Luna park - 4

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Cenarono in giardino visto che c'era più fresco e la serata era molto bella. Mangiarono qualcosa di leggero perché a pranzo avevano mangiato molto e mentre i ragazzi erano a giocare con Cacao, loro rimasero a chiacchierare. Quando ormai nessuno riusciva più a tenere gli occhi aperti decisero di andare a letto.

Erano passate almeno un paio d'ore ma Ramón non riusciva a dormire, un po' per il caldo e un po' perché dormiva sempre male la prima notte fuori casa. Ad un tratto sentì qualcuno alzarsi e scendere le scale, il passo gli sembrò quello di María così decise di alzarsi. Lei aprì il frigo e si videro - "Ramón" - sussurrò - "hai sete?"

"No"

"Allora come mai sei in giro a quest'ora?"

"Non riesco a dormire a causa del caldo" - in quel momento si rese conto che effettivamente indossava solo i bermuda. Bevve l'acqua per non pensarci e lui si perse un secondo ad osservare come le stesse bene quella cortissima camicia da notte. Passò di fianco a lui per tornare a mettere la bottiglia in frigorifero e Ramón le disse - "Vorrei parlarti"

"A quest'ora?" - gli domandò confusa - "Sì, è l'unico momento in cui siamo soli"

"Ok, sediamoci sul divano"

"Non c'è un posto più.. intimo? Non vorrei arrivasse qualcuno" - María annuì confusa e lo condusse nel ripostiglio - "Qui non ci disturberà nessuno" - gli assicurò accostando la porta, fece per accendere la luce ma lui la fermò - "Non ce n'è bisogno"

"Dimmi, cosa succede Ramón?"

"Mi sei mancata tanto in questi mesi"

"Anche tu mi sei mancato, lo sai" - gli disse dolcemente accarezzandogli un braccio visto che si trovava di fronte a lei - "ma questo me lo hai già detto oggi e non c'è motivo di nasconderlo"

"Non era solo questo che ti volevo dire"

"E cosa allora?" - ci fu qualche secondo di silenzio poi lui, risalendo lungo il braccio di lei, le prese il viso con una mano e la baciò con passione. María non riuscì a fermarlo, a fermarsi e Ramón si separò dalle sue labbra solo una decina di secondi più tardi - "Cosa significa questo?" - gli chiese lei a corto di fiato - "Significa che la mia pelle e il mio sangue, la mia testa e i miei sogni non fanno che desiderarti" - quello era un colpo basso, bassissimo - "Ramón..." - sussurrò sorpresa e toccata da quelle parole che lui non aveva scelto a caso - "non possiamo, non posso fare questo a tua moglie"

"Io non ne posso più di fingere che non mi interessi, non ne posso più di mentire" - le disse tenendola stretta per i fianchi - "voglio passare la mia vita al tuo fianco" - le sussurrò sulle labbra prima di lasciarle un secondo bacio, delicatissimo. María gli accarezzò il volto - "Lo vorrei tanto Ramón, ma..." - lui l'abbracciò forte, per niente disposto a rinunciare a lei e María si godette il contatto con il petto nudo di lui. Qualche secondo dopo tornò a baciarla dolcemente e più passava il tempo più era difficile fermarsi, per entrambi - "Questo è tremendamente sbagliato" - sussurrò María - "ma tremendamente meraviglioso" - confessò con un sorriso che contagiò anche lui - "Lo so" - le assicurò. Dopo quelle parole si baciarono di nuovo, lui tornò ad avvolgerle la schiena con entrambe le braccia ma lei dopo poco lo fermò - "Ramón vai, si potrebbe svegliare e non trovarti"

"Promettimi che non finirà così"

"No, però lasciamo passare questo weekend. Decideremo cosa fare e come nei prossimi giorni" - lui annuì e le lasciò un bacio sul collo che riuscì a tenerla sveglia almeno per le due ore successive. Non credeva di amarlo eppure era così e quel bacio le aveva aperto gli occhi.

