Madrid - 1

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Era tornato a Madrid dopo quasi due anni e provava una sensazione stranissima, non era più abituato. Tutto quel caos, quella frenesia... Suonò al citofono di un palazzo del centro e gli fu aperto il portone. Doveva firmare il contratto per la nuova serie televisiva dove doveva iniziare a recitare dal giorno seguente. Non era un ruolo importante ma gli era piaciuta molto la storia e aveva accettato.

*

Uscì dal palazzo un'ora più tardi e davanti a lui vide passare una signora con un vestito identico ad uno che aveva visto spesso indosso a María. Fu un attimo e si trovò a pensare a lei. Da quant'era che non la vedeva! Si erano scritti, in quel periodo, telefonati, ma averla davanti di persona era tutta un'altra cosa! Così decise di telefonarle per invitarla a raggiungerlo, tanto lui si sarebbe dovuto trattenere lì almeno per un paio di settimane.

"Ehi, tesoro! Disturbo?" - le chiese - "Mai e poi mai, anche se mi trovi con le mani in pasta" - rise - "Cioè?"

"Sto facendo dei biscotti al cioccolato con Aida, infatti è lei che mi sta tenendo il telefono"

"Allora salutamela" - le disse con un sorriso - "Ciao, Ramón" - le rispose la ragazza - "Sente tutto, quindi attento a ciò che dici" - lo avvertì María e lo sentì ridere - "Avevi bisogno?"

"No, volevo farti una proposta indecente, così scandalizzo tua figlia" - risero tutti e tre, Aida sapeva che stava scherzando - "Quanto indecente?" - chiese María, divertita - "Tanto da chiederti se vieni a Madrid un paio di giorni"

"Sei a Madrid?!"

"Sì, questa settimana inizio a recitare in 'Servir y proteger', per cinque o sei puntate"

"Ma bravo! E non mi hai detto niente?!"

"Ci andiamo mami? Così posso passare in quel ristorante buonissimo" - le chiese sua figlia con due occhioni deliziosi - "E con lo studio?"

"Mi manca solo un tema da fare e posso farlo quando torniamo"

"Mm, ok. Ramón posso portarmi una peste?" - gli chiese con un sorriso - "Anche tutte e due"

"Miguel è con Jorge questa settimana, stanno facendo una vacanza padre-figlio"

"È vero! Beh allora a maggior ragione fatene una madre e figlia"

"Se riusciamo a sopportarci" - scherzò, lasciando un bacio a sua figlia - "ascolta ora devo mettere l'impasto a riposare, ne parliamo, ci organizziamo e ti faccio sapere, ok?"

"Ok a presto, non vedo l'ora di riabbracciarti"

"Nemmeno io" - gli garantì María. Aida chiuse la telefonata e guardò sua madre con un sorriso strano - "Perché mi guardi così?"

"Ti spunta sempre un sorriso particolare quando parli con Ramón"

"Per forza! Non lo vedo da quasi due anni, mi manca moltissimo"

"Se... se..." - la prese in giro Aida.

*

Arrivate a Madrid andarono a lasciare le loro valigie in hotel, per poi raggiungere Ramón in Plaza Mayor dove si erano dati appuntamento.

María stava fumando una sigaretta, in attesa di vederlo arrivare, e Aida era esattamente di fronte a lei per evitare il fumo. La ragazza lo vide in lontananza ma lui le fece segno di rimanere in silenzio. Provò a far finta di niente, anche se era difficilissimo.

María spense la sigaretta e un istante dopo due braccia, molto familiari, le avvolsero la vita - "Ramón!" - esclamò, senza nemmeno aver bisogno di voltarsi. Quel tocco era, per lei, inconfondibile. Sorrise e si voltò per abbracciarlo fortissimo.

E se... mi innamorassi di te?Where stories live. Discover now