Buona sera!
Per chi legge le mie recensioni non è nuova questa saga: ho già recensito il primo libro e recensiró presto il terzo. Ma fermiamoci a questo: salto di proposito la trama per evitare spoiler insani riguardo il primo libro.Iniziamo in medias res.
Rispetto al primo libro qui vediamo un'ambientazione diversa, o meglio due ambienti che richiamano la quotidianità dei Custodi. Albanuova si presenta sempre come una cittadina quieta e tranquilla, troppo, come se l'apparente immobilità celi il segreto che ella stessa protegge. Tutto è uguale: stradine, piazze, negozi. Tutto si muove sotto l'ottica della tranquillità apparente. In realtà tutto è impregnato di mistero e segreti, storie antiche mai dimenticate, oggetti smarriti, ricordi che devono tornare a galla. In contrapposizione alla staticità di Albanuova abbiamo palazzo Kireyev dove tutti conoscono il segreto dei Custodi e si prodigano per aiutarli nella loro missione.
Le due ambientazioni sembrano ruotare l'una attorno all'altra, come due pianeti che si attraggono. Entrano in contrapposizione, con le mute suppliche di Albanuova e la dinamica storia del palazzo. Da una parte la consapevolezza della collettività dall'altra l'ignoranza totale.
Per quanto riguarda la trama mi è sembrata molto statica quasi come se questo libro fosse solamente un ponte che collega il primo al terzo libro.
E statici mi sono parsi i personaggi.
Il libro dà vita a personaggi nuovi e la più nuova fra tutti è Yulya: il suo PoV sembra in realtà volto alla giustificazione dell'estremo gesto di Amy. È un personaggio bellissimo, ma sviluppato poco e male: immediatamente il lettore si ritrova a fronteggiare una personaggio testardo e, per certi punti di vista, bigotto. Lei onora e persegue del tutto la sua missione di futura Custode. Crede nella missione talmente tanto da non accorgersi di ciò che c'è fuori. L'autrice sembra essersi particolarmente concentrata sui suoi drammi d'amore senza approfondire del tutto la storia che sta dietro la ragazza: si apre una finestra sulla storia familiare di Yulya e sul rapporto che ha con il padre ma il tutto viene lasciato su un livello abbastanza superficiale.
David, quasi del tutto assente (non è una critica), ricalca il cliché del bad boy che si sacrifica per amore: le sue mosse sono facilmente prevedibili e, anche qui, non viene approfondito del tutto. Quello che manca in David è il perché delle sue azioni, che non si limita ad uno sguardo ma dovrebbe essere approfondito negli spaccati prima della sua vita con Amy.
E qui tocchiamo un tasto dolente: Amy. (Ma che mi combini Amy?) La nostra protagonista ad un certo punto diventa noiosa. Viene caratterizzata dall'amore estremo per David e dall'accennato binomio Amy/Anita. Le sue reazioni sono prevedibili, i suoi pensieri pure. Il tema dello stupro viene leggermente accennato: lo vediamo nei classici segni delle donne stuprate (come la paura irrazionale verso David) ma non dovrebbe fermarsi lì. La mente di Amy dovrebbe partorire un vero e proprio blocco nei suoi stessi confronti. I suoi pensieri però non lo permettono.
La narrazione è veloce, forse troppo, tanto da non permettere al lettore di soffermarsi abbastanza sull'interiorità del personaggio (forse la scena che più approfondisce è quella dove Yulya ricorda la morte di sua madre) mentre le scene si susseguono a ritmo sconsiderato.
La grammatica ha qualche pecca ma niente che non si possa risolvere: ho notato qualche espressione dialettale, qualche verbo che non suonava bene con il resto della frase. Tutto rimediabile.
Tirando le fila del discorso: la storia portate della trilogia è bellissima, ma questo libro rovina un po' l'amplesso.
VOTO: 5
CONSIGLIO: riprendere tutti i personaggi e approfondire i loro punti di forza.

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RandomRecensioni schiette, oneste e abbastanza sincere. A volte vado lenta, a volte veloce. E bisogna avere pazienza Prima cover di @danielina94 Seconda cover di @EG_Meyers ATTUALE cover di @Joceline_Wood #2 Narrativa Generale 07/12/2015 e dal 29/01/2016...