In un primo momento non lo guardò nemmeno in faccia, era ancora a disagio, ma poi gli fece una domanda - "È simpatica Silvia, no? Vedo che andate molto d'accordo insieme..."
"Sì, è molto divertente" - le confermò - "Non avete fatto altro che ridere tutta la sera..." - osservò - "Anche tu e Manuel se è per questo"
"Stavamo parlando di lavoro"
"Di lavoro..." - esclamò per niente convinto, anzi, certo che non fosse così - "Sì, perché? C'è qualche problema?" - gli chiese, iniziava ad irritarsi per il suo comportamento e le sue insinuazioni - "Sei la mia migliore amica" - le ricordò - "E quindi? Vuoi decidere tu con chi devo parlare e di cosa?!"
"Si vedeva che non stavate parlando di lavoro!" - le disse evitando di rispondere alla sua provocazione - "Ah e secondo te di cosa stavamo parlando? Hai anche avuto il tempo di origliare!?" - lo guardò sconvolta a causa delle parole che le aveva rivolto e di quel suo comportamento; per questo non poté evitare di dirgli quello che stava pensando - "Sono proprio pentita di essermi innamorata di te..." - quasi la sussurrò quella frase, ma lui poté sentirla visto quanto erano vicini. María si separò da lui e delusa se ne andò.
Raggiunse il bagno delle donne, entrò in una cabina a caso e si coprì il volto con le mani lasciando affiorare le prime lacrime. Quella giornata stava peggiorando di minuto in minuto! Le ci volle un po' per riprendersi.
Uscita dal bagno aveva ancora gli occhi un po' lucidi e arrossati. Aprì la porta che dava sulla zona lavandini, che era in comune, ed incontrò Manuel che non appena la vide così triste l'abbracciò senza chiederle nulla.
Quell'abbraccio le fece bene, era sincero e Manuel era sempre stato molto carino con lei. Ripresasi da quel momento di sconforto tornò nella grande sala insieme a lui che si era offerto di farle compagnia per il resto della serata. Vicino al suo bicchiere trovò una piccola rosellina di carta. Non le servì molto tempo per capire da parte di chi fosse quel regalo... Ramón spesso si divertiva a fare delle roselline con le vecchie pagine del copione per poi regalargliele.
Prima che Manuel potesse vederla la mise nella sua borsetta ma non ebbe il coraggio di guardarsi intorno per capire dove si trovasse Ramón.
Rimase a chiacchierare con Manuel fino a che Berta e Adrián non tornarono a sedersi al tavolo per vedere le prime interviste che iniziavano ad essere caricate sul web, incuriosita si avvicinò a loro e vide che era un'intervista di Ramón quella che stavano guardando. Fece per andarsene ma ad un tratto sentì pronunciare il suo nome e non poté fare altro se non rimanere lì ad ascoltare quelle parole, quelle bellissime parole rivolte a lei.
Ad un tratto però fu distratta dalla conversazione di Sara e Alejandro - "Andiamo in un pub qui vicino per ballare ancora un po'? Adrián, Berta vi va di venire?"
"Sì certo" - risposero entusiasti - "María tu riesci a farti accompagnare da qualcuno?"
"Sì, tranquilla, al massimo chiamo un taxi" - le assicurò, non voleva di certo essere un problema.
Mentre i ragazzi si prepararono per andarsene lei tornò a sedersi al suo posto e Manuel le chiese - "Hai bisogno di un passaggio?"
"Se per te non fosse un disturbo sì, ero venuta insieme a Sara e Berta ma loro sono andate in un locale insieme a Alejandro e Adrián"
"Ma certo, lo faccio volentieri" - le assicurò.
Ramón era ancora insieme a Silvia, stavano chiacchierando, quando li vide in procinto di andarsene - "Ramón non c'è momento migliore di questo, vai" - gli disse lei sorridendogli e lasciandogli un bacio sulla guancia, si volevano davvero molto bene.
