35. Quello che non ti aspetti

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Il piano è questo: andrò ad Equaloil con Christopher ma non scenderò a casa dei miei nonni con lui, rimarrò in macchina ad ascoltare, attraverso il vivavoce della chiamata in corso con Christopher, tutta la conversazione che avrà con i miei nonni, e spero anche con Samuel.

La giustificazione della sua visita sarà semplice: è di passaggio e ha pensato di fare un salto a salutare i miei nonni. Nulla di più, nulla di meno. I miei nonni sono troppo gentili ed innocenti per poter pensare che dietro a quella visita ci sia dell'altro, e almeno in questo passaggio potrò stare tranquilla.

Il problema arriverà dopo, nel momento in cui Christopher si dovrà mettere alla ricerca di Samuel. Casa dei miei nonni la conosciamo entrambi molto bene e non sarà difficile capire in quali stanze si deve cercare il personale della servitù, ma dovrà stare molto attento a non farsi scoprire e soprattutto non dovrà destare sospetti già nei suoi movimenti e nelle intenzioni, non appena entrerà. Le camere ad uso della servitù sono tutte al piano terra, vicino al bagno di servizio. A Christopher basterà chiedere dei servizi per poter far sparire per un po' le sue tracce. In questo frangente di tempo dovrà entrare nelle camere della servitù e scoprire dov'è Samuel.

Sono sicurissima che, nel momento in cui i miei nonni vedranno Christopher dalla telecamera del citofono, faranno in modo di nascondere Samuel in una di quelle stanze, vietandogli per un po' di fare il suo lavoro che lo renderebbe facilmente visibile. I miei nonni non sanno che sia io che Christopher siamo a conoscenza che Samuel è lì, ma sicuramente mia madre li avrà già informati che devono a tutti i costi nasconderlo da me e da lui, perchè se anche solo lui lo avesse visto, io non ci avrei messo molto a saperlo.

«Una volta trovato, cosa gli dico?» chiede Christopher mentre continua a guidare verso Equaloil.

«Gli dici che vorrei parlargli e me lo passi al telefono» rispondo con l'agitazione nelle mani.

Voglio assolutamente che il piano riesca, o non me lo perdonerò mai. Questa è la prima e l'ultima occasione che posso sfruttare. Se qualcosa va storto, i miei nonni scoprirebbero che so la verità e informerebbero sicuramente mia madre, così che mi vincolerebbe in casa per tutta la vita. Questo piano deve andare bene per forza.

«Daniel cosa ha detto del tuo viaggio inaspettato ad Equaloil?»

«Niente.»

«Davvero?» chiede scettico. «Come mai?»

«Semplice. Non gliel'ho detto.»

Chrostopher è sempre più perplesso. Non riesce proprio a credere che possa nascondere una cosa del genere a mio fratello, al mio Danny. Ma questa volta la faccenda è delicata e Daniel non mi capirebbe.

Sono sicura che avrebbe cercato di farmi cambiare idea, perché ormai ho Alexander e non c'è più nessun motivo di cercarlo ancora. E poi ho la sensazione che negherebbe fino all'ultimo che Samuel possa vivere dai nonni, dando troppa fiducia a loro e non riuscendo a farsi ragione che possano essere capaci di nasconderlo in questo modo. Forse la situazione è del tutto assurda, ma sono certa che l'investigatore abbia fatto bene il suo lavoro e che Samuel sia davvero lì. Ma a dirla tutta la convinzione c'entra ben poco in questa faccenda, ciò che sormonta di più è la speranza.

«Alexander sa del tuo viaggio per incontrare Samuel, invece?»

«No, nemmeno lui ne è al corrente» rispondo lasciandolo silenzioso e pensieroso.

Ad Alexander ho mandato un semplice messaggio, e lui mi ha risposto dolcemente che gli sarei mancata. So che non merita ciò che sto facendo, ma è più forte di me. Devo vedere, o almeno sentire, Samuel, così da potergli chiedere se sta bene e forse riuscirò a scoprire il perché della sua partenza così improvvisa e inaspettata.

Non si può tornare indietro - COMPLETAWhere stories live. Discover now