Capitolo 1109

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P: Alex stai bene?

A: sì,ma la mamma non me la fanno vedere.

P: cosa é successo?

B: ora vediamo di sapere qualcosa.

Vedo quel paramedico venire verso di me,così faccio anche io qualche passo nella sua direzione,sperando che possa darmi tutte le informazioni che mi servono.

X: salve.

B: salve.

X: immagino che lei sia il Signor Baldasseroni,giusto?

B: solo Simone grazie.

Alex si stringe ancora di più al mio collo,tanto da farmi sentire che sta leggermente tremando,così gli accarezzo la guancia,dandogli un piccolo bacio per tranquillizzarlo.

P: mi scusi,Emma come sta?

X: abbiamo trovato la ragazza priva di sensi in mezzo alla strada. Ha battuto la testa perché aveva un taglio sulla tempia,peró respirava ancora anche se a fatica.

B: adesso dov'é?

X: la dottoressa che si occupa di lei,l'ha portata in una camera per farle alcuni esami.

B: che tipo di esami? Non é sveglia?

X: non ancora. Per quanto riguarda gli esami,credo che la dottoressa uscirà per parlarvi il prima possibile.

Mi limito ad annuire,perché anche se sono preoccupato da morire,non voglio far spaventare ancora di più Alex,visto che immagino non sia stato facile per lui.

P: quindi dobbiamo solo stare qui ed aspettare?

X: purtroppo sì,mi dispiace.

B: va bene,non si preoccupi. La ringrazio davvero per essere rimasto qui.

X: si figuri,é il mio lavoro.

B: grazie anche per aver tenuto d'occhio mio figlio.

X: nessun problema: lui aveva solo una sbucciatura al ginocchio. Dopo aver disinfettato e messo un cerotto abbiamo risolto perché sei un bambino molto coraggioso,vero?

Il paramedico passa la mano sulla schiena di Alex cercando il suo sorriso a cui lui risponde subito anche se ancora con i singhiozzi del pianto di prima.

X: allora arrivederci,io torno al mio lavoro e vi auguro buona fortuna.

Io e mio padre lo salutiamo e lo osserviamo per un paio di secondi mentre se ne va verso la direzione dell'ascensore. Andiamo poi a sederci tutti quanti nelle sedie posizionate contro la parete azzurra di questo lungo corridoio,guardando quelle poche persone che camminano da una parte all'altra. Sistemo Alex sulle mie gambe,in modo che possa essere seduto comodo e mio padre mi allunga un fazzoletto di carta.

P: ti sei preso un bello spavento eh Alex?

Alex si limita ad annuire,stringendosi contro di me tirandomi la maglia con le mani e solo ora noto il grande cerotto quadrato che ha sul ginocchio sbucare di poco da sotto i suoi pantaloncini.

B: ti sei fatto tanto male amore?

A: no e mi hanno subito tirato via il male.

B: quindi non ti fa male muovere la gamba?

A: no papi,ma me lo meritavo.

B: cosa di cadere e sbucciarti il ginocchio?

A: non dovevano tirarmi via il male,visto che io ho fatto male alla mamma.

Le sue parole mi lasciano subito impietrito: é come se mi si fosse fermato il cuore. Sono stato così preoccupato per la sua salute fisica che non ho nemmeno pensato che ci fosse il rischio che lui potesse sentirsi in colpa.

P: Alex perché pensi questo? Non é colpa tua: sarebbe successo comunque.

A: invece no. Io...io stavo inseguendo quella farfalla e sono caduto,così la mamma é venuta ad aiutarmi e poi...

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 6Where stories live. Discover now