Accadde tutto di fretta. Mi lanciò con forza sul tavolo, facendo scontrare la mia schiena su quella superficie lignea. L'oggetto si ruppe per il peso di entrambi e finimmo sul pavimento. Il suo pugno colpì di nuovo la mia faccia, sebbene tentassi con le braccia di pararmi. Finalmente il vecchio Phil era entrato in scena. Gli tirai una ginocchiata nello stomaco, distraendolo per il dolore il giusto tempo per riuscire a sfilare la pistola dalla fodera. Si accorse del gesto e mi bloccò l'arto, gettando lontano la Glock. Questa scivolò sulle piastrelle, andando a sbattere contro la parete del corridoio. Puntò poi alla gola con quelle sue dita pesanti come marmo. Era proprio come l'ultima volta. Stava cercando di soffocarmi. Percepivo la trachea soffrire alla sua presa. Riuscivo a fatica a respirare, ma non mi arresi. Le gambe erano immobilizzate sotto al suo corpo, perciò allungai le braccia per graffiargli il volto. Premetti il pollice sull'unico occhio rimasto ed egli gridò, stringendo con più forza. La porta si spalancò all'improvviso e da dietro di essa comparve Daryl. Puntò immediatamente la balestra all'altezza della testa del Governatore, pur restando a distanza. Phil mollò la presa ed io tossii, accarezzandomi la gola d'istinto. Fece un sorrisetto ed alzò le mani.-E' arrivata la cavalleria. – derise.
-Togli immediatamente quelle tue schifose mani da lei o giuro che ti uccido.
Philip si tastò l'occhio dolorante e si alzò, facendo qualche passo all'indietro. Feci forza sui gomiti e mi misi a sedere, percependo i muscoli indolenziti. Daryl si avvicinò a me, porgendomi un braccio per farmi alzare. Fissava Philip, guardandolo attraverso la propria arma. Mi aggrappai alla sua mano ed egli mi spinse dietro a sé, come se volesse farmi da scudo.
-Ehi, è stato solo un incidente. Una discussione insignificante. – fiatò il Governatore – Non è così, Kendra?
-Chiudi quella fogna. – replicò Daryl – Con chi cazzo credi di avere a che fare, eh?
Phil abbassò le mani, mostrandosi affatto spaventato dalla minaccia dell'arciere. Mi voltai e ripresi la mia pistola.
-Con una mammoletta. – provocò – Proprio come tuo fratello.
Daryl borbottò un'imprecazione e si apprestò a scoccare quel dardo, ma posai una mano sulla balestra, in modo da impedirgli un secondo omicidio all'interno di Alexandria. Phil ridacchiò ed io di risposta lo mirai con la Glock. Egli interruppe la risata.
-Non lo faresti. – sostenne.
-Da quella bocca escono solo stronzate. – proferii, togliendo la sicura.
Mi guardò serio, quasi minaccioso. Stavolta fu Daryl a bloccare l'omicidio, spingendomi verso le scale.
-Va' a prendere la tua roba. – ordinò – Non ti lascio un secondo di più in questa maledetta casa.
Lanciai un'occhiata a Phil e corsi su a svuotare la camera di tutti i miei affetti. Presi ogni cosa, gettandola nello zaino alla rinfusa così come avevo fatto nella loro abitazione quando avevo deciso di andarmene. Rinfoderai la pistola ed indossai lo zaino sulla spalla destra. Tornata in soggiorno, l'arciere teneva sempre sotto tiro il Governatore. Ci avvicinammo all'ingresso.
-Non ti uccido perché non ho voglia di ripulire il tuo sangue una volta che abbia finito di spaccarti la faccia. – dichiarò Daryl – E credimi, saresti irriconoscibile.
Sbattei la porta e l'arciere mi afferrò per il polso, trascinandomi per strada con tutt'altro che delicatezza. Si voltò poi, guardandomi in faccia di sfuggita.
-Stai sanguinando. – informò – Sul sopracciglio.
Portai immediatamente due dita sull'arcata sinistra, ovvero quella che doleva maggiormente. Scorsi sui polpastrelli una chiazza rossastra. Ottimo. Entrammo in casa ed egli chiuse la porta, lanciando poi la balestra sul divano, al quale tirò pure dei calci. Osservai la scena senza dir nulla.

DU LIEST GERADE
Una nuova vita || The Walking Dead
FanfictionKendra, una semplice ragazza, vittima anch'essa del nuovo mondo infetto. In queste pagine virtuali leggerete la sua storia, il suo passato, i suoi incontri, ciò che il destino le ha riservato dopo l'epidemia. Questa è la mia prima ff dedicata alla s...