Era tutto finito.
Federico rimase come paralizzato mentre guardava il moro andare via da lui. Non stava correndo, come se lo stesse supplicando di fermarlo e lui avrebbe potuto farlo ma sentivo un peso sulle spalle che gli impediva di muoversi, di corrergli dietro.
Il peso di averlo distrutto, di aver distrutto la loro relazione.
Il biondo sussurrò due parole a qualcuno che ormai era troppo lontano da lui, parole che avrebbe dovuto dirgli molto tempo prima ma ormai era troppo tardi.
Benjamin se ne andò senza guardarsi indietro, con il cuore distrutto e la voglia disperata di odiare quel ragazzo di cui era follemente innamorato.
Federico lo aveva distrutto, proprio come desiderava, e non si era fermato neppure per un momento a pensare a lui eppure, Benjamin non poteva fare altro che chiedersi come stesse in quel momento. Aveva voglia di piangere? Si era pentito di ciò che aveva fatto? Voleva correre da lui e abbracciarlo?
Se solo avesse voluto farlo Benjamin lo avrebbe colto a braccia aperte, sarebbe tornato a casa con lui e insieme avrebbero cacciato quel ragazzo che si era intrufolato nel loro letto, sarebbero finiti per fare l'amore in quello stesso letto.
Se solo Federico l'avesse voluto Benjamin gli avrebbe dato di nuovo tutto ciò che aveva.
Federico però non voleva.
Federico non lo voleva più.Erano passati tre giorni da quando Benjamin e Federico si erano separati, giorni da incubo li definiva Federico. Il caldo era diventato più intenso ma il biondo non sapeva se a soffocarlo fosse il caldo o l'assenza di Benjamin.
Quando il biondo era rientrato a casa era corso al piano superiore, aveva cacciato in malo modo Austin pur sapendo che non era colpa sua.
Era stato solo lui a distruggere tutto, Austin era solo un mezzo per arrivare al suo risultato.
Una volta rimasto solo in quella casa si rese conto di quanto stupido fosse stato, perché lo aveva fatto?
Benjamin non lo meritava, la loro relazioni non lo meritava.
In quei giorni Federico non aveva fatto altro che tempestare di chiamate e messaggi il più grande, si era scusato in ogni modo che conosceva ma Benjamin non faceva altro che ignorarlo. Come dargli torto? Lui lo aveva distrutto.
Il biondo lo aveva cercato in lungo e in largo, aveva anche chiesto aiuto ai suoi amici ed era finito per discutere con Daphne che lo accusava di essere stato un mostro, di aver distrutto un cuore innamorato di lui e solo l'intervento di Joseph riuscì a far riappacificare i due amici e a convincere la ragazza ad aiutarlo.
-"Ti aiuterò Federico, ma non lo farò per te." Gli disse Daphne quando alle tre del mattino si presentò a casa sua stretta in un jeans chiaro strappato sulle ginocchia e con una felpa leggera grigia. "Ti aiuterò a trovare Benjamin solo perché lui merita di guardarti negli occhi e dirti quanto hai sbagliato." Continuò. "E se lui non vorrà perdonarti io non farò nulla, perché se fossi al posto suo io non ti perdonerei mai.
Non aiuterò te, Federico, ma Benjamin." Concluse e Federico non replicò, lei aveva ragione.Fu però il terzo giorno il più difficile per Federico.
Dopo essere tornato da lavoro il biondo, attento com'era ai dettagli, non ci mise molto a capire che in casa sua c'era stato qualcuno che conosceva bene, qualcuno con cui aveva condiviso quelle quattro mura.
La sedia su cui di solito sedeva Benjamin era spostata, i cereali del moro erano scomparsi dal ripiano della cucina, una nuova pallina rossa era sistemata nella cuccia di Blue, tutte le cose di Benjamin di solito sparse per casa erano scomparse. Ciò che vide però in camera sua lo fece scoppiare a piangere.
Tutti i vestiti di Benjamin era svaniti, in quella stanza del moro non restava nulla più che non fosse un ricordo, la loro foto posta sul comodino era stata strappata e la parte raffigurante il volto del moro non c'era più, al suo posto c'erano le chiavi di casa che una volta appartenevano al più grande.
Federico non poté fare altro che sedersi con la schiena contro il muro e scoppiare in un pianto che non lo liberò di niente ma che lo fece rendere conto di quanto stupido fosse stato.
-"Benjamin..." Singhiozzò Federico, in preda alle lacrime, e si strofinò gli occhi iniettati di sangue ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Sul pavimento c'era un piccolo portachiavi a forma di piccolo angelo grigio.
Federico sapeva dove fosse il moro.

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Married? || Fenji.
FanfictionMarried? || Fenji. «Una notte nata per divertirsi, per dimenticare i problemi della vita e svagarsi, la vita di due sconosciuti cambierà, si ritroveranno a condividere una vita. Tra di loro nascerà l'amore o resterà semplice divertimento?»