LA_day 2
Scivolo sulle ginocchia e fisso Roach o Ben, che si stiracchia in soggiorno.
Che devo fare?
Devo andare lì e farmi vedere?
Devo rompergli in testa il primo vaso che trovo?
O devo scappare a gambe levate da questa villa del cazzo?
Mordo nervosamente il labbro, tempestando il cervello di domande.
'No forse sto sognando' mi dico da sola 'ecco adesso mi pizzico il braccio e vedrete che tutto sparisce' sorrido stupidamente e mi do un pizzicotto sul braccio.
Fa male.
Sono sveglia.
Chiudo gli occhi.
"Respira Abby, respira!" mormoro facendo entrare nei polmoni una quantità esagerata d'aria.
La mia coscienza si materializza sdoppiata al mio fianco.
"Che cazzo fai sul pavimento?" mi chiede la parte più audace "ora tu muovi quel culo e vai lì giù a rompergli la faccia" mi ordina puntando il dito davanti al mio naso.
"No Abby, no" quella codarda invece è rannicchiata sul pavimento e si culla stringendo le gambe al petto "vai nella tua stanza e chiuditi dentro" sussurra piagnucolando.
Le guardo senza proferire parola.
Sto impazzendo.
"Abby scendi!"
"No Abby"
"Affrontalo"
"Nasconditi"
"Dagli una lezione"
"Evitalo"
"State zitte entrambe!!" grido nella mia testa.
Appoggio le mani sul pavimento e abbasso la testa.
Nessuno si prende gioco di me.
Nessuno.
Lacrime di rabbia e nervosismo rigano la mia guancia, mentre le mie mani si chiudono a pugno canalizzando tutta la rabbia.
I suoi sorrisi.
Le sue parole.
Tutto falso.
Tutta una finzione.
A che scopo?
Perché ingannare me?
E tradire Claire poi...
Scuoto la testa disgustata.
È un essere schifoso!
Mi alzo di scatto dal pavimento e scendo uno ad uno i gradini della scala che mi separano dal soggiorno.
Sentendo il ticchettio delle mie scarpe Roach si gira e il suo volto cambia di colore, sbiancando gradualmente.
"A-abby?" balbetta.
"Roach, che piacere vederti" sorrido "vedo che ti hanno lasciato...oh scusa non ti hanno mai preso giusto, come possono lasciarti?" rido istericamente.
"Abby, ti posso spiegare eh" dice alzando entrambe le mani.
"Oh davvero?" raggiungo il divano e mi siedo accavallando le gambe "sono pronta Roach...ops scusa Ben. A Los Angeles ti chiami Ben." sbuffo.
Mi lancia occhiate glaciali balbettando parole prive di senso e logica.
"Oh al diavolo" sbuffa "che cazzo ci fai qui?" chiede.
"Beh, visto che sei qui potrei chiedertelo pure io"
"Questa è casa mia" ringhia.
"Davvero? Pensavo che casa tua fosse a Seattle con il tuo studio oppure devo dire clinica? O altro?"
Stringe i denti e serra la mascella in una linea dura.
"Abby smettila...mi sto incazzando..."
"Piantala Roach! Tu ti stai incazzando?" chiedo furiosa "Io mi sto incazzando! Non voglio sentirti nemmeno fiatare. Mi hai mentito spudoratamente! Per colpa tua ho sofferto come una scema! Ho sempre pensato che per colpa mia e di Christian tu fossi stato preso come una vittima. E poi cosa vengo a sapere? Che mi hai mentito! Mi fai schifo" sibilo "Sai che c'è? Ora vado da Christian e Claire....e...e dico tutto sul tuo conto!" mi alzo dal divano e dopo avergli lanciato un'occhiata carica di disprezzo mi dirigo verso le scale.
Alla velocità di un fulmine si avvicina a me, e dopo avermi presa per un braccio mi trascina nella prima stanza accanto alla rampa di scale.
"Che cazzo hai intenzione di fare?" sibila vicino al mio volto, sbattendomi alla parete.
"Ben lasciami, mi fai male" mugolo cercando di liberarmi dalla sua presa.
"Cazzi tuoi, che ci fai qui?" ringhia.
"Christian...sono venuto con lui..." sussurro.
Fissa un punto vuoto sulla parete e serra la mascella.
"Perché mi hai mentito?" chiedo piano.
I suoi occhi si posano sul mio viso.
"Ho dovuto farlo" sussurra "volevo cancellare questa vita che mi hanno forzato di vivere e farne una nuova....con te"
Le sue ultime parole, mi colpiscono come un pugno allo stomaco.
"Che c'entro io?" sussurro sconvolta.
"Vedi..." alza una mano e sfiora con le dita affusolate la mia guancia, facendomi accapponare la pelle "mi sono innamorato di te... dal primo giorno in cui ti ho vista su quel lettino." si avvicina pericolosamente al mio volto.
"Ti prego Ben...no ti prego..." sussurro girando la testa di lato.
Mi prende per il mento e mi gira faccia a faccia, per poi stampare un sonoro e lungo bacio sulle mie labbra.
Chiudo gli occhi disgustata, mentre pesanti lacrime escono dai miei occhi.
Si sposta dalle mie labbra appoggiando la sua fronte alla mia.
Chiudo le mie mani a pugno e stringo i denti, colpendolo con un pugno dritto al naso.
Ringhia dal dolore e si copre il naso mugolando dal dolore.
"Sei una stronza" ringhia "ma sai cosa? Mi piaci" ride perfido.
"Prova a farlo di nuovo...che...che" la voce mi trema "vaffanculo Ben! Vaffanculo!" ringhio prima di raggiungere di corsa la porta.
"Aspetta Abby..." mi blocca "prova a dire qualcosa che ti rovino"
"Che intendi dire?" chiedo guardandolo torvo.
"Sai cos'ha di particolare il mio adorato cognatino? È un perfetto credulone" ride di gusto "crede ad ogni singola cosa che gli viene detta..." mi guarda maliziosamente "immagina che può pensare se gli dico che ti ho vista con qualcuno mentre eri a Seattle"
"Non lo faresti!" sibilo.
"Tu credi?"
"Ti odio Ben!" esco dalla stanza e raggiungo di corsa la mia.
Una volta dentro chiudo la porta e scivolo con la schiena contro essa.
Sento il rumore dell'acqua della doccia, e Christian non c'è.
Meglio...
Istintivamente porto le dita alle labbra, sfiorandole schifata.
La mano all'altezza delle nocche è violacea e gonfia.
Come ha osato baciarmi?
E si è innamorato di me?
Le parole di Helen mi trafiggono il cervello come una lama.
Me l'aveva fatto notare...
E io come una scema ho liquidato il discorso.
Ho nutrito il lupo con le mie stesse mani, e adesso vuole divorare la stessa mano che l'ha aiutato.
Metto una mano davanti alla bocca e trattengo i singhiozzi.
Come farò ad uscire da questa situazione?
Proprio adesso che avevamo sistemato tutto...
Christian crederà alle parole di Ben?
È suo cognato...
Io chi cazzo sono per potermi credere?
E Claire...
Poverina, non sa con chi ha a che fare.
Ma perché mi devo cacciare sempre nei guai?
Nel frattempo Christian esce dal bagno e mi guarda terrorizzato.
"Piccola?" si avvicina di corsa "che ti è successo? Che hai?" chiede prendendo il mio volto tra le mani.
Punto il mio sguardo nel suo, mentre le lacrime scorrono liberamente lungo le mie guance.
Abbassa lo sguardo e nota il gonfiore della mano.
"Ti sei fatta male?" chiede prendendo la mia mano.
Annuisco.
"Piccola ma stai un po attenta" mi rimprovera dolcemente "vieni ti metto qualcosa per il gonfiore, e non piangere." mi solleva dal pavimento e mi porta verso il letto.
Nonostante fosse ancora bagnato dalla precedente doccia, lo stringo forte e nascondo il mio viso nell'incavo del suo collo.
"Tesoro" sussurra dopo avermi adagiata sul letto.
Non voglio guardarlo.
Non riesco a guardarlo.
"Tesoro guardarmi" aumento la presa attorno al suo collo facendogli capire che non voglio spostarmi "piccola, se non ti lasci medicare non passerà mai il dolore...fammi vedere la mano"
'Christian non è qui che mi fa male, bensì qui' vorrei dirgli indicando il mio cuore, ma preferisco stare in silenzio e...
Piangere.
Piangere.
Piangere e solo piangere!
Smette di forzarmi a guardarlo e mi culla dolcemente baciandomi la testa.
Quando mi riprendo un po, Christian mi sposta dal mio nascondiglio e mi fissa confuso.
Sorrido falsamente.
"Picc..."
Bussano alla porta.
Christian mi fa cenno di aspettare e invita, chiunque sia dietro, ad entrare.
Asciugo velocemente le lacrime e mi siedo composta.
Quando la porta si apre, da dietro spunta Ben.
Anche quel falso sorriso che avevo messo su per Christian, sparisce senza lasciare traccia.
"Ben! Ma che piacevole sorpresa" Christian si alza dal letto e gli va incontro.
"Mi sono perso qualcosa?" chiede allegro "non pensavo di trovarti qui, soprattutto con una delle tue conquiste...per giunta a casa di tua sorella" scherza.
Christian si gratta la nuca sorridendo nervosamente, mentre io gli lancio un'occhiata carica d'odio.
"Ben...lei non è una mia conquista" dice piano "è la mia ragazza"
"Oh, la tua ragazza?"
'Si fai come se non sapessi nemmeno il mio nome' penso indignata.
"Quindi siamo passate da una ragazza al giorno ad una ragazza per sempre?"
Christian annuisce.
Non so perché ma penso che mi stia provocando.
Perché ripetere mille volte la presenza di altre ragazze nella vita di Christian?
"Comunque lei è Abby" mi presenta Christian.
"Ma che bellissima ragazza" sorride Ben.
Incrocio le braccia al petto e abbasso lo sguardo.
Ogni volta che i suoi occhi percorrono il mio corpo, mi si rizzano i peli dallo sdegno.
Mi sembra di sentire mille viscidi vermi strisciare sulla pelle.
Christian mi invita a salutare con un cenno degli occhi.
"Ciao, sono Abby" dico senza entusiasmo.
Mi prende con forza la mano e ne bacia il dorso.
Christian sorride allegro, senza rendersi conto del mio disagio.
"Ciao cara" sorride "io sono Ben. Il marito di Claire"
Ritiro la mano disgustata e sorrido svogliatamente.
"Sai sei molto fortunata...mio cognato ha fatto breccia nel cuore di molte ragazze ma tu lo hai conquistato" sorride.
"Beh non so perché mi ripeti che Christian abbia avuto un grande numero di ragazze, ma il passato di Christian non mi riguarda. Io lo amo per quello che è" sorrido vittoriosa mentre sul suo volto si fa spazio un'espressione di fastidio.
Colpito.
Abbattuto.
Mi batto il cinque con la mia coscienza e mi alzo dal letto.
"Evangelina mi ha avvisato per la colazione. Scendiamo?" chiedo andando verso Christian che mi guarda con un sorriso altrettanto raggiante.
"Certo piccola andiamo. Dammi il tempo di mettermi qualcosa" dice raggiungendo la cabina armadio.
Sparisce nella cabina armadio, lasciandomi da sola con quell'animale.
Mi lancia occhiate maliziose, mentre io ricambio con occhiate piene d'odio.
"Sei molto brava con le parole" dice avvicinandosi a me "peccato che io non creda ad una virgola" ridacchia.
Lo fulmini con lo sguardo.
"Non riuscirai a vincere Ben, un giorno tutto verrà a galla"
"Siamo nel mio gioco." annuncia vittorioso "detto le regole, ricorda" ammicca e sparisce dietro alla porta.
Sospiro pesantemente e tocco la fronte esasperata.
Questo mi renderà la vita impossibile, lo so già.
Poco dopo rientra pure Christian con una maglietta addosso e mi invita a scendere dagli altri.
Mentre scendiamo vedo perfettamente il tavolo attorno al quale siedono Beatriz, Claire e Ben.
Claire e seduta accanto al marito e gli accarezza dolcemente il viso, guardandolo con occhi carichi d'amore.
'Povera sciocca' penso tra me.
La voglia di rompere la verità di fronte a Claire e Christian è tantissima.
Ma poi, ripenso alle parole di Ben.
Christian non mi crederebbe.
E Claire potrebbe pure odiarmi per aver accusato senza prove suo marito, padre di due figli per giunta.
"Buongiorno Abby, Christian" Claire ci rivolge un sorriso caloroso, mentre Ben sorride verso la mia direzione.
Ignoro il secondo e ricambio il primo, con un sorriso altrettanto caloroso e raggiante.
Facciamo colazione in un silenzio religioso, che viene qualche volta interrotto dalle domande di Christian all'animale.
Poi però Claire ricomincia con il discorso del giorno prima.
"Come vi siete conosciuti?" chiede allegra.
"Sì, anche io voglio sapere" si aggiunge Ben "magari è simile alla nostra" sorride guardando la moglie.
Lei arrossisce e scuote la testa.
'Stupida' lo confermo, Claire è una stupida.
Può essere grande, può essere la bussola di Christian e Beatriz ma è una donna stupida.
Si vede chiaramente che è un falso, basta prendere per esempio il modo in cui mi guarda languido.
Schifoso!
Christian si muove a disagio sulla sedia, girando il caffè nella tazza.
È consapevole del fatto che non abbiamo inventato una versione del nostro primo incontro
"Beh..." prendo la parola sotto lo sguardo teso di Christian "ci siamo conosciuti 5 anni fa" inizio sorseggiando il mio tè "a quei tempi lavoravo in una scuola di ballo e conoscevo soltanto Beatriz. Visto che ero insegnate di ballo Beatriz che voleva imparare a ballare mi chiese aiuto" Beatriz mi guarda perplessa. Sa che non è esattamente la corretta versione e la stupisce vedere me che con molta audacia mento "qualche volta è capitato che Christian l'accompagnava e in quelle occasioni abbiamo avuto modo di parlare come amici di vecchia data..."
Claire ascolta le mie parole con gli occhi q cuoricino, mentre Ben gira la tazza tra le mani.
"Era ovvio che tra di noi ci fosse qualcosa di più di una semplice amicizia, ma noi l'abbiamo ignorato."
"Perchè?" chiede Ben.
"Perchè io ero già impegnata" dico fermamente.
Sentiamo Christian tossire e ci giriamo tutti verso la sua direzione.
"Stai attento tesoro" sussurro accarezzando la sua schiena "purtroppo è una delle parti che poco apprezza" alzo le spalle.
"Comunque, pochi giorni dopo mi sono lasciata e lui mi è stato di grande aiuto...c'era sempre quando avevo bisogno...e la cosa mi piaceva...mi piaceva vedere che ci teneva a me, che faceva di tutto pur di vedermi felice...così piano piano abbiamo cominciato a frequentarci da fidanzati"
Claire mi guarda con un espressione di felicità mista a perplessità.
Evidentemente il fatto che il fratello possa comportarsi come un normale ragazzo la sconvolge.
"Racconta pure di come si è dichiarato"
"Sì dai Abby" le fa eco Claire.
"È successo a Londra. Eravamo in Inghilterra per un viaggio e una sera ho ricevuto un bigliettino che mi chiedeva di farmi trovare in un posto lì in albergo....all'inizio ero decisa a non andare, ma poi mi sono fatta coraggio e ho raggiunto questo posto...con mia sorpresa mi sono ritrovata davanti Christian in mezzo a rose...candele..." sorrido.
Il mio tono di voce cambia, e i miei occhi cercano quelli di lui.
"Al solo ripensare alle sue parole mi batte forte il cuore...sento le farfalle nello stomaco. Lui è la cosa più bella che mi potesse capitare...è perfetto in tutto...c'è sempre per me...e mi ritengo davvero fortunata...se fosse possibile ringrazierei ogni secondo colui che ci ha fatti incontrare"
"Ringrazia me" scherza Beatriz, reggendo però il mio gioco.
"È davvero stupendo" dice Claire "siete fatti per stare insieme, è confermato ormai...e sono davvero felice che Christian abbia trovato una persona come te"
Sorrido.
"Ma una cosa" Ben prende parola "state insieme da quasi 6 anni, e noi veniamo a saperlo solo ora?"
"Non stiamo insieme da 6 anni...purtroppo come in ogni relazione anche noi abbiamo avuto degli alti e dei bassi...Christian mi aveva proibito di fare una cosa, ed io testarda come sono l'ho fatta facendolo arrabbiare....abbiamo litigato e io sono andata via da lui..."
Beatriz mi guarda con un'espressione fiera.
Ha capito che sto difendendo Christian.
"Ci siamo ritrovati dopo molto tempo, e da poco abbiamo riallacciato i rapporti"
"Sono felice per voi" dice Ben "sinceramente pensavo che anche tu fossi una conquista di mio cognato, e che solo dopo...sai cosa...abbia capito che tu eri quella giusta"
La verità mi viene sbattuta in faccia.
La mia sicurezza vacilla.
Christian si rabbuia in volto e abbassa lo sguardo.
La verità detta da una terza persona gli fa male.
Ma non deve essere Ben a fare del male a Christian, nessuno gli può fare del male.
Metto una mano sotto al tavolo e gli stringo una gamba.
Il suo sguardo incontra il mio, e leggo nei suoi occhi delusione e tristezza.
"Penso che tu non abbia capito ciò che ti dicevo prima...a me non importa il passato di Christian" dico prendendo la sua mano "da quando Christian mi ha incontrata mi è stato sempre fedele, non come altri" lancio un'occhiata a Ben "so per certo che il suo cuore è stato sempre mio, e io voglio solo quello. Il resto è poco importante"
Con queste parole chiudo definitivamente la bocca di Ben.
"Se non vi dispiace, adesso posso mangiare?"
Claire annuisce ed io addento il croissant ormai freddo.
Beatriz mi sorride raggiante, mentre Christian sembra essersi ripreso.
Consumiamo in silenzio la colazione, chi felice e chi come Ben leccando le ferite di battaglia.
C'è una cosa che non bisogna fare.
Mai offendere l'uomo di una donna davanti a lei stessa.
Penso che lo abbia capito.
Mentre risaliamo nelle nostre stanze Ben attira la nostra attenzione.
"Ragazzi ho intenzione di portarvi fuori, fatevi trovare pronti tra un'ora" avvisa.
Annuiamo e riprendiamo a salire.
"Tu vuoi andare?" chiede Christian.
Non è che abbia tutta questa voglia di uscire con Ben, ma non voglio nemmeno deludere Claire.
"Io sì" dico con finto entusiasmo.
Annuisce e mi accompagna in stanza.
Regna il silenzio assoluto.
Camminiamo avanti e indietro per la stanza senza parlare e sfiorarci.
"Christian" lo prendo per il braccio e lo blocco.
"Piccola fammi prendere la pomata per la mano" si scioglie dalla presa e sparisce in bagno.
Quando rientra mi faccio trovare seduta sul letto.
Silenziosamente sfila il tappo della pomata e dopo averne presa un po la passa sul gonfiore della mia mano.
Non alza lo sguardo e non mi parla.
Sposto scocciata la sua mano e metto le mie a coppa attorno al suo viso.
"Cos'hai Christian?" chiedo piano, guardandolo negli occhi.
"Nulla" mente.
"Non me lo vuoi dire?"
Sospira.
"Mi sento uno schifo....hai dovuto mentire a mia sorella....e la colpa è solo mia...io non ti ho corteggiato, non ti ho regalato una storia romantica da raccontare alle tue amiche....ti ho...ti ho sempre costretto, o ricattato...o..."
"Shh..." metto un dito sulle sue labbra e lo zittisco.
"Non mi hai mai costretta Christian, ok?" dico sincera "ogni volta che mi hai toccata, ogni volta che sei stato in me, ogni volta io l'ho sempre voluto...io ero cotta di te Christian, perché non riesci a capirlo? Sai quante volte ti ho pensato? Quante volte ho desiderato di baciarti? Christian tu sei molto importante per me...e non c'è stata mai una volta che io mi sia sentita costretta, fidati."
Annuisce e mi attira tra le sue braccia.
"Sei importante per me piccola..."
"Anche tu lo sei Christian, e non devi mai pensare queste cose"
"Sei così buona e dolce. Cosa ho fatto per meritarti?"
"Non lo so, ma non cambiare mai" sussurro "ora però mi devo preparare, quindi lasciami andare...mi hai già rubato tanto tempo con le tue paranoie" scherzo.
"Tu sei mia, e ruberò anche più tempo al tempo...perché non ti condivido nemmeno con lui."
Sorrido per le sue parole e gli bacio la spalla.
[...]
Abbiamo visitato alcune attrazioni della città, e adesso Ben ci ha portati al centro commerciale.
Quella più interessata a fare shopping è Beatriz.
Cerca qualcosa per il matrimonio e souvenir da portare a casa.
Io e Christian passeggiamo mano nella mano, guardandoci attorno.
Christian è di buon umore, e vederlo così mi rende serena.
Sono felice che si sia ripreso, non voglio che stia male per le parole velenose di quel verme.
L'animale, invece, ci segue in silenzio.
Claire purtroppo non è voluta venire, così è solo.
La prensenza di Christian mi da più sicurezza.
Ad un certo punto il cellulare di Christian prende a squillare, ma lui lo ignora.
Squilla altre volte e lui continua a non rispondere, fin quando scocciata di sentirlo suonare gli strappo il cellulare dalle mani e rispondo io.
"Pronto?"
"P-pronto?" balbetta la voce dall'altro lato.
Sposto il cellulare dell'orecchio e controllo, notando che è José a chiamare.
"José" dico rimettendo all'orecchio il cellulare "sono Abby, te lo passo"
"Oh ciao Abby, grazie!"
Passo il cellulare a Christian che lo prende sbuffando.
"José...sì...era Abby, dimmi....come? No aspetta non ti sento" sposta il cellulare dalla'orecchio "piccola non prende bene, sono qui fuori aspetta" si allontana a grandi falcate lasciandomi lì.
L'animale sembra sparito nel nulla.
Sollevata mi siedo su una panchina e controllo i messaggi nel cellulare.
Dopo un po avverto una presenza alle mie spalle e quando mi giro vedo Ben che mi fissa.
Lo ignoro e riprendo a guardare lo schermo.
"Abby?" mi chiama.
Non rispondo.
"Abby?" riprova ma fallisce.
Come terzo tentativo allunga il braccio e mi tocca la spalla con la mano.
"Non mi toccare" sibilo spostando la sua mano.
"Fai come vuoi...ma ho una cosa per te" mi allunga il una busta di carta.
Alzo un sopracciglio e faccio una smorfia.
"Non mi serve" sbuffo e mi rigiro.
"Peccato, perchè altrimenti mi tocca dire qualcosa a Christian"
Ruoto gli occhi al cielo e mi giro, per poi strappargli la busta dalle mani.
"Grazie. Contento?" chiedo appoggiandola accanto a me.
"Veramente voglio che tu la apra" dice.
"E va bene!"
Apro la busta e dentro ci trovo altre due buste di due dimensioni.
Quella grande contiene un vestito blu con le rifiniture in pizzo.
In quella più piccola, con mio stupore e fastidio, trovo dell'intimo in pizzo abbinato al vestito.
"Mi hai preso l'intimo?" sibilo guardandolo.
"Ti piace?" chiede ignorando la mia domanda.
Mi alzo dalla panchina con l'intento di buttargli addosso questa roba, quando intravedo Christian che cammina verso la direzione.
Ripongo tutto nella busta e la appoggio dietro di me, con l'intenzione di nasconderla ai suoi occhi e di lasciarla lì.
"Hai comprato qualcosa in così poco tempo?" chiede Christian indicando la busta.
'Accidenti'
"No no, in realtà è un regalo di Ben"
"Oh ma guarda, fammi vedere"
Mi sposta di lato e prende la busta.
"Bel vestito" dice sfiorando la stoffa blu.
'Ti prego non aprire l'altra, non aprire l'altra' prego.
Il suo volto si fa cupo quando prende tra le mani l'altra busta.
"E questo?" chiede alzando la busta.
"Quello l'ho comprato io!!" mento "sai per abbinarlo al vestito" improvviso.
Annuisce sollevato e rimette tutto dentro.
Poco dopo ci raggiunge pure Beatriz ed insieme ci incamminiamo verso l'auto.
Oggi non so come, ma l'ho scampata ben due volte.
Ma per quante altre volte dovrò mentire ancora?
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Mi sento realizzata.
Non mi aveva salvato il capitolo scritto ieri sera, e ho dovuto riscrivere tutto dall'inizio....ma sono contenta di essere riuscita a riscriverlo quasi uguale alla copia persa ;)
Spero che vi piaccia e per chi ancora avesse dei dubbi:
Nel capitolo 15 ci sono due punti di vista.
In quello di Abby potete leggere la conversazione con Roach (che in realtà si chiama Ben!)
Roach le dice di aver portato la colazione e Abby. Lei si rifiuta ad andare ma lui la costringe. Quando Abby decide di scendere Christian la blocca e si offre di andare.
Roach alias Ben, era fuori con Steven (colui che si presenterà a Christian come Roach)
Quando Roach/Ben vede che si è presentato Christian si allontana e manda Steven.
Quest'ultimo spara grandissime cazzate e suscita il dubbio in Christian che prende nota della targa.
Questo personaggio (Roach) si è mostrato solo ad Abby, Rose e Trevor (I genitori di abby) ed Helen.
Da quando Abby lo avvisa dell'arrivo di Christian a Seattle Roach smette di andare all'ospedale e presa dalla situazione Abby non lo cerca.
Christian si informa con Abby di questo Roach venendo a sapere i seguenti dettagli:
Roach Grover
Avvocato
Christian chiama José e fa indagare su due cose:
Targa
Roach Grover.
I risultati del primo lo conducono a Maclintyre, tizio per cui lavora Steven ed entrambi debitori a Ben/Roach per vari motivi.
Christian vede Steven ma non riesce né a catturarlo, nè a beccarlo nel suo appartamento.
Christian sospende le ricerche e rientra a New York.
Questo è quello che già sapete...
Più in avanti verrà spiegato tutto nei minimi dettagli, quindi abbiate pazienza.
Non posso rivelare tutto qui, perché altrimenti non ha senso che continui a scrivere...giusto?
Adesso sparisco e faccio riposare le mie povere dita ahahah
Un bacione bellissime :*
Lisaxx

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Incorreggibile Bastardo [2]
ChickLitSecondo volume della trilogia My Man. Cinque anni dopo la partenza da New York, i ricordi dei giorni passati con Christian sono vividi nella sua mente. Riprendere la vecchia vita è difficile,ma stringe i denti e cerca di andare avanti. A Seattle f...