Lunedì|| 23.10.2017🍭

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Hii!
Sì, sono Sweetie e sono tornata, mlml. Spero che non vi dia fastidio la cosa e, se così è, gentilmente, invece di commentare con qualsiasi tipo di frase, togliete questo capitolo. Detto ciò, buona lettura.

Sospiro.
Tutto quello che si sente, è un sospiro, un sospiro cacciato dalla mia bocca, in una stanza silenziosa, vuota.
Apro piano gli occhi e a mio grande stupore... Oh, no, scusate, ormai ci ho fatto l'abitudine, altro che stupore.
Come mi chiamo? Non lo so, so solo che il medico che, ogni giorno, viene a visitarmi e a parlarmi, si chiama Tomminson... No, aspettate, Tomlinson, giusto, si chiama così. L'unico nome che conosco a dire il vero. Non conosco la mia età, ma so quella del Dr. Tomlinson, ha trentasei anni. L'unico numero che conosco, probabilmente.

Mi metto a sedere sul lettino, dalle lenzuola bianche, e mi guardo intorno. Com'è spoglia la mia stanza, ogni giorno me ne rendo conto sempre di più. Sbuffo, guardo l'unico muro di un colore diverso dal bianco e mi alzo, lentamente, dirigendomi verso questo. Non cammino molto, capita spesso che io barcolli, motivo per cui, appena arrivo da questo, mi poggio al muro, di un azzurro cielo fantastico.

Adesso che ci penso, questo colore, mi ricorda molto gli occhi del mio caro medico. Anzi, i suoi sono più belli.

Proprio mentre sto pensando a lui, bussa qualcuno alla porta. Poggiandomi alla parete, vado ad aprire, sempre con lentezza, la porta.

E guarda un po'! È proprio il Dr. Tomlinson!

Sorrido, facendogli spazio per farlo entrare.

«Buona sera, dottore. Siete arrivato proprio nel momento in cui vi stavo pensando!»
Ridacchio, dirigendomi, a piccoli passi, verso il letto, ovviamente aiutato dal medico.

«Ah sì? Come mai?»
Lo vedo sorridere, oh Dio, portami anche all'inferno, ma mai smetterò di pensare quanto sia bello il mio medico!

«Mi sono poggiato alla parete azzurra, come i vostri occhi, Dr. Tomlinson.»
Dico, sorrido e mi sistemo sul lettino.
Lo vedo sorridere, chissà a cosa sta pensando. Sicuramente so a cosa sto pensando io: ai suoi bellissimi occhi.

«Dai su, oggi sarà un giorno faticoso, imparerai il tuo nome, la tua età ed anche a leggere, ti va'?»
Ha un piccolo libro, in mano, me lo porge.

«Dr. Tomlinson, è difficile?»
Chiedo, mordendomi il labbro, notando il suo sguardo sulle mie labbra.

«Nah, per niente, è molto facile se ti ci impegni.»
Mi sorride; ah, che bel sorriso, lo adoro, è così premuroso quando me lo rivolge. Ha un bel sorriso, labbra fini ad incorniciarlo. La trovo una cosa più che perfetta.

«Prima ti dico che ti chiami Harry.»
Mi guarda, sorridendo ancora, allora annuisco e sorrido, leggermente, anche io. 

«Ha-Harry...»
Ripeto, annuisco e prendo il libro, appena finisco di parlare e me lo porge.

«Bravo, ti chiami Harry.»
Mi sorride, per poi riprendere a parlare ancora.

«E hai ventisette anni.»
Spalanco gli occhi; sono così grande? Wow!

«Detto questo, apri alla e metti prima pagina, prova a ripetere le parole scritte lì, okay?»
Mi dice e sorride, ancora. Oh mio Dio, un colpo al cuore, ogni volta.
Comunque, annuisco e inizio a ripetere alcune parole scritte sul libro, con difficoltà.

«Bravo Harry, continua così.»
Mi dice, mettendosi accanto a me.

«G-grazie.»
Mormoro, per poi riprendere la mia lettura. So che me lo dice solo per farmi continuare, ma va bene così.

•••

Abbiamo appena finito di leggere, credo che, se imparassi meglio, adorerei leggere.

«Allora, ti è piaciuto?»
Mi chiede, ricevendo come mia risposta un sorriso e un cenno di capo.

«Bene, ora ti va' di parlare un po'?»
Mi accarezza i capelli. Chiudo gli occhi e annuisco.

«Lo so che non ti piace stare qui, che i medici ti credano molto, molto, particolare, ma sai? Credo non sia vero, penso solo che tu sia molto riservato e che la scomparsa dei tuoi genitori ti abbia segnato tantissimo.»
Mormora, accarezzandomi i capelli. Mi blocco, sgrano piano gli occhi per poi guardarlo.

«I-io non sono pazzo.»
Mormoro, «Mi hanno portato qui solo perché s-sono d-diverso dagli a-altri, anche se in senso ne... Negativo.»
Mormoro, ancora, sto iniziando a sentire tante voci nella mia testa che mi dicono di mandarlo via, ma non voglio. