-"Mascolo!" Qualcuno gridò il suo cognome proprio quando stava per uscire dal college.
Il moro si voltò e, come immaginava dalla voce, si ritrovò davanti Jeremy che stava camminando verso di lui.
-"Che vuoi?" Sbuffò il moro e incrociò le braccia al petto. "Vado di fretta. Ho da fare."
-"Mi sbrigherò, tranquillo." Replicò Jeremy e gli si piazzò davanti. "Voglio solo dirti di stare lontano da Federico. Tu non lo meriti." Disse. "Lui mi appartiene."
Jeremy pronunciò quelle parole con estrema serietà, mentre guardava il suo interlocutore direttamente negli occhi.
Nonostante la sua espressione totalmente seria il più grande non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere. Come poteva Jeremy davvero pensare quelle cose? Come poteva pensare che Federico gli appartenesse?
-"Non ridere!" Esclamò Jeremy, infastidito da quella reazione da parte del diciassettenne.
-"Ma sei serio?!" Replicò Benjamin, mentre a fatica si tratteneva dal ridere ancora.
-"Serissimo." Ringhiò il più alto e serrò i pugni. "Tu sei una persona dannosa per Federico." Disse. "Da quando sei arrivato tu lui non ha più amici, l'hai allontanato da chiunque soltanto per il tuo egoismo. Perché volevi averlo tutto per te, dato che non hai amici." Aggiunse. "Tu lo stai rovinando!" Esclamò.
Probabilmente in altre circostanze avrebbe colpito Jeremy, che tra l'altro aveva ancora qualche segno del suo ultimo pugno, e poi sarebbe ritornato a casa a rimuginare su quello che gli aveva detto. In quel contesto però decise di comportarsi in maniera diversa, o meglio gli venne naturale comportarsi in maniera diversa. Benjamin sghignazzò per le sue parole e scosse la testa, quasi divertito. Per la prima volta in vita sua era cosciente che quelle parole non avessero nulla a che fare con lui, sapeva che Jeremy stava dicendo cose sbagliate sul suo conto.
-"Ti sbagli, Jeremy." Disse, semplicemente, il più grande. "Io non sto rovinando nessuno ed è libero di fare quello che vuole e vedere chi vuole. Proprio oggi a pranzo eravamo con tutti gli altri e Federico era felicissimo, così come è felice quando ci siamo solo noi due." Continuò. "Io non ho allontanato Federico proprio da nessuno, ma ha autonomamente deciso di allontanarsi da te e per quanto mi riguardo ha fatto bene." Aggiunse. "Non dovevi permetterti di comportarti come hai fatto e adesso ne stai pagando le conseguenze. È colpa tua quello che è successo, non mia." Concluse.
Il ragazzo dai capelli scuri e gli occhi verdi digrignò i denti e lanciò un'occhiataccia al diciassettenne.
-"Io lo amo." Disse, come se quello bastasse a giustificarlo per il suo comportamento.
Benjamin scosse la testa e sospirò.
-"Tu non sai nemmeno che cos'è l'amore." Rispose. "E resta tu lontano da Federico, perché l'unico in grado di rovinarlo sei tu e io non te lo permetterò." Disse. "E sì, è una minaccia quindi se fossi in te starei ben attento." Concluse e andò via.Erano passati alcuni giorni da quando Benjamin aveva incontrato, suo malgrado, Jeremy e aveva deciso di raccontarlo al più piccolo per evitare problemi in futuro. Federico, dal canto suo, si limitò a scrollare le spalle e a dire che di Jeremy non voleva più saperne nulla, per poi dedicare la sua totale attenzione alla torta che Benjamin aveva comprato. Nessuno dei due aveva più ripreso l'argomento nei giorni a seguire, a nessuno dei due importava più di tanto che cosa facesse Jeremy e per fortuna questo sembrava aver capito il messaggio del moro, difatti né Benjamin né Federico lo avevano visto in giro e andava bene così ad entrambi.
