Biondo ed Emma - Ricordati di ... 6

Capitolo 1086

Facciamo l'amore,perdendoci poi in qualche coccola mentre guardiamo un po' la televisione. Quando però arriva più o meno mezzogiorno,anche se con grande fatica,riusciamo ad alzarci dal letto e scendere. Iniziamo a preparare insieme il pranzo,apparecchiando nella sala da pranzo per essere più comodi a mangiare e anche perché volevamo che fosse un giorno importante: era il primo giorno di scuola di Alex e anche se non lo era in assoluto,era giusto che si sentisse il protagonista. Non che per lui fosse una sensazione nuova,perché per tutti noi Alex,era sempre al centro dell'attenzione. Mentre io e Simone stiamo finendo di preparare la tavola,sentiamo una chiave girare nella serratura della porta e subito la voce di Alex invade la casa.

A: papi! Papi!

Sentiamo le voci dei miei genitori che gli dicono di non correre,ma non facciamo in tempo ad arrivare in cucina,che Alex ci ha raggiunti ed é saltato in braccio a Simone,che subito gli da un bacio.

S: ehy campione,come é andata a scuola?

A: bene,abbiamo giocato tatto,ma io ti ho fatto un attro disegno.

S: davvero? Fammelo vedere dai.

Simone lo mette giù e subito Alex corre verso mio padre che vicino al divano si sta togliendo la giacca,facendo anche un cenno a Simone per salutarlo. La stessa cosa faccio io e poi vado a salutare mia madre.

C: calma Alex,ti fai male se ti butti sul divano così.

A: devo fare vedere il disegno a papi,dov'é?

C: ce l'ha la nonna,non ricordi che lo hai dato a lei?

Alex annuisce,dando un bacio sulla guancia a mio padre,e venendo poi verso di me e mia madre che nel frattempo si era spostata verso Simone per salutarlo.

A: nonna,mi dai il disegno per papi?

R: certo. - prende il disegno dalla tasca del suo impermeabile - Tieni.

Alex lo prende e aprendolo lo fa vedere a Simone,che si abbassa alla sua altezza per vederlo bene. Mi sposto per poterlo vedere anche io e ci sono quattro persone,non disegnate perfettamente,fuori da una casa,più precisamente in una sorta di giardino. Due persone sono più alte degli altri e ovviamente siamo io e Simone,la terza figura é più piccola ed é sicuramente Alex,ma la quarta non ho idea di chi sia.

B: amore é bellissimo,hai disegnato noi vero?

Capisco il perché della domanda di Simone,perché in effetti non é del tutto scontato che lui abbia raffigurato noi,visto che noi non siamo quattro.

A: sì,siamo tu,io,la mamma e mio fatello.

E: tuo fratello?

B: intendi uno dei tuoi migliori amici?

A: no,mio fratello che arriverà per il mio compeanno perché voglio chiedere a Babbo Natale se manda un fatellino nella pancia della mamma.

Come Alex finisce di parlare,si sente un rumore che ci fa tutti voltare verso mio padre: stava sistemando alcune delle cose che Alex aveva nello zainetto e sentendo le sue parole,gli é caduto un giocattolo dalle mani. Anche mia madre é rimasta con gli occhi spalancati,mentre io e Simone,ci guardiamo senza riuscire a dire una parola.

A: papi? - gli scuote la spalla per chiamarlo - Stai ancora poco bene?

B: sì scusa...guardavo il disegno perché é davvero bello.

A: che bello che ti é piaciuto papi.

B: perché non vai a metterlo attaccato al frigo dove ho messo quello di stamattina,ti va?

A: vado subito.

Alex da un bacio sulla guancia a Simone e,preso il disegno,corre in cucina lasciandoci un attimo a guardarci tutti in silenzio.

E: mamma,vi ha mai accennato ad una cosa così?

R: mai tesoro,ma anche se ci ha preso alla sprovvista...

C: sprovvista? Mi é venuto un'infarto. A meno che voi...

Mio padre si volta verso me e Simone,indicando la mia pancia. All'inizio non capisco esattamente cosa intenda,ma poi dopo nemmeno un secondo lo intuisco e scuoto la testa.

E: no,non sono incinta. Se lo fossi,ve lo avrei detto.

C: pensavo che Alex avesse trovato uno di quei test nel cestino del bagno e avesse fatto due più due.

R: Conrad ma figurati se Alex avrebbe capito una cosa del genere: ha sì e no quattro anni. Sarà una di quelle strane richieste dei bambini: anche Emma chiedeva sempre un fratello.

C: che é arrivato infatti.