Capitolo 19 : Kâuma

842 62 14
                                    




Stesso luogo, stessi alberi, stessi binari. Cambiava solamente la compagnia. Descrivere ciò che provavo, mi pare quasi impossibile. Ero al sicuro. Dopo tanto tempo, ero finalmente al sicuro. Affiancata da persone buone, pure. Non avevo motivo di stare in allerta, se non per i vaganti che ogni tanto spuntavano dalla boscaglia. Non avevo motivo di nascondere armi, non avevo motivo di aver paura ad aprir bocca. Non temevo di esser me stessa. Rick mi aveva accettata, non gli era sfiorata nemmeno l'idea di cacciarmi. Ne ero sollevata. Daryl mi aveva messo in testa varie paranoie, dopo la nostra ultima discussione sul tetto. Ma fortunatamente, si sbagliava. Michonne, invece, non sembrava gradire molto la mia compagnia. A dir la verità non eravamo mai andate più di tanto d'accordo, ma avremmo dovuto farci l'abitudine entrambe. Carl passeggiava vicino a questa, ma controllava ogni gesto del padre, quasi stesse riflettendo su di esso. Mi parve però più tranquillo di stamani, ma non ero comunque sicura di cosa potesse pensare delle gesta dello sceriffo. Seppur fosse comprensibile, la reazione era stata comunque piuttosto violenta. Ad ogni modo, essendo al loro fianco, non percepivo nemmeno la stanchezza. Avrei camminato per miglia senza sosta, felice di averli trovati. Non sarei andata da Daryl a dirgli le fantomatiche parole 'te l'avevo detto', ma le avrei lasciate aleggiare nella mia mente. L'importante era che fossimo assieme. Avevo preso quel taccuino, prima di abbandonare la strada. Nel pick up avevamo trovato uno zainetto e l'avevo subito reclamato. Quello di pelle si trovava ancora nel campo fiorito. Indossavo il fucile di Drake, avendolo dotato di una tracolla, e questo si muoveva seguendo i miei passi, l'oscillazione dei miei movimenti. Avrei fatto di tutto pur di non perdere questi due oggetti, non l'avrei dimenticato. Carl si affiancò a me, essendo io rimasta un poco più indietro.

-Ne vuoi un po'? – domandò il ragazzo.

Abbassai lo sguardo per vedere cosa mi stesse offrendo. Una barretta di cioccolata.

-Scherzi?! – esclamai, afferrandola al volo.

Carl mi sorrise ed io mi ricomposi subito.

-Facciamo a metà? – aggiunsi.

Come se avessi detto un'oscenità, Carl indietreggiò muovendo la testa in segno di negazione.

-Ne ho abbastanza, fidati. Ho ancora sullo stomaco un chilo di budino.

Addentai quella delizia, quella fragranza fondente. Cacao amaro, il mio preferito. Pensavo che non ne avrei più assaggiato.

-Beh, non ve la siete cavata male allora. – ammisi – Bon per voi.

Sfortunatamente io avevo dovuto arrendermi alla caccia, agli scoiattoli e ai poveri pennuti che capitavano a tiro. Con tutta quella carne i miei reni sarebbero scoppiati da un giorno all'altro. Carl si rese conto che per un millesimo di secondo, avevo provato dell'invidia nei loro confronti. Dopotutto, Michonne aveva un borsone pieno di merendine e leccornie varie. Avevano sicuramente svaligiato qualche bella villetta, forse proprio quelle casette che avevo incontrato col gruppo di Joe.

-Col cibo siamo stati fortunati.. – confessò.

Dopo aver mangiato tre cubetti, incartai nuovamente quella delizia. Il cioccolato è una componente importante per una dieta, è ricco di energie ed aiuta l'organismo a reagire un poco. Era perciò molto più intelligente frazionarlo e conservarlo a lungo, invece che divorarlo all'istante.

-Vi siete trovati subito? – domandai, indicando Michonne.

Vidi negli occhi del ragazzo qualcosa, quasi fosse gratitudine. Era chiaro che aveva un buon rapporto con la donna.

-Praticamente.. – rispose tradendo un sorriso – voi invece?

Lo guardai un attimo prima di rispondere ed egli si accorse di non aver fatto la domanda più intelligente del momento, o meglio, più adatta. Si aggiustò il cappello da sceriffo e fece per andarsene, spiacente di avermi turbato con le sue parole. Ma io risposi comunque, obbligandolo a non fuggire impacciato.

Una nuova vita || The Walking DeadWo Geschichten leben. Entdecke jetzt