Kendra, una semplice ragazza, vittima anch'essa del nuovo mondo infetto. In queste pagine virtuali leggerete la sua storia, il suo passato, i suoi incontri, ciò che il destino le ha riservato dopo l'epidemia. Questa è la mia prima ff dedicata alla s...
La riunione aveva già preso una brutta piega con l'arrivo dei vaganti, ma adesso Pete si era aggiunto per peggiorare la situazione. Rick ed io posammo istintivamente una mano sul calcio delle proprie pistole, pronti a far fuoco se la cosa avrebbe degenerato. Non avevo intenzione di uccidere il chirurgo. Quell'uomo ci serviva, stronzo o gentile che fosse, ci tornava utile. Ma non potevo dire lo stesso di Rick, ero sicura che lui non ci avrebbe pensato troppo, avrebbe fatto fuoco e basta.
-Tu non sei uno di noi. – ripetè, avanzando.
Greg si lanciò su di lui, intimandogli di non fare niente di avventato.
-Levati di mezzo, Reg. – urlò il chirurgo, cercando di scansarlo.
Ma l'uomo insistette, voleva evitare a tutti i costi una rissa.
-Pete. Fermati. Basta!
-Toglimi le mani di dosso. – intimò.
Deanna chiamò suo marito, sperando che questo lasciasse l'impresa. Rick si mosse, ma Carol gli sussurrò qualcosa. Questo bastò a fermarlo. Intanto i due continuavano a bisticciare e a spingersi. Sbuffai, muovendomi verso di loro per bloccarli definitivamente, ma quando fui abbastanza vicina a Reg, Pete lo spinse con entrambe le braccia, affilando la lama per sbaglio sul suo collo. Uno schizzo di sangue mi imbrattò l'occhio destro e Reg cadde all'indietro toccandosi la ferita zampillante come una fontana. Riuscii a reggerlo, ad evitare che cadesse a terra, ma non c'era niente da fare. La gola era stata completamente squarciata. Deanna si gettò su di noi, tentando invana di tappare la lesione. Abraham afferrò Pete, buttandolo a terra e immobilizzandolo con una presa. Alcune persone gridarono, altre osservavano Reg morire con il panico in volto. Soltanto Carol era impassibile a tutto ciò.
-Amore mio. – sussurrava in lacrime Deanna più e più volte.
Ero lì immobile a sorreggere il corpo di quell'uomo sulle mie gambe, con la moglie cucciata su di lui. Questo non era necessario, questo non sarebbe dovuto accadere. Rick non nascose lo sguardo da pazzo e fissava Deanna in attesa di un ordine, come se stesse aspettando di ricevere il permesso per uccidere quell'uomo.
-E' lui. – farneticava Pete, riferendosi allo sceriffo – E' lui il mostro.
Michonne sudava freddo. Guardava la propria katana sull'asfalto. Si sentiva in colpa, responsabile. Reg smise di agitarsi e i suoi muscoli si rilassarono. Esalò l'ultimo respiro. Percepivo la sua cremisi linfa scorrermi addosso. La benda alla coscia assorbì il suo sangue, cambiando colore. Deanna mi guardò distrutta ed io non seppi dirle parole di conforto, ma ella parlò.
-Rick, fallo.
Jessie gridò, ma Rick senza ombra di indecisione mirò alla testa del chirurgo. La Python si accese e un boato implose.
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Tutti sussultammo all'udire il suono dello sparo, tranne Deanna e noi del gruppo, anche se ormai non ne facevo più parte. La porzione di strada su cui era adagiato il volto di Pete si colorò di rosso. Jessie fissava il cadavere del proprio marito con le braccia a penzoloni lungo i fianchi. Eravamo così concentrati sul corpo di Pete da non accorgerci dell'arrivo di Daryl, Aaron ed uno sconosciuto.