Capitolo 83 Alleanze

207 15 22
                                    

Dopo 2 giorni e mezzo di lento volo, Nagato, Fuu, Deidara, Hidan e i gemelli erano giunti a quelle che un tempo erano le gloriose porte di Konoha. La ricostruzione della città stava iniziando, ma nell'aria di poteva ancora percepire l'odore acre della devastazione e della paura; non appena atterrarono, furono circondati da un intera squadra di Anbu cappeggiata dallo stesso Kakashi.

"Inutile dire che avete una bella faccia tosta a presentarvi nuovamente qui", disse Kakashi con nonchalance, "anche se siete più malridotti di quanto mi ricordassi."

"Tsk, risparmiati queste stronzate spaventapasseri! Non siamo qui per lottare!", esclamò rabbiosamente Hidan sventolando il braccio mozzato.

"Vedo...", continuò Kakashi, "allora perché siete qui? Di certo non per una visita di cortesia."

"Ci dispiace di essere giunti qui con così poco preavviso e in un momento delicato come la ricostruzione di Konoha, tuttavia le circostanze ci hanno legato le mani. Portiamo notizie allarmanti che dobbiamo immediatamente riferire al vostro Hokage", spiegò Nagato con calma.

"E voi mostri vi aspettate che ci crediamo! Dopo tutto quello che avete fatto al nostro Villaggio non meritereste altro che andare alla forca!", urlò uno degli Anbu.

"Ma senti questo piccolo arrogante, Uhm! Dovrei proprio trasformarti in...", iniziò Deidara ma Fuu lo interruppe dandogli una gomitata al fianco.

"Non siamo qui per combattere", continuò Nagato, "ma abbiamo davvero urgenza di parlare con Tsunade il prima possibile. Potete prendere tutte le precauzioni che volete per stare tranquilli, ma perfavore fateci parlare con lei.

Gli ambu stavano discutendo animatamente e la maggior parte di loro non avrebbe voluto altro che uccidere quelli dell'Alba, ma Kakashi non riuscì a trovare alcun segno d'inganni nella voce e nelle parole di Nagato, quindi il ninja dai capelli bianchi prese una decisione.

"Vi porteremo da Tsunade, ma prima ci metteremo delle manette speciali che sopprimeranno il vostro chakra e, quando sarete al cospetto dell'Hokage, solamente tu con il Rinnegan potrai parlare con lei. Gli altri saranno tenuti in custodia da me e dagli Anbu, ma non temete, se non farete giochetti con noi allora vi assicuro che non vi torceremo un capello. Accettate le condizioni?", chiese Kakashi nonostante gli altri ambu protestassero a gran voce.

Deidara e gli altri non furono esattamente entusiasti ma non avevano molte alternative e cominciare un altra lotta non era decisamente il caso, quindi anche se a malincuore accettarono.
Una volta ammanettati, furono condotti verso la torre dell'Hogake, inutile dire che gli Anbu erano molto nervosi all'idea di avere nuovamente a che fare con l'Akatsuki e tenevano ben strette le loro armi in caso di necessità, ma Nagato e gli altri restarono calmi e collaborativi nonostante i mormorii e gli sguardi carichi d'odio che venivano lanciato dagli Anbu e dagli abitanti di Konoha che li osservavano passare; giunti in prossimità della torre, comparvero altri Jonin che entrarono in allarme non appena videro i prigionieri, ma Kakashi spiegò loro la situazione e ordinò loro di sorvegliare (insieme agli Anbu) gli altri membri dell'Alba mentre lui avrebbe condotto Nagato da Tsunade.

La bionda Hokage era stressata, era al suo settimo caffè in quella mattina ed esaurita sia fisicamente che mentalmente, troppe scartoffie da firmare e revisionare, tanti civili e ninja da collocare in rifugi temporanei e tante riparazioni da eseguire (oltre che diversi occupare di un certo ninja biondo iperattivo), erano momenti come questi che rimpiangeva di essere diventata Hokage invece di viaggiare liberamente per il paese di casinò in casinò ad ubriacarsi.

"Signorina Tsunade! Signorina Tsunade!", urlò Shizune entrando di corsa nell'ufficio semi distrutto.

Tsunade sospirò massaggiandosi le tempie: "Dimmi Shizune..."

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang