-"Ti voglio bene, Bibi." Disse Federico mentre le ultime note riecheggiavano tra le strade, il moro ancora stretto tra le sue braccia.
-"Io credo di volerti un po' più che bene."
Federico sentì il suo cuore battere un po' più forte quando quelle parole lasciarono le labbra carnose di Benjamin, labbra che Federico bramava in ogni singolo momento della giornata, che sognava ogni notte, e non poté evitare di prendergli il viso tra le mani e baciarlo, baciarlo proprio lì, al centro della strada, incurante degli sguardi della gente; Benjamin rimase sorpreso da quel contatto, non aveva mai pensato a Federico come un ragazzo che dava dimostrazioni d'affetto nel bel mezzo della strada eppure lo aveva fatto, lo aveva baciato senza preoccuparsi degli sguardi dei passanti e il moro non poté fare a meno di ricambiare quel bacio, gli mise le mani sulle spalle e lasciò che l'altro lo stringesse a lui.
Quel loro contatto sembrava non voler terminare tanto presto, Blue continuava ad abbaiare per chissà quale motivo e il moro aveva voglia di poter stringere l'altro senza che sguardi indiscreti si soffermassero su di loro, per questo motivo Benjamin interruppe quel loro bacio e sorrise al biondo che sembrava abbastanza deluso.
-"Andiamo a casa." Disse Benjamin.
La sua non era una domanda, la sua voce era sicura e il suo volto serio, il biondo era certo di non averlo mai visto tanto determinato e non poté non sorridere davanti a questo suo nuovo lato che aveva deciso di sorridere.
Il biondo si morse il labbro inferiore e sorrise.
-"Andiamo." Disse e prese in braccio Blue, ancora seduto sulla panchina, che come ringraziamento gli leccò la mano.
Quella sera i due ragazzi si abbracciarono e toccarono come non avevano mai fatto prima, Federico baciò ogni singolo lembo di pelle del moro mentre lo faceva suo ancora e ancora, Benjamin lo aveva stretto e aveva lasciato che prendesse ogni cosa di lui.
Benjamin era suo.Erano passati diversi giorni da quella sera, i due ragazzi erano stati impegnati con i loro rispettivi lavori ma avevano sempre fatto di tutto per trovare del tempo da dedicarsi, gli amici dei due ragazzi erano partiti per una vacanza, a cui i due non si erano potuti aggregare per via del lavoro, e per questo motivo trascorrevano molto tempo chiusi in casa, non che ai due ragazzi dispiacesse, e il loro rapporto ne aveva tratto benefici.
Benjamin sentiva di tenere sempre di più a Federico, questa cosa però lo spaventava, non sapeva che cosa l'altro provasse per lui e se ci tenesse allo stesso modo, voleva chiederglielo ma allo stesso tempo non voleva essere invadente quindi finiva per scuotere la testa e lasciare che Federico diventasse sempre più importante per lui.Benjamin stava allegramente canticchiando una canzone che aveva sentito quella mattina in radio quando la porta di casa si aprì e il ragazzo si ritrovò a sorridere, consapevole di chi era appena entrato.
Quel giorno il moro era rimasto a casa, aveva qualche giorno di vacanza, mentre il più piccolo era stato costretto ad andare a lavoro avevo però promesso all'altro che sarebbe ritornato verso le sei e mezzo del pomeriggio e, infatti, così era stato.
-"Ben sei in salotto?" La voce di Federico riecheggiò nella casa mentre questo appendeva il suo giubbotto di pelle nera.
-"Sì, sono qui!" Esclamò il moro e sistemò un cuscino rosso sul divano bianco.
Il più piccolo si sistemò la t-shirt a mezze maniche bianche, ormai iniziava a fare caldo, e andò in salotto ma dovette reggersi al muro per evitare di cadere.
-"Ma che hai combinato?!" Urlò il ragazzo tanto forte da far sobbalzare il moro.
Il salotto era del tutto sottosopra, nulla era più al suo posto, la tv era stata spostata accanto alle scale, il divano posto sotto la finestra e decorato con degli orribili cuscini rossi, i vasi lasciati sul pavimento un po' ovunque e, per finire, quasi tutti i mobili erano stati spostati e sistemati accanto al muro e alla porta che permetteva di entrare in cucina, il colpo di grazia per il biondo però ci fu quando alzò lo sguardo verso il soffitto e vide che lo specchio, il suo amato specchio, per qualche assurdo motivo era stato attaccato sotto il tetto.
-"Ti prego dimmi che sto sognando e in realtà lo specchio non è davvero sotto il soffitto." Disse il più piccolo prossimo ad una crisi di nervi. "Ti prego dimmi che questo è solo un brutto sogno." Aggiunse e a passi lenti entrò nella stanza che gli sembrava del tutto estranea.
-"Nono, lo specchio è davvero sotto il soffitto." Rispose Benjamin. "Non stai sognando?" Chiese. "Non ti piace com'è ora arredato il salotto?" Concluse.
-"Benjamin ma che diamine ti è passato per la mente?!" Urlò il biondo e furioso si avvicinò all'altro. "Che cos'è tutto questo?!" Continuò e indicò la stanza che lo circondava.
-"Hai mai sentito parlare di feng shui?" Chiese il più grande. "Sentivo che questa casa aveva un flusso negativo e allora ho modificato la posizione dei mobili per permettere alla casa di avere un flusso più positivo." Spiegò. "Non trovi sia una bellissima idea?" Chiese entusiasta.
Federico si passò una mano sul volto e dovette faticare per non alzare il volume della voce.
-"Benjamin, ascoltami." Disse scandendo bene ogni parola. "Se non sistemi immediatamente tutti i mobili come prima l'unico flusso di cui dovrai preoccuparti sarà quello del tuo sangue." Continuò. "Perché io ti mando all'ospedale!" Esclamò con un tono di voce più alto e il volto rosso dalla rabbia.
Il moro sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
-"Credevo che fossero i mobili a donare a questa casa un flusso negativo ma in realtà sei tu." Replicò.
-"Vuoi cambiare posizione anche a me?!"
Benjamin ghignò malizioso.
-"Non sarebbe una cattiva idea."
Il biondo alzò gli occhi al cielo e sospirò.
-"Evito di risponderti solo perché non ho voglia di litigare e perché già ho mal di testa." Disse e fece per salire al piano di sopra ma l'altro gli prese la mano e lo tirò verso di lui.
-"Hai mal di testa?" Gli chiese il più grande e gli circondò i fianchi con un braccio.
-"Un po'." Rispose Federico. "Sono stato tutto il giorno al computer per scrivere degli articoli." Spiegò.
-"Posso fare qualcosa per te?"
-"Mi basta che tu rimetta al proprio posto i mobili." Disse Federico e strinse l'altro a se stesso.
-"Lo farò." Rispose il moro. "E se ti preparassi anche un bel bagno caldo?" Gli chiese. "Così mentre io sistemo tu puoi rilassarti." Aggiunse.
-"Sì, è una buona idea." Borbottò il più piccolo e chiuse gli occhi. "E lo sarebbe ancora di più se lo facessi con me." Aggiunse.
Benjamin sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia.
-"Come posso fare il bagno con te se devo sistemare?"
-"Giusto." Sbuffò il biondo e strinse di più l'altro. "Almeno puoi abbracciarmi?"
-"Posso farlo." Rispose Benjamin. "Posso farlo per tutta la vita."

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Married? || Fenji.
FanfictionMarried? || Fenji. «Una notte nata per divertirsi, per dimenticare i problemi della vita e svagarsi, la vita di due sconosciuti cambierà, si ritroveranno a condividere una vita. Tra di loro nascerà l'amore o resterà semplice divertimento?»