Capitolo 13

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Trenton
Dopo aver partecipato all'ultimo incontro della giornata, ritorno nel mio ufficio con un unico obiettivo. Andare via da qui. Katie, la mia segretaria, prende la giacca appesa all'appendiabiti e me la mette sulle spalle.
"Grazie Katie" dico abbottonando la giacca.
"Di nulla Mr Ryan, la sua auto è già all'ingresso." mi dice aprendo la porta.
"Ancora grazie Katie. Cosa farei senza te. Ci vediamo domani mattina" dico sorridendo ed uscendo dall'ufficio.
Ormai è da tanto che ci rifletto, e la conclusione è sempre la stessa. Ho trovato la donna con cui voglio trascorrere il resto della mia vita, e finalmente mi sono deciso a fare il grande passo. Chiederò a Beatriz di sposarmi. Il matrimonio è un grande passo per entrambi. Ma so che è quello che anche lei desidera. Ormai sono cinque anni che stiamo insieme, e ancora oggi la amo come se fosse il primo giorno. Sono sicuro di amarla, sicuro di volerla al mio fianco. La storia tra Abby e Christian è finita nel peggiore dei modi, e sinceramente pensavo che avrebbe avuto qualche ripercussione nella nostra di relazione. Ma con mia grande sorpresa Beatriz mi ha appoggiata, sostenendo che il comportamento di Christian è imperdonabile. Non si rivolgono la parola da allora, e un po mi dispiace ma non potevo fare diversamente. Ha tradito la fiducia di mia sorella, e soprattutto non ha mantenuto la parola che mi aveva dato. Non far soffrire Abby.
Parcheggio l'auto davanti Tiffany ed entro nel negozio, guardandomi attorno spaesato. Ci sono entrato molte volte con Beatriz, ma non ho mai ottenuto quella tipica reazione di tutte le ragazze. Mi capite no? Il famoso 'oddio amore guarda quello' o 'me lo compri questo qui?'. Nulla. Ormai le commesse sono tutte amiche, chiamiamole così. Penso che non mi sopportano. Beh è normale, visto che ogni volta siamo sempre usciti a mani vuote. Questa ragazza è impossibile. Nel senso buono. Vorrei regalarle il mondo, viziarla, comprarle tutto ciò che le passa per la testa. Ma no. Ancora un po e mi manda indietro pure i mazzi di fiori che le faccio mandare dove lavora. Si aspetta solo che le dia tutto l'amore che posso offrirle. È una cosa dolce, romantica. Sorrido tra me, mentre una commessa mi lancia occhiate.
"Ancora lei?" chiede masticano la gomma. Scuoto la testa per scacciare via i pensieri smielati sulla mia ragazza e presto attenzione alla ragazza.
"Eh già, a quanto pare sono di nuovo qui" dico sarcastico. La ragazza butta gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto.
"Come posso aiutarla?" chiede senza voglia.
"Questa volta cerco un anello...qualcosa che sia bello ma semplice." spiego cercando di far arrivare il concetto.
"Per lei? La ragazza che viene sempre insieme a lei intendo." dice con un gesto della mano.
"Sì, per lei." dico sorridendo.
"Bene mi segua" dice facendomi strada. Mi conduce davanti ad un tavolo e mi invita a sedermi. Si avvicina all'espositore e prende alcuni modelli e me li mette davanti.
"Ecco, questi sono alcuni dei modelli che sono adatti per la tua richiesta" dice indicandoli con un cenno.
"Grazie..." mormoro fissando la serie di anelli. Li guardo stralunato, mentre la commessa batte il piede sul pavimento annoiata.
"Allora?" chiede impaziente.
"Ecco...sono indeciso tra questi due" dico mostrando due modelli. Il primo e semplice. In oro con delle incisioni. Il secondo ha pure un piccolo diamante incastonato tra fili d'oro bianco. La ragazza li prende ed uno alla volta se li prova sulla sua mano.
"Prendo il secondo" dico sorridendo. La ragazza fa un gesto di sollievo e mi sorride. Mentre aspetto seduto in una poltrona, sento una mano che mi tocca la spalla. Di fronte a me c'è una ragazza mora. La guardo con le sopracciglia aggrottate, mentre lei sorride scuotendo la testa.
"Non ti ricordi di me?" chiede con voce divertita.
"Ehm...no" dico cercando di ricordare chi fosse quella ragazza.
