88. Con mamma e papà

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Anche un'altra giornata è andata via e la notte non è tardata per niente ad arrivare. Penso di poter definire questi ultimi due giorni i più lunghi, tristi, vuoti e dannatamente dolorosi della mia esistenza. Sapere di aver dato alla luce i miei figli e non poterli vivere come vorrei, mi distrugge il cuore e anche l'anima.
Trattengo le lacrime, fissando attraverso il vetro trasparente, Chloe e Leonardo che si trovano all'interno delle due cullette. I loro piccoli muscoli si muovono con dolcezza, facendomi sorridere.
"Piccolini, sono qui con voi. Mamma non vi lascia" Picchietto le dita sul vetro, vedendo i loro occhietti spalancarsi all'istante. L'azzurro delle iridi di Chloe si illuminano immediatamente, riuscendo a rendere visibile una grande somiglianza con quelle di Riccardo.
All'improvviso due potenti braccia mi circondano il bacino dolcemente, inizio a sentire la presa aumentare e un veloce bacio essere schioccato sulla mia pelle. Capisco immediatamente che si tratta di Riccardo e istintivamente sorrido.
"Non riesci a dormire eh?" Mi sussurra sfiorando una ciocca di capelli che ricade sul mio viso.
"No, preferisco stare qui a guardarli"
Sono così piccoli, così indifesi, così fragili e tutto questo è davvero immenso per due bimbi come loro. "Sono così belli..."
"Già. Sono i nostri due gioiellini"
Io sorrido, appoggiando la testa sul suo petto coperto dal leggero strato della magliettina. Riccardo è l'unica cosa certa che ho in questo momento. Ho solo lui e so che lotteremo insieme per poter custodire al cento per cento i frutti del nostro amore.
"Dovreste andare a dormire... avete bisogno di riposare" Ci consiglia l'infermiera, raggiungendoci. Io scuoto la testa, continuando a guardare i miei due bimbi, che sembrano sorridermi. Nonostante la distanza che ci separa sia di un certo livello, riesco a sentirli ad un millimetro dal cuore.
"No, voglio guardarli... potrebbero avere bisogno di me" Le dico con sincerità.
"Non si preoccupi, sono al sicuro"
"Potrei vederli per un istante? Ne ho davvero bisogno" La prego con gli occhi tremanti e strapieni di lacrime.
Lei sospira e poi annuisce, facendomi entrare all'interno della stanza. Nel momento in cui varco la soglia della porta, un brivido di felicità mi percorre l'anima, rendendola fragile ma anche tranquilla. Riccardo mi segue, non lasciandomi neanche per un solo istante e lo ringrazio sottovoce.
Mi avvicino dolcemente e con cura e delicatezza, sfioro i piedini di Chloe e Leonardo. "Direi che se siete d'accordo, potete tenerli in braccio." Esclama la donna con un sorriso. Il mio cuore batte all'impazzata, ma nonostante ciò, riesco a sentire quella scia di paura che mi fa davvero tremare le ginocchia. "È fondamentale che il neonato costruisca un ponte per riallacciare un legame con i propri genitori" Mi spiega brevemente. "Hanno bisogno di sentirvi vicini... adesso più che mai."
Io e Riccardo annuiamo, tenendoci per mano. Il fatto che finalmente lì stringerò fra le mie braccia, mi fa venir voglia di scoppiare a piangere. È una sensazione troppo forte per me e per il mio cuore.
Mi siedo sulla poltrona e con molta delicatezza, l'infermiera appoggia Leo sul mio petto. È coperto soltanto dal pannolino, ma riesco a sentire il lieve calore che copre la sua pelle. "Appoggi la mano sulla sua schiena" Mi spiega.
Io lo faccio, sentendo un piccolo lamento scappare dalle sue labbra. In questo momento ogni sofferenza, ogni lacrima o dolore, sembrano sparire immediatamente. Loro riescono a colorare anche il buio, cercando di decorarlo in un modo davvero speciale.
Chloe viene appoggiata fra le braccia di Riccardo, che immediatamente la proteggono. Le sue grandi mani la tengono ferma su di lui, mentre io lo guardo per poi perdermi del tutto nei suoi occhioni brillanti e bellissimi.
"Dio, sono così piccoli" Sussurra commosso, mentre vedo una piccola lacrima rigare la sua guancia. Le sensazioni sono davvero forti e infinite e anche io non riesco a trattenere le lacrime, che immediatamente varcano la soglia del mio viso arrossato.
"Mi riconosci, amore? Sono la mamma" Sussurro al piccolo. Le mie mani calde e piene d'affetto lo coccolano, i miei occhioni lo guardano e lo osservano per conoscerlo, per capire come sta, per percepire cosa comunicano il suo corpo e le espressioni del suo visino.
Lo stesso fa il mio uomo, che cerca di regalare carezze delicate a Chloe e braccia accoglienti che la possano consolare se è stanca, sofferente, triste o debole.
"Quanto sei bella, principessa di papà" Le dice, mentre tira su con il naso. Allungo un braccio verso il suo zigomo, cacciando via con il polpastrello una lacrima che ha appena varcato la sua pelle. Lascio scivolare la mano sulla gambetta di Chloe che muove le sue labbra ripetutamente sul collo del suo papà.
Accarezzo il piccolo corpicino di Leo, non riuscendo a bloccare quei piccoli sospiri di emozione che lasciano le mie labbra. Gli schiocco diversi baci sulla testolina, sfiorando davvero ogni angolo della sua pelle setosa e profumata.
"Potete fare scambio, in modo che entrambi i neonati possano riappropriarsi di voi" Ci consiglia l'infermiera guardandoci emozionata, per le tenere scene. Noi annuiamo e Riccardo si solleva, appoggiando Chloe fra le mie braccia. Lui stringe il maschietto per poi curarlo con amore.
"Ciao bambina mia" Le mie labbra si schiudono e poi si poggiano sulla sua fronte, mentre con dolcezza le lasciano un piccolo bacio. Sfioro la sua manina, mentre sento il mio indice essere stretto fra le sue piccole dita.
Riccardo curva leggermente la testa, guardandoci visibilmente commosso ma felice. Circonda le mie spalle con il suo braccio, mentre mi tira verso di lui, in modo che io possa appoggiare la testa sul suo petto. Lo faccio. Lui mi accarezza i capelli, sussurrandomi un lieve 'non piangere più' prima di stringermi e farmi/farci sentire al sicuro. "Adesso siete con mamma e papà. Tranquilli, piccoli"
Un piccolo versetto scappa dalle labbra di Chloe, ed è come se volesse rispondermi o semplicemente sorridermi per far stare più tranquillo il mio cuore, che negli ultimi giorni sembra ricevere soltanto dolore.
Le sua boccuccia piccola e rosa si appoggia sulla mia pelle, esplorando ogni singolo centimetro di tutto ciò che la circonda.
Le labbra di Riccardo sfiorano le mie di sfuggita, mentre lo sento sorridere immediatamente, vivendo a pieno tutte le magiche sensazioni che si provano quando si diventa genitori.

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon