Rebel stava ancora viaggiando sul dorso di Guerra quando sorvolarono Konoha e un piccolo senso di ansia e oppressione assalì il mio doppio. Pensava che dovesse trattarsi del legame con Fuu o con qualcun'altro con cui aveva condiviso l'anima, amplificato dal potere dei frammenti dei cuori dei draghi.
Il ragazzo scosse la testa per scacciare via quei pensieri e per riuscire a distrarsi un po', si mise a cantare.( https://youtu.be/vDRwLXvqhRc )
"Dimmi chi è che come me
combatterà con lealtà
io fuggirò e correrò
tra un altra notte me ne andrò
la forza che è dentro di me
è fuoco e terra, inquietudine
combatterò non perderò
l' orgoglio di un guerriero
che non muore mai
Non giudicar, tu non devi insinuare
con me non giocare
no che non mi arrendo e non mi arrenderò mai
tu lo sai che un fiore può fiorire dal sale
come un canto che sale
sono libero nessuno mi sconfiggerà, no
tu non mi avrai, così
dove sono non lo so
perché va tutto storto non so
non è il mio posto questo qui
là fuori il mondo mi aspetta, sì
combatterò e vincerò
e tutta l' anima ci metterò
nessuno mai mi fermerà
è l' onda piena, è l' onda che va
con giudicar tu non devi insinuare
con me non giocare
no che non mi arrendo e non mi arrenderò mai, no
tu lo sai che un fiore può fiorire dal sale
come un canto che sale
sono libero nessuno mi sconfiggerà, no
tu non mi avrai così
oh yeah
yeah, è qui"La voce di Rebel si perdeva nell buio della notte, trasportata da un vento leggero.
"Davvero una bella melodia...", disse Carestia avvicinandosi in volo.
"Toglimi una curiosità", chiese Guerra, "che ruolo avevi in quella tua organizzazione...come si chiamava...Alba?"
"Oh beh, io ero l'attore dell'Organizzazione Alba. Ma se per questo avevamo anche 2 artisti, un angelo di carta, uno pseudo Dio, 2 immortali, una donnola ciecata, un uomo squalo, un uomo pianta e un ragazzo girella", rispose spensieratamente Yami.
"Mhhhhh questo mi intriga e mi confonde ancor di più", esclamò Guerra.
"Però...che compagni strani i tuoi", aggiunse Carestia.
"Stranezze a parte posso assicurarti che erano abbastanza efficienti nel loro lavoro...questo prima della lotta intestina. Da allora la metà di loro se n'è andata ed io e i restanti abbiamo dovuto trovare aiuto da un'altra fonte. Ma non mi lamento perché è stato in questo modo che ho potuto conoscere e liberare voi ragazzi", rise Rebel accarezzando dolcemente la testa del drago rosso.
I draghi non risposero ma annuirono entrambi con determinazione e proprio in quel momento iniziarono a intravedersi le prime luci dell'alba.
Davanti a loro stava iniziando a intravedersi un panorama montuoso e nebbioso, ma sia i draghi che Rebel percepirono che non si trattava di una nebbia normale."Lo avete sentito anche voi vero ?", chiese Rebel in tono molto serio.
"Si", rispose rapidamente Guerra, "questa è un'Arte illusoria molto potente e molto antica. Serve a far smarrire la strada a chiunque si avvicini in questa zona, per non farlo proseguire."
"Penso di aver intuito dove ci troviamo...Pestilenza è vicino?", chiese Rebel.
"Vicina...", rispose Carestia.
"Come scusa?", domandò il mio doppio confuso.
"Pestilenza è una femmina ed una delle nostre sorelle maggiori, insieme a Morte ovviamente che è la più anziana tra noi 4", spiegò Guerra.
Rebel rimase un istante basito, non aspettandosi proprio che fra questi 4 draghi ci fossero degli esemplari femmina.
"Molto affascinante", rispose Rebel in tono pensieroso, "allora direi di sbrigarci. Sapete che non è educato far aspettare una signora."
I due draghi risero un po' per via della battuta, ma poi si fecero molto seri.
"Adesso ascolta e fai esattamente come ti dico", ordinò Guerra con voce molto autoritaria, "io e Carestia possiamo passare senza problemi il banco di nebbia ma a te potrebbe procurare un po' di "complicazioni": come vertigini e disorientamento. Per cui fino a quando non ti dirò che saremo arrivati, voglio che tu tenga gli occhi e la bocca ben chiusi e che ti aggrappi a me con tutte le tue forze. Non dovrai mai lasciarmi andare finché non ti dirò il contrario o finiresti per rotolare giù e non saremmo in grado di afferrarti in tempo prima che ti sfracelli."
"E saresti troppo disorientato e confuso per usare qualsiasi tecnica ninja per salvarti...", aggiunse Carestia, "...moriresti di una morte orripilante."
Rebel restrinse gli occhi osservando più attentamente il banco di nebbia che ormai era sempre più vicino e poi disse: "Avete già una parte del mio cuore no? Quindi perché non dovrei darvi anche la mia fiducia. Sono pronto, diamoci dentro!"
Rebel si distese a pancia in giù sulla testa di Guerra per poi creare un aderente strato di chakra su tutta la superficie del suo corpo che toccava le scaglie del drago, oltre al fatto di stringere saldamente con le mani i bordi della testa della creatura per avere una maggiore stabilità e aderenza.
Dopo qualche secondo i tre entrarono nel banco di nebbia.
Non appena entrati, Rebel avvertì distintamente gli effetti della nebbia: vertigini, capogiri e disorientamento temporale e spaziale. Il suo corpo inoltre iniziò a soffrire di tremore alle estremità, di mal di testa e di uno stato d'agitazione. Il mio doppio era diventato incapace di collocarsi temporalmente e spazialmente; in realtà non riusciva nemmeno più a percepire di trovarsi su Guerra, anzi gli sembrava di fluttuare nel vuoto.
Preso da questo timore iniziò a stringere la presa più forte che poteva ma, per via della tecnica illusoria, a lui sembrava di non riuscire a stringere nulla.
La mano sinistra, a causa di questa sensazione, allentò la presa fino a che (anche a causa dei tremori) non la mollò completamente.
Preso dal panico Rebel provò nuovamente a trovare il suo appiglio con la mano sinistra, ma la mano non afferrò altro che l'aria.Le vertigini e il senso di disorientamento stavano peggiorando di secondo in secondo tanto che Rebel non riuscì più a concentrarsi a sufficienza per mantenere attivo lo strato di chakra aderente.
"Dannazione! Guerra muoviti!", urlò Rebel spaventato mentre sentiva che anche la presa della mano destra stava perdendo forza.
E dopo alcuni istanti di fiato sospeso e sensazione di cadere nel vuoto, anche l'altra mano perse la presa sul drago.
"GUERRAAAAAAA!", urlò Rebel sgranando gli occhi dietro la maschera.
"Ehy tranquillo siamo atterrati da quasi 5 minuti", rispose tranquillamente il drago.
E fu solo quando sentì quelle parole che il mondo intorno a Rebel iniziò a schiarirsi dal banco di nebbia e le sensazioni di disorientamento e vertigine cessarono.
Il mio doppio si rese conto di essere disteso sul palmo della zampa anteriore destra di Guerra."C-come 5 minuti?!", esclamò Rebel, "mi sembrava di cadere fino a un secondo fa!"
"Erano solo gli effetti residui della tecnica, non preoccuparti. Passeranno presto", rispose Guerra riponendo a terra Rebel gentilmente.
Rebel distolse un momento lo sguardo dal drago, gli diede un rapido abbraccio e disse a bassa voce con un po' di timidezza: "Grazie per non avermi lasciato cadere..."
"Non dovresti averne mai dubitato piccolo uomo. Noi draghi manteniamo sempre fede ai nostri giuramenti", disse Guerra con un sorriso sornione.
Rebel fece una piccola risata in risposta e poi guardò attentamente il paesaggio intorno a se e disse: "Mhhhhh ninfee giganti, strane rocce a forma di corno da cui viene fuori acqua, funghi giganti e diverse statue di rospi sparse in giro...Beh le spiegazioni sono 2. O siamo finiti nel mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie o...siamo sul monte Myoboku."