"Diciamo che ci siamo conquistati a vicenda." dice prendendo posto accanto a me. La guardo confuso e lei ride.
"Sei venuto a letto con me...e non facevi altro che nominare un'altra ragazza" dice senza troppi giri di parole.
"Oh, si ricordo" dico sorridendole "ma che ci fai qui?"
"Mi sposo" dice contenta "ho trovato la persona con cui voglio passare il resto della mia vita" dice.
"Mi fa molto piacere" dico sorridendo.
"E tu?"
"Beh sono qui per lo stesso motivo" dico sollevando le spalle.
"Oh, auguri allora" dice sorridendo. Mentre chiacchieriamo si avvicina a noi un ragazzo.
"Lui è la persona di cui ti parlavo" dice alzandosi.
Mi alzo e tendo la mano al ragazzo che la stringe felice.
"E quindi tu sei il famoso ragazzo della svolta eh?" chiede "io sono Michael"
"Trenton piacere" dico un po confuso per la sua domanda.
"È dopo quella notte che ho realizzato molte cose" spiega lei.
'A chi lo dici' pensai tra me "beh sono contento che ti sia sistemata" dico.
La commessa richiama la mia attenzione, così saluto i due e vado a pagare.
Ora ho pure l'anello, mi manca solo pianificare il momento giusto in cui fare la proposta. Metto in moto la macchina e mi avvio verso la casa di Beatriz. Mi riceve Mrs Ross e mi invita ad entrare. "C'è un motivo preciso per cui sei qui? O sei qui per la tua fidanzata?" dice sorridendo.
"No, so che Beatriz non è qui." dico scuotendo la testa "devo parlare con lei e Mr Ross" dico esitando.
"Oh, aspetta che chiamo mio marito" dice alzandosi.
Sono venuto qui senza pensarci due volte, ma adesso sono terrorizzato all'idea di parlare con i suoi genitori. Tiro un bel sospiro e progetto un discorso, che ovviamente non ho nemmeno programmato.
"Trenton, che piacere vederti" dive Mr Ross scendendo dalle scale. Mi alzo e sorrido mentre si avvicina "a cosa devo la tua visita?"
"Le devo chiedere una cosa" Mr Ross e la moglie si scambiano un'occhiata e poi rivolgono la loro attenzione a me.
"Ti ascoltiamo" dicono in coro.
"Allora....voi sapete che io e Beatriz stiamo insieme ormai da cinque anni..." comincio guardandoli, loro annuiscono perplessi "in tutti questi anni l'amore che provo per lei è aumentano, ma non è mai diminuito. E molte volte mi sono ritrovato a pensare ad un futuro con lei" Mrs Ross accenna un sorriso sospettando ciò che voglio chiedere, mentre Mr Ross mi guarda impassibile. "Mr Ross Beatriz è la donna della mia vita, colei con cui voglio passare il resto della mia vita!" dico rivolgendomi interamente a lui. "perciò, vorrei la vostra benedizione per sposare Beatriz" concludo. Mrs Ross se fosse possibile farebbe i salti di gioia, mentre Mr Ross non lascia trasparire nessuna emozione.
"Hai finito?" chiede alzandosi dal divano. Annuisco mentre lui mi fissa "bene" dice per poi girare i tacchi e andare verso le scale. Mrs Ross lascia correre lo sguardo da me a lui, alzando le spalle perplessa.
"Mr Ross" lo richiamo "so che è un grande passo, e non mi aspetto certamente una risposta all'istante" mi da ancora le spalle "capisco che ha bisogno di tempo per pensarci, e io sono disposto ad aspettare quanto vuole. La lascio riflettere, e aspetterò una sua chiamata" dico per concludere. "Mrs Ross scusi per il disturbo" dico per poi andare verso la porta. La risata di Mr Ross mi fa bloccare. Mi giro e lo vedo avvicinarsi a me.
"Ci sei cascato?" chiede tra le risate.
"Oh Bryan ti sembra cosa su cui scherzare?" chiede Mrs Ross dandogli una pacca sulle spalle.
"Volevo vedere la sua reazione" dice Mr Ross alzando le spalle "comunque riguardo alla tua proposta è....un sì. Accetto" dice stringendomi le spalle "se c'è una persona che può fare felice la mia bambina, quello sei tu. E io voglio che lei sia felice" dice sorridendo. Rimango a chiacchiera con i genitori di Beatriz, mentre la mia mente si immagina già il momento in cui glielo dirò a Beatriz.
[...]