*

Il giorno dopo entrambi cercarono di comportarsi nel modo più naturale possibile ma María non riusciva proprio a guardare Helena negli occhi, si sentiva uno schifo. Miguel, come anche Aida, si era accorto che era successo qualcosa così approfittando del fatto che tutti erano ancora seduti a tavola raggiunse sua madre in cucina e l'abbracciò da dietro - "Tesoro, che succede?" - gli chiese con un sorriso voltandosi - "Era la stessa cosa che volevo chiederti io"

"Io sto bene"

"No. Né tu né Ramón"

"Shh, parla piano!"

"Ti serve il nostro aiuto?"

"No, è tutto a posto"

"Perché non mi dici la verità?"

"Perché non è questo il momento di parlarne e comunque non riguarda voi"

"La tua felicità ci riguarda come la nostra riguarda te"

"Tesoro mio, te lo chiedo per favore"

"D'accordo non insisto ma noi ci siamo, se avete bisogno fateci un segno e noi vi aiuteremo" - María gli sorrise e lo strinse forte al suo petto.

Dopo aver mangiato anche il dolce Aida e Miguel andarono a lavarsi i denti mentre Ramón andò un momento al bagno. María ed Helena rimasero sole e quest'ultima ne approfittò per farle una domanda che le era venuta in mente proprio in quei giorni - "Siete sempre andati molto d'accordo tu e Ramón, no?"

"Sì, ci siamo trovati bene a lavorare insieme fin dai primi giorni"

"E... se quando vi siete conosciuti foste stati entrambi single tu avresti fatto qualcosa per avere una relazione con lui?" - i ragazzi stavano per tornare in salone quando sentirono la conversazione così decisero di fermarsi sul pianerottolo e rimanere in attesa - "Come mai mi fai questa domanda?" - le chiese sorpresa e preoccupata allo stesso tempo. Se non fosse successo ciò che era successo la notte prima avrebbe anche potuto risponderle senza problemi ma non essendo stato così non ci riusciva - "Perché è innegabile che il vostro rapporto con gli anni è solo migliorato" - María non sapeva se i suoi figli erano lì intorno e non sapeva nemmeno dove la stava portando la conversazione così provò a chiedere aiuto. Appena i ragazzi videro la loro mamma arricciare leggermente il naso agirono. Il gesto per loro era stato chiarissimo, era quello che avevano sempre usato insieme a lei quando giocavano ai pirati.

"Mamma Miguel non mi lascia il computer! Si è messo a giocare ma io devo studiare" - urlò Aida scendendo di corsa le scale e María si voltò sorpresa ma completamente innamorata dei suoi figli - "Ho detto che glielo avrei dato fra cinque minuti! Sto finendo una partita molto importante!"

"Miguel non fare i capricci! Salva la partita e la finisci più tardi. Non mi piace che vi comportiate così e men che meno quando abbiamo ospiti in casa" - chiarì - "ora andate in camera vostra a prepararvi, appena ho finito di sistemare tutto in cucina andiamo in spiaggia. Così uscite un po', vi farà bene"

"Ma mamma!" - cercò di protestare suo figlio ma lei lo guardò serissima e lui cedette - "Ok..." - María li osservò salire ed in quel momento uscì Ramón - "Che succede?"

"Niente, solite litigate tra fratelli" - rispose María con un sorriso.

La conversazione tra le due rimase in sospeso, lui aiutò la sua amica a sistemare tutto mentre Helena andò un momento in camera. Rimasero soli appena cinque minuti nei quali non si scambiarono una parola, entrambi volevano dirsi qualcosa ma avevano paura che lei tornasse da un momento all'altro.

"María vengo in spiaggia anch'io, ho voglia di fare un bagno prima di andarmene. Ramón lo fai con me?" - chiese Helena tornando, dopo poco, in cucina - "Sì" - rispose dopo un momento di esitazione, cos'altro avrebbe potuto dire? María cercò di dissimulare il suo disappunto finendo di pulire il lavandino. Voleva stare sola, rilassarsi un po' ma... no.

E se... mi innamorassi di te?Donde viven las historias. Descúbrelo ahora