In quei giorni le cose tra Benjamin e Federico erano rimaste invariate, i due continuavano a vivere con estrema tranquillità quello che gli succedeva senza pensare troppo al futuro. Passavano tantissimo tempo insieme, che fossero da soli o con amici, e ogni volta stavano sempre un po' meglio. Avevano tantissime cose in comune ed era un piacere passare del tempo insieme.Quel giorno finalmente era halloween, l'intero college aveva atteso quel giorno fin dall'inizio dell'anno scolastico e l'intero college era stato addobbato per l'occasione. Tutte le stanze dei dormitori avevano almeno una decorazione per la festività. La stanza di Benjamin e Federico era interamente decorata, dal soffitto pendevano dei fantasmi colorati di carta e le scrivania e i comodini era occupate da teschi colorati, zucche e lampade dalle forme più disparate. Sul grande armadio brillava la scritta 'halloween' al led.
Quella sera, ovviamente, Benjamin e Federico avrebbero partecipato alla festa che si sarebbe svolta nel college. Il moro aveva deciso di optare per un look molto semplice, limitandosi a vestirsi totalmente di nero e con delle zanne finte. Federico invece aveva, letteralmente, strappato degli abiti per vestirsi da zombie e incredibilmente Benjamin riusciva a considerarlo bellissimo anche in quello stato.-"Assaggia i biscotti a forma di zucca!" Esclamò Federico e prese un piatto con dei biscotti, dal grande e ricco buffet che era stato organizzato.
La sala era totalmente piena, le decorazioni scintillavano sopra le teste di tutti e sui muri, tutti erano travestiti e il moro iniziava a pentirsi per aver scelto qualcosa di tanto semplice.
-"Fè mi hai già fatto assaggiare di tutto!" Rispose il moro. "Se continui così uscirò da qui rotolando!" Esclamò.
Il più piccolo ridacchiò e gli fece l'occhiolino.
-"A me non dispiaceresti nemmeno in quelle condizioni." Rispose e prese un altro biscotto.
Benjamin arrossì a quelle parole e si morse il labbro inferiore, gemette di dolore subito dopo quando una delle zanne finte che aveva gli tagliò il labbro.
-"Ai!" Esclamò e strinse gli occhi per il dolore.
-"Che stupido che sei." Rise il biondo e si avvicinò a lui. Per un breve momento si guardò intorno e, quando costatò che nessuno stava prestando loro attenzione, si sporse verso il moro e gli prese il labbro inferiore tra le labbra, per poi succhiare via quel rivolo di sangue. "E sei anche buono." Sussurrò e si allontanò.
-"Federico ma che fai?!" Esclamò il più grande, sconcertato dal comportamento dell'altro, e indietreggiò. Lo sguardo del moro vagò più volte per la stanza e il notare che nessuno li stesse guardando, anche perché erano nella zona meno illuminata della sala, non bastò a rassicurarlo.
-"Nessuno ci sta guardando." Disse Federico e poggiò sul tavolo il piatto con i biscotti.
-"Ma potrebbero farlo."
-"E chi se ne frega?" Replicò Federico e alzò gli occhi al cielo. Capiva le motivazioni, il comportamento, di Benjamin ma non aveva alcuna intenzione di nascondersi per colpa sua.
-"Federico..." Sospirò il moro e scosse la testa.
Avrebbe voluto anche lui prendere la questione con tanta leggerezza come il minore, ma non si riteneva pronto ad una cosa del genere.
-"Ti voglio baciare, Benjamin, e non mi importa se qualcuno ci guarda." Disse. "Anzi, meglio così, almeno sapranno tutti che devono starti lontano perché ormai sei roba mia."

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The college || Fenji.
FanfictionThe college || Fenji. «Un eccesso di troppo costringerà un ragazzo, abituato al lusso, a rinunciare a tutte le sue abitudini. Tra quei bianchi corridoi la sua vita cambierà. Lui cambierà.»