"Dio quanto mi annoio a partecipare alle feste di beneficenza che organizzano i miei" borbotta Beatriz dopo aver finito la cena.
"Sei una brontolona" la prendo in giro. Mi da una gomitata nelle costole e si guarda intorno. Attorno a noi vari gruppetti di persone chiacchierano tra di loro, mentre i genitori di Beatriz salutano gli invitati. Christian è anche lui impegnato in un giro di saluti, ma ben presto si avvicina al nostro tavolo prendendo posto accanto a me. La tensione tra noi due è palpabile, ma Beatriz collabora a farmi stare calmo.
"Devo parlarti" sussurra Christian in modo che lo possa sentire solo io.
"Scordatelo" irrompe Beatriz "ti conosco come le mie tasche, conosco ogni tuo movimento. Lui non viene da nessuna parte" dice continuando a guardare in avanti.
"E dai Beatriz!" dice alzando la voce.
"Abbassa la voce!" lo rimprovera lei "vuoi che ti sentano mamma e papà? È già un duro lavoro fingere pace e amore con te, non peggiorare le cose." I Ross ci lanciano delle occhiate, e tutti e tre ci stampiamo dei sorrisi in faccia.
"Sono cinque fottutissimi anni che tu...anzi entrambi non mi rivolgete la parola" dice senza spegnere il sorriso "almeno lasciate che vi spiega come stanno i fatti"
"I tuoi fatti li spieghi ad altri...non a noi" ribatte lei acida. Christian sbuffa e si appoggia alla sedia.
"Piccola" mi intrometto "forse è il caso di ascoltarlo"
"Come?" chiede furiosa.
"Piccola so che non sei d'accordo, ma voglio proprio sentire che ha da dire tuo fratello"
"Primo non sono solo contraria, ma anche furiosa e secondo lui non è mio fratello" dice lei fulminandolo con gli occhi.
"Ok ok, non è né tuo fratello né altro. Ma io voglio ascoltarlo. Niente di più" dico cercando di convincerla. Ci pensa un po, mentre lancia occhiate a Christian. So che gli vuole bene.
"E va bene!" dice sbuffando "ti do cinque minuti esatti. Muoviti" dice rivolgendosi a lui.
"Oh sia lodato il cielo" dice Christian alzandosi. Lo seguo pure io, mentre si dirige verso i giardini di Villa Ross.
"Allora? Cosa dovevi dirmi" chiedo appena siamo abbastanza lontani.
"I miei genitori mi hanno detto tutto" dice mettendosi le mani in tasca "sono contento della scelta che hai preso" continua guardandomi impassibile.
"Mi fa piacere" rispondo nello stesso tono "anche se sinceramente...la tua opinione non è che mi interessava" dico acidamente.
"Trenton mettiamo giù le armi ok? Sono qui per dirti pure che con tutto quello che è successo con Abby io non ho nessuna colpa..."
"E come spieghi ciò che Corinne ha detto ad Abby?"
"Ecco...." mi racconta velocemente il motivo della rottura tra lui e Corinne, ed io ascolto attentamente ogni parola fremente di rabbia.
"Vedi? Anche io mi sentivo così" dice assente. Poi prende un foglio dalla tasca interna della giacca e me lo porge "questo è il test che ho fatto fare a Thomas, il bambino. Ciò che ne risulta è che non è mio figlio. Più di così cosa devo fare? Dimmelo perché io non lo so" dice abbassando le spalle, assumendo un'aria abbattuta. Do un'occhiata al foglio.
"E se questo" dico mostrando il foglio "fosse opera tua come la storiella che mi hai raccontato?" chiedo dubbioso.
"Sono uno stronzo, uno che si sbatte le donne e che le fa soffrire" dice calmo "ma il mentire o sabotare documenti di rilevante importanza non mi scorre nelle vene" dice serio.
"Voglio crederti....non per questo foglio certamente. Ma per la sincerità che ho visto nei tuoi occhi quando hai pronunciato queste ultime parole" dico incrociando le braccia al petto.
"Grazie Trenton" dice accennando un sorriso "Abb..." alzo la mano per bloccarlo.
"Abby è un capitolo chiuso, tu non fai per lei" ribatto secco.
"Ma..."
"Non mi fare pentire Christian" detto ciò rientro dentro dove Beatriz mi guarda incuriosita.
"Si è scusato per il suo comportamento" dico saziando la sua curiosità.
