Un vantaggio è che le donne di una certa importanza si fanno sempre aspettare e per educazione non dovrebbero iniziare a mangiare senza la sottoscritta, o almeno lo spero. Ma non essendone sicura al cento per cento, e anche per non dare una cattiva impressione - tanto è bastata la situazione del pomeriggio a fare tutto - inizio a correre da una parte all'altra della stanza, come al solito.
Finalmente pronta, mi guardo allo specchio e scendo in salotto.
Quando la missione risulta inesplorata, bisogna mostrare previdenza e anche una buona dose di coraggio. Così, prima di dare inizio alle danze, faccio un lungo respiro.
«Ciao Kat» mi saluta Daniel, seduto sul divano, mentre sorseggia l'aperitivo.
Sembra tutto perfetto, a parte un minuzioso ma particolare dettaglio: come mai in salotto c'è soltanto lui?
«Gli ospiti?» chiedo sorpresa avvicinandomi al divano.
«Vedi forse qualcun altro oltre me?»
«Danny, non aveva suonato nessuno al campanello, vero?» domando sospettando già tutto.
«Cosa te lo fa credere?» replica prendendomi in giro. «Dovresti esserne contenta. Sei pronta e per giunta stranamente in orario.»
Cos'hanno tutti oggi che vogliono farmi arrivare per forza in orario?
Non mi farò abbindolare dalle sue chiacchiere. Questa volta me la pagherà, eccome! Se solo riuscisse a intercettare il mio sguardo fulmineo, comincerebbe a correre con le gambe in spalla in quel medesimo istante. Solo che è troppo tranquillo per potersene accorgere, così gli lancio un primo avvertimento.
«Conterò fino a tre.»
«Sei arrabbiata?» mi chiede sorpreso.
«Uno» inizio a contare con decisione.
«Perché te la prendi per così poco? Certo che sei davvero permalosa!»
«Due.»
«Fai sul serio?»
«Tu inizia a correre!» lo avverto estremamente seria.
Daniel posa subito il bicchiere, si alza dal divano e inizia a correre per il salotto più in fretta che può per non essere preso da me che lo inseguo furiosa. Sembriamo due bambini dell'asilo che giocano ad acchiapparello per il salotto di casa.
Finalmente riesco ad afferrarlo per il colletto della maglietta, ma un colpo di tosse cattura la mia attenzione, e nel voltarmi verso l'ingresso, un attacco di panico mi immobilizza terribilmente.
Sono tutti lì, con i loro occhi su di me, piuttosto perplessi. Di certo non avrei desiderato incontro peggiore.
Mia madre mi gela con i suoi occhi. Non ho mantenuto la parola data e ancora una volta ne ho combinata una delle mie.
Tolgo la presa da mio fratello e cerco di ricompormi con la stessa fretta. Papà e mamma non sono mai stati così furiosi e mi rendo conto di averli imbarazzati tantissimo.
Poi iniziano le presentazioni e l'impaccio cresce a dismisura. Alexander mi guarda stranamente e certe volte sorride malizioso. Quanto vorrei scavarmi una fossa subito!
Prendiamo l'aperitivo in salotto, prima della cena, e comodi sul divano, gli adulti iniziano a conversare del più e del meno.
Papà e il signor Robert non fanno altro che parlare dei vecchi ricordi del liceo, mentre la mamma e la signora Sarah cominciano a discutere sul mobilio della nuova casa. In pratica, un vero mortorio per una sedicenne come me.

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Non si può tornare indietro - COMPLETA
Teen FictionMistery Romance (IN REVISIONE) Kathleen Lucky ha tutto ciò che una ragazza di sedici anni possa desiderare: è ricca, con delle amiche fidate, una servitù ai suoi piedi in un'immensa villa con ogni comfort e un autista personale che la porta ovunque...