La figlia degli Inferi - ElizabethBennetto91

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Buon pomeriggio, miei cari!
Di sotto la recensione della storia nel titolo.

La storia parla di una ragazza, Elizabeth, che un giorno scopre di non essere una semplice umana bensì una vera e propria principessa degli Inferi.

Costretta a ritornare nella sua vera casa capirà che la vita negli Inferi non è così semplice e che essere una principessa non le dà la possibilità di vivere normalmente.

Riuscirà Lizzie a trovare la felicità in un mondo tanto retro e cattivo?

La storia ha inizio in un giorno normale sulla terra e immediatamente l'autrice presenta al lettore gli attori in gioco. Sia qui sia successivamente ci si trova di fronte personaggi con un'ossatura ma con poca carne.

Il lettore si rende immediatamente conto che l'autrice ha cercato di caratterizzare i personaggi come meglio poteva ma che il tutto è sfociato in un progetto poco riuscito. Di fatti, sia l'andamento troppo veloce della storia sia l'inesperienza di base, non permettono al lettore di soffermarsi abbastanza sui personaggi. Di parlargli, di capirli, di inglobarli. Il lettore semplicemente lo guarda e poi è costretto ad andare avanti.

E così personaggi che promettono bene (Nikolaij, Elizabeth, Ian, Samantha, ecc) non vengono sviluppati abbastanza da donargli un corpo, una mente e un'anima all'interno dell'immaginazione del lettore.

Come è scritto di sopra ciò che sfavorisce la storia è anche (non solo) il ritmo troppo veloce con il quale si susseguono i capitoli: non si ha bene il tempo di comprendere cosa stia succedendo a Lizzie e alla sua famiglia quando vengono attaccati e le stesse reazioni di Lizzie sono troppo passive per il personaggio che l'autrice avrebbe voluto costruire: all'inizio combatte contro le volontà di suo padre ma successivamente (senza che l'autrice riesca a spiegare davvero cosa stia accadendo nella testa di Lizzie) getta la spugna.

I cambiamenti troppo repentini della storia tolgono anche al lettore il tempo di abituarsi al mondo degli inferi che, sebbene venga descritto dall'autrice, di certo non viene approfondito.

C'è poi il tema del bene e del male che non viene per niente approfondito lasciando delle domande irrisolte: cos'è il bene nella storia? Cos'è il male? Perché la figura di Diana non viene approfondita? Come si muovono, d'altra parte, coloro che invece fanno del bene? Come mai esistono altri dei?

Infine lo stile di scrittura è sicuramente da limare: il primo capitolo come il resto della storia presenta uno stile artificioso e poco semplice.
Quando uno stile poco semplice (con periodi lunghi, vocabolario classicheggiante) incontra l'artificiosità ne viene fuori uno stile pesante e poco scorrevole.
Talvolta si incontrano anche delle sgrammaticature (niente di irreparabile) e una punteggiatura un po' scrausa.

CONSIGLIO: -rivedere la storia
- fare più attenzione alla caratterizzazione dei personaggi
VOTO: 5

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