Benjamin aprì la bocca per replicare ma improvvisamente tutto intorno a lui iniziò a girare vorticosamente, la musica risuonava forte come non mai nelle sue orecchie mentre i volti delle persone diventavano sempre meno nitidi, i colori delle luci al LED venivano sostituiti dal nero che lo stava invadendo, l'ultima cosa che sentì fu la voce di Federico che gridava qualcosa.
-"Benjamin!"
Federico corse a più non posso non appena vide Benjamin, il suo Benjamin, accasciarsi sul divano e Joseph che continuava a scuoterlo nel tentativo di risvegliarlo, al biondo non importò minimamente delle parole poche carine che gli aveva riservato le persone che aveva urtato, non gli importò della gente che lo stava salutando o chiamando a gran voce, tutto ciò che riusciva a vedere, e che aveva la sua completa attenzione, era il ragazzo privo di sensi sdraiato sul divano, senza neanche notarlo i due drink scivolarono dalle mani del biondo e bagnarono la pista affollata di persone, qualcuno gli lanciò qualche occhiataccia ma lui le ignorò senza troppi problemi.
-"Benjamin!" Urlò nuovamente mentre saliva i pochi gradini che lo dividevano dall'altro, rischiando di inciampare più volte. "Joseph che è successo?!" Chiese con tono allarmato e si gettò in ginocchio ai piedi del divano, per poi prendere subito dopo la mano fredda del moro.
-"Stavamo parlando e lui ha iniziato a diventare sempre più pallido, non mi rispondeva più e dopo soli pochi secondi ha perso i sensi." Spiegò frettolosamente l'amico che sembrava altrettanto allarmato, non conosceva bene Benjamin ma sapeva che aveva un buon effetto su Federico e gli sembrava simpatico, non voleva gli accadesse nulla di brutto.
Il più piccolo spostò le mani sul volto del moro e sobbalzò subito dopo.
-"Ma scotta tantissimo!" Esclamò. "Era solo un mal di testa, vero Benjamin?" Chiese al moro pur consapevole che non poteva sentirlo.
In pista più di una persona aveva smesso di ballare per poter capire che cosa fosse successo al ragazzo ancora privo di sensi.
-"Mi aveva appena detto che si sentiva malissimo." Rispose Joseph. "Non voleva dirtelo però perché sapeva ti saresti arrabbiato, è da giorni che continui a ripetergli di coprirsi di più e lui non lo fa." Spiegò.
Federico sospirò rumorosamente e prese di peso il corpo del maggiore.
-"Di questo ne riparleremo quando si riprenderà." Disse con tutta l'intenzione di sgridarlo per bene quando si sarebbe ripreso.Per tutta la notte Federico non aveva chiuso occhio neppure per un minuto, aveva passato tutte le ore notturne a vegliare sul ragazzo che gli dormiva accanto; non appena il biondo fece ritorno in macchina, dopo aver corso come un matto tra le strade di Boca Raton aver rischiato di fare degli incidenti ed era certo di aver preso almeno un paio di multe, il ragazzo allarmato aveva chiamato il dottore e questo gli aveva confermato che il moro aveva solo una febbre molto alta, la perdita dei sensi era dovuta proprio a questo, e gli aveva dato dei medicinali che lo aveva fatto riposare tranquillamente tutta la notte, si era anche raccomandato che il più grande prendesse questi stessi medicinali ogni otto ore e che stesse al caldo, istruzioni che Federico avrebbe seguito alla lettera.
Erano le nove del mattino inoltrare quando, dopo l'ennesimo sbadigliò di Federico, il moro aprì lentamente gli occhi e mugugnò qualche parola priva di senso.
-"Benjamin!" Esclamò Federico, ancora vestito con gli stessi abiti della sera precedente, non appena si rese conto che l'altro si era svegliato. "Ben finalmente!" Aggiunse con tono di voce abbastanza alto e gli prese le mani.
-"Abbassa la voce per favore, ho un gran mal di testa." Borbottò il moro e chiuse nuovamente gli occhi, che sentiva estremamente pesanti.
Il più piccolo, senza neppure rispondere, gettò le braccia al collo del moro e lo strinse a lui.
-"Mi hai fatto spaventare così tanto." Sussurrò e chiuse gli occhi per poter vivere meglio quei secondi stretto all'altro. "Non farlo mai più, te ne prego..."
Benjamin si ritrovò a sorridere ancor prima di rendersi conto e iniziò ad accarezzare la schiena del minore.
-"Mi dispiace, niño." Rispose. "Non volevo farti spaventare." Aggiunse mentre continuava ad accarezzargli la schiena.
Il biondo si staccò dal corpo dell'altro e lo guardò negli occhi.
-"Come stai, Bibi?" Gli chiese con tono premuroso, sul suo volto erano ben visibili i segni delle ore insonni che aveva trascorso.
-"Ho solo un po' di mal di testa ma credo sia normale dato la febbre." Rispose il più grande. "E tu, invece, come stai?" Gli chiese e allungò una mano per accarezzargli il volto. "Non hai una bella cera e non voglio che ti ammali anche tu." Aggiunse.
-"Sono solo stanco perché questa notte non ho dormito, mi basteranno poche ore di sonno per tornare a stare bene." Replicò Federico.
-"Allora che aspetti a dormire?" Gli chiese il moro.
-"Aspetto che tu stia meglio."
Benjamin abbassò lo sguardo e si sentì improvvisamente in colpa, era colpa sua se l'altro aveva passato la notte insonne ed era anche colpa sua se si era ammalato.
-"Mi dispiace..." Sussurrò il ragazzo.
-"Ti dispiace per cosa?" Chiese il biondo e aggrottò la fronte.
-"Per essermi ammalato." Rispose il più grande. "Non ho ascoltato i tuoi consigli e mi sono ammalato, per colpa mia tu ora sei stanco." Continuò. "Hai tutto il diritto di essere arrabbiato con me, anzi mi domando come tu possa prenderti cura di me." Aggiunse. "Dovresti rimproverarmi, non aiutarmi." Concluse.
Federico ascoltò attentamente le parole del maggiore, la sera precedente aveva tutte le intenzioni di fare una bella ramanzina al più grande non appena si fosse svegliato ma in quel momento lo vedeva tanto vulnerabile, bisogno di averlo accanto e delle sue cure, vedeva quanto si sentisse in colpa e tutto ciò che voleva farlo era stringerlo a lui e farlo sentire meglio.
-"Non importa." Disse Federico. "Hai un carattere forte e sei certo delle tue scelte, questo mi piace di te." Aggiunse. "Non devi dispiacerti, sono certo che non volevi ammalarti ma ora devi solo pensare a riprenderti presto perché voglio di nuovo vederti felice e spensierato girare per casa." Concluse.
Il moro si voltò verso di lui e abbozzò un sorriso.
-"Ci tengo davvero a te, Federico." Disse. "Molto più di quanto possa dirti a parole." Aggiunse. "Diventi ogni giorno più importante per me."
-"Anche tu sei molto importante per me, Bibi." Rispose il più piccolo. "Ogni giorno diventi più importante per me e anche se un po' mi spaventa sono felice di averti conosciuto." Continuò e gli prese la mano. "Sono felice che tu sia nella mia vita."
Benjamin si morse il labbro inferiore e per quanto il suo viso fosse tranquillo al minore non sfuggì il tremolio della sua mano.
-"Perché stai tremando?" Gli chiese il minore.
-"Tengo frío." Rispose Benjamin. "Me das un abrazo?"
Federico sorrise e lo attirò a lui.
-"Ti darò tutti gli abbracci che vuoi, oggi e per sempre."

KAMU SEDANG MEMBACA
Married? || Fenji.
Fiksi PenggemarMarried? || Fenji. «Una notte nata per divertirsi, per dimenticare i problemi della vita e svagarsi, la vita di due sconosciuti cambierà, si ritroveranno a condividere una vita. Tra di loro nascerà l'amore o resterà semplice divertimento?»