Nella sua mente continuavano a risuonare le parole di María, non riusciva a credere a ciò che aveva sentito! Al suo comportamento c'era una spiegazione, come al suo avvicinamento a Silvia ed era venuto il momento di farlo sapere anche a lei.
"Stai andando via?" - le domando arrivando alle sue spalle, María si voltò sorpresa, non si aspettava di trovarselo così vicino - "Manuel mi sta accompagnando in hotel" - gli spiegò - "Non c'è bisogno che ti disturbi" - disse al suo amico - "Ci penso io" - gli assicurò avvolgendo un braccio intorno alla vita di María per poi uscire insieme a lei. Manuel fece per seguirli, non capendo la situazione ma Silvia gli appoggiò una mano sul braccio e lo fermò - "Lasciali andare"
"Ma María non mi sembrava felice"
"Non ti preoccupare, tra poco chiariranno tutto quanto" - gli assicurò.
*
"Ramón cosa significa questo?" - gli chiese infastidita mentre uscivano - "Dammi un momento e te lo spiego" - le chiese dolcemente - "No, io non ti do un secondo di più! O mi spieghi cosa sta succedendo o me ne vado da sola!"
"Ok, volevo aspettare di arrivare in macchina ma se proprio insisti..." - la guardò un momento negli occhi e poi stringendola al suo corpo la baciò con passione - "Ti amo" - le sussurrò sulle labbra per non darle il tempo di arrabbiarsi con lui ulteriormente - "ti amo tanto" - le assicurò baciandola di nuovo.
Non appena si separarono aspettò la reazione di María, bella o brutta che fosse, ma non arrivò; era rimasta completamente sorpresa da quel suo gesto, da quelle sue parole.
"Vieni con me" - le chiese prendendola per mano ed entrando in macchina, non era il caso di attirare ulteriormente l'attenzione.
"Ramón, io non capisco" - gli disse sinceramente quando riuscì a reagire - "Non c'è niente da capire" - le assicurò - "Come no? In queste settimane hai passato molto tempo insieme a Silvia, ridevate, scherzavate..."
"Io María, ho pensato sempre e solo a te! Se mi hai visto così in confidenza con lei è perché le ho confessato il mio amore per te e le ho chiesto di aiutarmi a trovare il modo per dirtelo. Ti assicuro che abbiamo parlato sempre e solo di te. Torna dentro a chiederglielo o chiamala se vuoi, ti dirà la stessa cosa"
"E allora perché ieri vi ho visti abbracciati nel suo camerino mentre ridevate guardando non so che cosa?"
"Guardavamo la nostra intervista a Verissimo, quella dell'anno scorso"
"E c'era bisogno di abbracciarla!?"
"Sei gelosa?" - le chiese divertito a pochi centimetri dalle sue labbra - "Sì..." - ammise girando il viso verso il finestrino - "Allora ti dirò che l'ho abbracciata perché siccome non aveva gli occhiali non riusciva a vedere bene da lontano" - María non gli rispose, non aveva altri motivi per dubitare di lui, delle sue parole, ma non aveva nemmeno il coraggio di dire niente.
Ramón rimase ad osservarla dolcemente per vari minuti, quando lei tornò a guardarlo le disse - "Io sto ancora aspettando le tue scuse" - aveva ragione, gliele doveva. Si voltò verso di lui completamente, lo guardò con dolcezza, gli sfiorò la barba e poi finalmente lo baciò. Non aspettava altro da settimane!
Durante il bacio si strinsero forte e ad un tratto lei gli disse - "Ti amo tanto, Ramón. Scusami!"
"Ti amo tanto anch'io, María" - le assicurò felice di poterla finalmente avere così vicina.

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E se... mi innamorassi di te?
FanfictionRaccolta di storie, con protagonisti María Bouzas e Ramón Ibarra. Cosa succederebbe se si sentissero attratti l'uno dall'altra, o se addirittura fossero innamorati? IMPORTANTE: Ci tengo a ricordare che nella realtà loro sono solamente amici; tutto c...