Capitolo 86 Il Nascondiglio Del Diavolo

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Rebel teneva ferma la spada puntata alla gola di Mion, mentre la ragazza si stava sforzando di non urlare.

"A-ascoltami...io...io...non posso dirtelo...", sussurrò Mion con voce piena di paura.

"Si può sapere cosa c'è di così importante in questo tempio da dover mantenere una simile segretezza?!", la interrogò Rebel spingendo un altro po' la punta della spada sulla gola di Mion.

"Non...non so cosa ci sia esattamente lì...so soltanto che qualunque cosa sia non deve uscire...o sarà la fine per il mondo...", rispose Mion cercando di farsi coraggio.

"Oh ma davvero?", chiese Rebel con curiosità e poi gli venne un'idea.

Il mio doppio creò un clone di legno e gli ordinò di tenere ferma la sacerdotessa e portarla con loro mentre l'originale sfondò la porta della stanza.

"Che cosa credi di fare?!", chiese agitata Mion che cercava disperatamente di liberarsi.

"Vado a mettere su un bello spettacolo", disse allegramente Rebel mentre un paio di guardie, accortesi di cosa stava accadendo, cercano di fermarlo, "e questo è il primo atto!"

Ovviamente non erano neanche lontanamente all'altezza del nuovo numero 3 della Demonic nonché membro dell'Alba e con un rapido scatto e qualche preciso fendente nei punti vitali, le guardie erano belle che morte in quattro e quattr'otto.

"No fermati! Cosa stai facendo?!", urlò Mion terrorizzata.

"Beh è molto semplice, macellerò ogni singolo uomo, donna e bambino che troverò finché tu non mi dirai dove si trova l'entrata del tempio nascosto e non mi farai entrare lì dentro", esclamò Rebel mentre si dirigevano verso la porta principale del santuario, ovviamente il mio doppio stava eliminando ogni singola guardia che trovarono sul loro percorso.

"Smettila! Ti prego smettila!", urlò Mion disperatamente.

"Ma come mia cara, vuoi che smetta proprio ora che arriva il momento topico del primo atto?", chiese Rebel sarcasticamente aprendo la porta principale del tempio, quella che dava sulle grandi scalinate.

Non appena i tre furono fuori, scoppiò un vero e proprio putiferio. Le guardie, vedendo la loro sacerdotessa in pericolo, diedero l'allarme generale e diverse truppe cominciarono a riversarsi sulle scalinate del santuario urlando e brandendo ferocemente le loro armi. Rebel li osservò divertito mentre si avvicinavano e, restando in cima alle scale, rivolgendosi a Mion le disse: "Spero ti piaccia la carne cotta alla fiamma. Arte del Fuoco: Fiamma Sterminatrice!"

Rebel lanciò la sua tecnica ed un mare di fiamme arancioni e vermiglie inodarono le scale e i malcapitati che le stavano salendo, bruciandogli a morte.

"Noooooooo!", urlò Mion con tutto il fiato che aveva in corpo mentre guardava impotente la tragedia che si consumava davanti ai suoi occhi, le sue ginocchia cedettero e i suoi occhi si riempirono di lacrime, "tu...tu...sei un mostro!"

Rebel fece le spallucce e rispose: "Questa è una questione di punti di vista, comunque ti consiglio di risparmiare le lacrime. Ne avrai bisogno per quando mi occuperò anche dei bambini e delle donne. Ahahah!"

Sentendo questo insieme alle urla agonizzanti dei suoi uomini, Mion prese una decisione di cui probabilmente in futuro si sarebbe pentita, però non poteva restare immobile a guardare questo massacro consumarsi senza fare nulla per impedirlo.

"Ti ci porterò...", sussurrò Mion tra le lacrime.

"Come prego?"

"Ti porterò al tempio e ti aprirò la via per entrarvi...ma solo se non ucciderai più nessuno", disse Mion con un briciolo di determinazione.

NARUTO SHIPPUDEN: AKATSUKI REVIVALWhere stories live. Discover now