molto; comunque poterono scorgere tre enormi figure che volavano nel cielo notturno.

"E...e noi d-dovremmo affrontare quei colossi?!", balbettò Choshi, "sono persino più grandi di mio padre quando usa la tecnica dell'Espansione!"

"Tsk rilassati fifone , ti ricordo che noi abbiamo affrontato i demoni con la coda, tre lucertole sovrappeso non saranno un problema", disse Hidan con un ghigno.

"Facile per te parlare! Sei immortale!", replicò Choshi.

"È davvero incredibile...", disse Sakura a bocca aperta, "se non li vedessi con i miei occhi avrei detto che si trattava di un genjutsu."

Anche tutti gli altri presenti iniziarono a mormorare per lo più preoccupati di dover affrontare quelle creature; gli unici a rimanere in silenzio furono Nagato, Sasori, Kakashi , Gai, Fuu, Sai e Shikamaru.

"Silenzio!", ordinò Kakashi, "e restate bassi, stanno venendo da questa parte."

E tutti cercarono di nascondersi e soprattutto di nascondere il loro chakra mentre i 3 draghi li sorvolarono.

"Adesso iniziamo il pedinamento", ordinò Nagato e tutti quanti (sempre tenendo soppresso il chakra) iniziarono ad inseguire i draghi scivolando silenziosi come ombre nella notte.

Dopo circa una cinquantina di minuti d'inseguimento attraverso strade ghiacciate e sentieri impervi, il gruppo di ninja inseguitori iniziò a chiedersi fin dove i loro bersagli potessero spingersi. Infatti il paesaggio intorno a loro stava lentamente cambiando, dall'essere montuoso, divenne pian piano sempre più pianeggiate e il terreno sembrava andare in discesa.
Tuttavia questo filo di pensieri fu interrotto quando videro le 3 creature perdere improvvisamente stabilità per poi precipitare verso il suolo e per di più si poterono notare tre figure più piccole che cadevano insieme a loro.

Fuu si accorse subito che una di quelle figure indossava una cappa nera a nuvole rosse e capì che doveva trattarsi di suo fratello. Con gli occhi sbarrati dalla paura urlò (anche se a causa del forte vento e della bufera era impossibile che Rebel sentisse la voce della ragazza): "FRATELLONE!"

Ma ora torniamo al gruppo di Rebel.

Mentre stavano precipitando, il mio doppio esclamò: "Kushina! Karin! Aggrappatevi strette a me!"

Fortunatamente le due ragazze (anche durante la caduta) erano sufficientemente vicine a Rebel per poterlo afferrare per la vita. Dopodiché il mio doppio sguainò la spada per incanalarvi il chakra del Fuoco e creare la frusta; Rebel schioccò la frusta di fiamme e la avvolse intorno all'estremità della coda di Guerra e, sfruttando la frusta come un rampino, riuscì a darsi lo slancio necessario per  avvicinarsi alla groppa del drago rosso. Poi rinfoderò velocemente la spada (dopo averla fatta tornare normale) e ricoprì le sue mani con le scaglie in modo da rendere la punta delle proprie dita simile ad artigli affilati con cui riuscì ad aggrapparsi al drago.

          

"Ragazzi cercate di riprendere quota! Svelti!", ordinò il mio doppio tenendo forte se stesso e le due ragazze (praticamente erano avvinghiati al posteriore del drago per intenderci).

I draghi allora spalancarono le ali e le usarono per planare elegantemente verso il suolo in tutta sicurezza, naturalmente restando a debita distanza dalla barriera invisibile.
Quando le creature furono al sicuro a terra, Rebel si staccò atterrando in piedi e deponendo delicatamente a terra Kushina e Karin.

"State tutti bene?", chiese Rebel guardandosi attorno.

"Stai tranquillo zuccherino, la barriera ci ha solo colti alla sprovvista. Comunque niente di rotto, ci vuole più di un semplice urto per ferirci", spiegò Pestilenza scuotendosi un po' di neve da dosso.

"E lo chiami semplice urto? Sembrava che aveste sbattuto contro una muraglia", esclamò Karin sistemandosi gli occhiali, "ma esattamente cosa sarebbe questa barriera di cui parlate?"

Rebel la fissò per un momento prima di rispondere: "Ognuno dei draghi era sigillato in un luogo differente, ma la zona intorno a quel luogo era protetta da una barriera che impediva a qualunque drago di entrare o uscire. Tuttavia, quando io entro e libero il drago dalle catene che lo trattengono, la barriera svanisce."

"Oh, capisco...", rispose Karin.

"Dove essere drago finale?", chiese Kushina.

"In questo momento vorrei piuttosto sapere dove siamo noi", rispose Rebel mentre scorgeva qualcosa in lontananza al di là della zona della barriera, "mi sembra di vedere una struttura laggiù ma con questa bufera non ne sono del tutto sicuro."

Anche Karin provò a guardare ma invece di notare la struttura, notò il paesaggio intorno a loro e disse: "Sembra che siamo in una specie dì vallata e anche se a prima vista non si direbbe, il terreno davanti a noi sembra essere in discesa come un dislivello."

Rebel ascoltò e disse: "In effetti questo posto sembra una specie di enorme spiazzo...mhhh non mi piace il fatto che qui siamo troppo esposti. Con ogni probabilità la barriera è tutta una cupola che circonda la vallata e non essendoci mura o altre strutture circostanti...e no, tutto questo non ha senso."

"Cosa non ha senso?", chiese Carestia.

"Ogni singolo luogo in cui ognuno di voi era stato sigillato, era in qualche modo vicino a un centro abitato. Perché invece hanno sigillato Morte proprio qui? Nel bel mezzo del nulla? Non vi pare un pochettino strano?", chiese Rebel pensieroso.

"Ma potrebbe trattarsi di una mera casualità o potrebbe essere che qui non ci vive più nessuno a causa delle intemperie", suppose Karin.

"Non lo so...se devo essere onesto tutto questo luogo non mi convince affatto...ma ad ogni modo non possiamo comunque farci molto. Se Morte è da qualche parte laggiù, allora è là che devo andare", rispose Rebel.

"Noi venire con te!", esclamò Kushina mettendosi al fianco del mio doppio.

"Sicure?", domandò Rebel accarezzando la testa della ragazza volpe, "non ho idea di quel che dovremo affrontare. Potrebbe essere estremamente pericoloso."

Stavolta fu Karin a rispondere: "Siamo ninja Rebel, il pericolo è parte integrante della nostra vita."

Il mio doppio sospirò sconfitto e disse: "Molto bene...ma farete esattamente come vi dico io e se vi dico di scappare allora voi scapperete non importa il chi o il cosa. Sono stato abbastanza chiaro?"

"Trasparente...", rispose Karin obbediente e Kushina annuì.

"Bene, quanto a voi: Guerra, Carestia, Pestilenza. Per cortesia volate un po' in giro e tenete sotto controllo la zona. Voglio capire se questo posto è davvero isolato o se non lontano da qui ci sono dei centri abitati."

È un vampiro? È un jashinista? È una sanguisuga? Una zanzara? No! È quel pazzo maniaco di rebelll

5y ago

Prova solo a torcere un capello a quei pazzi ma pur sempre meravigliosi.... E ti mando all'inferno pazzo maniaco!

5y ago

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora