Ehm... non so se questo sia un diario, non credo. Magari più un block notes! (Un "Death Note"?). Una raccolta di pensieri, anzi... la definizione giusta credo sia "appunti mentali". Forse sono solo sciocchezze. Non so immaginare perché qualcuno dovr...
O almeno è così nel mio caso. Odio questa costante maledetta. Quando inizia qualcosa di speciale, parte all'unisono un conto alla rovescia che mi tormenta perché mi dice con certezza che più in là di un solo anno sarà tutto differente e avrò perso un altro pezzo di me. Come si può godere l'attimo sapendo che volerà in un battito di ciglia? Per carità non sto qui a lamentarmi ne a rifiutare ciò che di bello mi capita o è capitato, e mi riprometto sempre di non pensare al peggio ma di ricordare solo l'essenziale quando sarà finito il sogno. Ma poi ne sono capace? No! E sapete perché? Ogni addio è una lacrima dell'anima. Di quelle che una volta versate non ritornano più e con ognuna di esse scivola via dal cuore un ricordo felice. Non riesco ad accettarlo, a conviverci... se non ne soffrissi non sarei quella persona "di cristallo" che spesso mi sono sentito dire di essere. Ma io sono così: vivo di emozioni e sono fragile. Sono più interiorità che esteriorità. Amo vivere ogni sentimento fino a farmi male. Non posso farci nulla, ma la maledizione del "non lieto fine" mi manda in protezione. Posso dare il 99,9%, poi vado in tilt e tutto si perde nel vento. In quei momenti mi auguro di star male solo io perché mi è più facile accettare il mio dolore che anche solo immaginare di averne causato. Non voglio parlare di cose specifiche perché non lo riterrei giusto. Ma mi chiedo allora: la felicità esiste? La risposta credo sia SI! Ma non nel modo in cui la desideriamo: Non è una lunga melodia ma una serie di pause in una canzone triste. In quegli spazi di silenzio tra una nota e l'altra ci sono questi momenti felici, o almeno nei quali tutto ciò che non va tace un attimo facendoci prendere una boccata di vita! Ecco! Secondo me è questo! Quindi credo che il segreto sia godere di questi "silenzi di pace" e tenerli nel cuore per difendersi dai momenti di rumore. L'unica incognita è che non sappiamo mai quando questi "spazi sereni" ci capiteranno... quindi dobbiamo sempre tenere il cuore ricettivo e prenderli al volo anche quando siamo giù, non abbiamo voglia, o più semplicemente non ci sembra il "momento". Ma esiste forse un posto o un momento per essere felici? Beh! Hermann Hesse nella sua "Favola d'amore" diceva questo:
"LA FELICITÀ, AMICO, È OVUNQUE, SUI MONTI E NELLE VALLI, NEI FIORI E NEI CRISTALLI!!!"
Io ci credo... perché l'ho vissuta più di una volta.
Un bacio a tutti!!!❤️
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.