A volte le persone dicono cose o fanno cose che ci fanno innervosire, che ci feriscono e che provocano un dolore emotivo.
Ahimè è un qualcosa che accade spesso e, altrettanto spesso, involontariamente.
A cosa serve stare male per chi ci ha fatto male?
Stare male per quel qualcosa, che ormai è passato, risolverà la situazione?
Stando male tutto si sistemerà?
A cosa serve covare nervosismo per il comportamento altrui?
Innervosirsi farà cambiare atteggiamento a quel qualcuno? Rimuginare su un qualcosa cambierà le carte in tavola?
Non abbiamo il controllo sulle azioni e sulle parole della gente ma abbiamo il pieno controllo su noi stessi.
Non posso controllare qualcuno ma posso controllare la mia reazione alle azioni di quel qualcuno.
Mi spiego?
Lasciate che le persone siano come vogliono essere, lasciate che essi dicano e facciano ciò che vogliono poiché non potete fare altrimenti ma, vi prego, amatevi al punto da fregarvene reagendo nel modo più giusto.
Vi fanno del male? Ditelo, affrontatelo, e poi lasciate perdere perché non ne vale la pena.
Vi fanno arrabbiare? Arrabbiatevi se volete, parlatene, ma poi lasciate andare la rabbia perché non serve più anche se continuano.
Se qualcuno tocca il fondo non siete costretti a scendere con lui.