"Oh e che parole ha usato questa volta? Trenton io sono innocente bla bla bla?" dice imitando la voce di Christian.
"Non ha usato questo tono di voce" la prendo in giro "ma merita comunque il nostro perdono" dico cercando di convincerla.
"Perché?" chiede curiosa.
"Non c'è un perché. Il mezzo che ha usato è forse sbagliato, ma il fine è maledettamente corretto"
"Parli come mio fratello" dice appoggiandosi alla mia spalla.
'Perché lo avrei fatto anche io' dico lasciando un dolce bacio tra i suoi capelli.
"Buonasera miei cari amici" la voce di Mr Ross cattura la nostra attenzione "vi ringrazio per aver partecipato a questo evento organizzato da me e mia moglie per finanziare un'associazione di beneficienza. Il vostro contributo verrà donato all'associazione dove lavora mia figlia Beatriz" appena sente quelle parole Beatriz alza la testa di scatto e guarda il padre che ricambia il suo sguardo "adesso però, vi invito a prendere parte alle danze." dice Mr Ross facendo un cenno all'orchestra. Il padiglione allestito come pista da ballo si riempe di coppie che si preparano.
"Mi concede un ballo mia signora?" chiedo alzandomi e porgendole una mano.
"Ma certo" dice prendendola.
Le avvolgo un braccio attorno alla vita e la accompagno verso il centro della pista da ballo. Mentre passiamo Mr Ross mi rivolge un'occhiata complice e io lo ringrazio con un cenno della testa. L'orchestra comincia a suonare un lento e noi cominciamo a muoverci seguendo le note e le altre coppie. Mi guarda negli occhi con un meraviglioso sorriso sulle labbra. Ci muoviamo in cerchio al centro della pista mentre le luci cominciano a diventare sempre più basse, soffuse. Si appoggia al mio petto e chiude gli occhi, lasciandosi guidare da me. Le altre coppie si allontanano piano piano, formando un cerchio attorno a noi. La musica si fa sempre più bassa, i miei movimenti sempre più lenti mentre un riflettore ci illumina. Beatriz alza la testa e mi guarda confusa, le mie braccia sciolgono l'abbraccio e si staccano da lei. Le rivolgo un sorriso e faccio un passo indietro mettendomi in ginocchio.
"Trenton no..." dice lei con voce tremante intuendo le mie intenzioni.
"Lasciami fare" dico guardandola negli occhi "voglio dire ora, qui, davanti a tutti loro quello che fino adesso solo il mio cuore e il tuo hanno condiviso. In tutto questo tempo ciò che ho provato per te si è ampliato sempre di più. Sei la ragazza che mi ha fatto perdere la testa, la ragazza che mi ha fatto comprendere con la sua semplicità che la mia esistenza non aveva senso. Sono una persona diversa, oserei dire anche migliore da quando ci sei tu nella mia vita." i suoi occhi si fanno lucidi e il suo labbro trema leggermente. Sorrido. "ogni giorno che passa ti vedo più di una fidanzata. Le cose diventano sempre più complicate, e io, solo io voglio essere quello che ti terrà quando ti abbatterai. Colui che ti asciugherà le lacrime...anche se so che non te ne farò versare nemmeno una di tristezza! Voglio essere colui che ti darà il tutto e anche il di più! E voglio dire a tutti quelli che sono qui che chiunque voglia separarci sappia che non avrà nessuna speranza, perché io sono follemente, irrimediabilmente, infinitamente innamorata di questa ragazza. Non mi interessa ciò che diranno o faranno perché io sarò sempre al tuo fianco. Perché ora più che mai sento il bisogno di chiedertelo...." le prendo la mano e prendo l'anello dalla tasca "Beatriz, vuoi sposarmi?" le lacrime hanno preso a scorrere sul suo viso, le guance sono diventate rosse.
"Sì Trenton...voglio sposarti" dice con voce tremante. Le infilo l'anello al dito e mi alzo aprendo le braccia, che vengono riempite da lei.
"Ti amo amore" sussurro al suo orecchio.
"Ti amo anche io amore" dice stringendomi tra le sue braccia. Tutti intorno applaudono, Mrs Ross si asciuga gli occhi tra le braccia del marito mentre Christian mi sorride calorosamente. Ognuno esprime la sua gioia in ogni modo, mentre io stringo tra le braccia, per la primadi infinite volte, il mio mondo. Beatriz.

Incorreggibile Bastardo [2]Where stories live. Discover now