Trenton's pov.
Il grande giorno è arrivato.
Mancano solo pochissime ore al tanto atteso sì, ed io sono in uno stato di eccitazione, mista a paura e agitazione.
In tutta questa settimana sono stato maledettamente impegnato.
I preparativi e gli impegni a lavoro sono stati tanti e mi hanno tenuto occupato per lunghi periodi.
Ogni cosa, però, è stata programmata nei minimi dettagli.
Ho effettuato le chiamate per confermare la presenza del fotografo, del servizio catering e confermato la corretta esecuzione delle decorazioni della chiesa e della sala da banchetto.
Adesso non mi rimane altro che mettermi l'anima in pace, tranquillizzarmi e prepararmi.
Impresa davvero molto, ma molto molto difficile.
Mi faccio una doccia veloce e ancora in asciugamano mi avvicino al letto.
Osservo il mio completo appoggiato con cura sul letto e sospiro pesantemente.
Ho aspettato con tanta voglia questo giorno, ma adesso vorrei ritornare indietro nel tempo e raggiungere con calma questo momento.
Se solo mi avessero detto in anticipo che mi sarei sentito così avrei fatto tutto più lentamente.
Per via delle superstizioni e compagnia bella mi hanno impedito di vedere o sentire la sposa.
Ed io mi sento finito.
Non posso non vederla o sentirla, sapendo che si trova a pochi passi da me o che posso comodamente prendere il cellulare e chiamarla.
E non pensate che non ci abbia provato.
Le avrò chiamato, sì e no, dieci volte!
Mi ha risposto?
No.
Questa ragazza è troppo legata alle superstizioni.
Come se dopo che la vedessi, magicamente il nostro matrimonio si fermasse.
Ma anche no.
Io me la sposo comunque.
Fosse l'ultima cosa che faccio.
Beatriz è mia.
Mi avvicino alla porta e la apro.
Fuori, nel corridoio, vedo Emanuel che si dirige a passo svelto verso il piano inferiore.
"Emanuel!" lo chiamo.
Il domestico alza la testa e si gira di scatto.
"Dica signorino Trent." chiede avvicinandosi.
"Senti Emanuel, potresti chiedere ad Abby di raggiungermi?"
"Certo signorino Trenton" mi fa un educato cenno con la testa e si dilegua.
Richiudo la porta e mi dirigo verso la cabina armadio per prendere un paio di boxer ed una canottiera.
Mentre ritorno nella stanza sento bussare alla porta.
"Posso?" è Abby.
"Aspetta un po piccola" infilo velocemente i boxer e la canottiera, e appoggio l'asciugamano sulla spalla "ok, entra pure" dico abbassando le braccia sui fianchi.
Appena varcata la soglia della stanza, sul viso di Abby si susseguono diverse smorfie di divertimento.
"Ti vuoi presentare così?" chiede divertita "no perché sei proprio un figurino" ride tenendosi la pancia.
Scuoto la testa esasperato e la guardo con un sopracciglio inarcato.
Lei, tanto per cambiare, è ancora più bella di sempre.
Il vestito che indossa ricade dolcemente sui suoi fianchi, e ad ogni passo che fa la spaccatura rivela le lunghe gambe.
"Forza, dimmi il motivo per cui mi hai fatta chiamare" dice puntando le mani sui fianchi.
"Niente, avevo solo bisogno di compagnia" ammetto "stavo diventando matto all'idea di stare solo a prepararmi pensando a quello che succederà" alzo le spalle.
Lei fa una smorfia e ruota gli occhi al cielo.
"Non devi preoccuparti di niente" dice "vedrai che al momento giusto, farai le cose giuste"
"A dirlo è facile, ma a farlo..."
"Senti invece di brontolare, perché non ti prepari?" chiede indicando il completo.
"Mi fai compagnia?" chiedo dolcemente.
"E va bene" sbuffa "dammi il tempo di prendere le mie cose" ritorna sui suoi passi e sparisce dietro alla porta.
Nel frattempo, io inizio a prepararmi.
Mentre sono impegnato ad abbattonare la camicia sento bussare alla porta.
"Trent" mio fratello Travis fa capolino nella stanza.
Sotto di lui, Madison, corre verso la mia direzione, mentre mia cognata Meredith mi rivolge un sorriso affettuoso.
"Ciao Maddy" la sollevo da terra e le bacio una guancia.
"Ciao zio" dice lei allacciando le braccia al collo "la mamma mi ha detto che oggi ti sposi" chiede dolcemente.
"Sì, oggi lo zio si sposa con Beatriz. La tua amica e zia"
"Sii! Io adoro la zia Beatriz! Prende sempre il tè con me e le mie amiche" batte le mani.
Sorrido e annuisco.
"Allora come sta andando?" mi chiede Trav.
"Sta andando!" sospiro "sono solo molto nervoso"
"Stai tranquillo" mi tranquillizza Meredith "è una cosa normalissima" sorride "Trav era messo peggio fidati" ride.
Travis scuote la testa divertito e le tappa la bocca con una mano.
"Eccomi sono tornata" irrompe Abby "oh Trav, ci sei pure tu! Ciao Meredith, quando siete arrivati?" chiede stampando un bacio ad entrambi.
"Giusto qualche minuto fa" spiega Meredith "Trenton ha chiamato Travis" aggiunge.
Abby mi guarda con un sopracciglio inarcato e scuote la testa divertito.
"Insomma, eccoci qui. I tre Ryan!" dice avvolgendo le braccia attorno alle nostre spalle.
Nonostante i tacchi, Travis ed io, la superiamo comunque in altezza.
Le circondiamo la vita con un braccio e appoggiamo la testa sulla sua.
"Siete bellissimi insieme" dice Meredith sorridendo dolcemente.
"Mi mancherà stare insieme a questi due" dice Abby scombinando i nostri capelli "svegliarsi la mattina e non ritrovarli sotto a fare colazione...oppure passare per la loro stanza ed augurare la buonanotte..." dice con una nota di tristezza.
"Secondo me" interviene Travis "sarà più difficile quando dovremo condividerti con tuo marito...insomma certi nostri comportamenti lo possono infastidire" alza le spalle.
"Anche io la penso come a Travis"
"Ma no! Vedrete che mi troverò uno che sarà disposto a condividermi con voi...altrimenti non mi sposerò mai" dice convinta.
"Scordatelo!" la rimprovero "vedrai che lo troverai uno adatto a te" faccio girare il dito attorno alla tempia e tutti scoppiano in una fragorosa risata.
"Mi dai della pazza?" chiede Abby sbuffando.
"Mmmm...sì"
Mi fulmina con gli occhi e prende a darmi manate sulla schiena.
"Ti odio cretino!" dice furiosa "ora vado via".
Fa per andarsene ma io la blocco.
"Stavo scherzando scema" le dico dolcemente.
"Lo so" mi fa l'occhiolino e stampa un bacio sulla mia guancia.
"Vi voglio bene" dice poi ad entrambi.
"Anche noi principessa."
"Mi promettete una cosa?" chiede.
"Certo, tutto quello che vuoi" dice Travis.
"Qualsiasi cosa succederà tra di noi, voglio che in ogni caso ognuno di noi sia sempre pronto a correre in aiuto dell'altro. Me lo promettete?"
Tende la mano con il palmo rivolto verso l'alto, e sposta lo sguardo da me a Travis.
Quest'ultimo mi lancia un'occhiata che io ricambio con un sorriso.
"Qualsiasi sia la cosa che succederà, io Travis ci sarò sempre per voi due"
Mio fratello appoggia la mano su quella di Abby, ed entrambi fissano me.
"Beh, non penso di avere molta scelta" scherzo "quindi, io Trenton prometto di esservi sempre accanto nel momento del bisogno."
Appoggio la mia mano e sorrido felice.
Abby chiude l'unione, appoggiando la sua mano sopra alle nostre.
"Oh, siete davvero dolcissimi" dice Meredith tirando su con il naso "posso scattarvi una foto?" chiede.
"Sii!" esulta Abby "aspettate un attimo!"
Sposta le mani e corre verso la porta.
Ritorna dopo qualche minuto portandosi dietro la sua macchina fotografica, i nostri genitori ed Emanuel.
"Scattiamo una foto di famiglia. Che dite?" chiede entusiasta Abby.
"Una buona idea" sorride Meredith.
Ci mettiamo tutti in posa e ci facciamo scattare un paio di foto.
Sono davvero felice di avere una famiglia così dolce e numerosa.
So di poter contare sul loro appoggio, e loro sanno che in ogni occasione io sarò sempre pronto ad aiutarli e sostenerli.
Adesso l'unica cosa che manca è portare a casa pure la mia donna.
Beatriz.
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Sono pienamente consapevole della voglia di uccidermi che state nutrendo capitolo dopo capitolo ahahah
Sto tirando troppo la corda e prima o poi si sprezzerà, lo so.
Ma fidatevi...in questi capitoli di passaggio Abby e Christian hanno detto molte cose che all'impatto sembrano inutili e stupide, ma credetemi per quello che ho in mente di scrivere nel capitolo 30 o 31, hanno fatto bene a dire determinate cose.
Sono cattiva, so anche questo ahahah, ma datemi tempo per stendere il capitolo che ho in testa dall'inizio del sequel :)
Buona lettura
Bacioni bellissime.
Lisa :*

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Incorreggibile Bastardo [2]
Chick-LitSecondo volume della trilogia My Man. Cinque anni dopo la partenza da New York, i ricordi dei giorni passati con Christian sono vividi nella sua mente. Riprendere la vecchia vita è difficile,ma stringe i denti e cerca di andare avanti. A Seattle f...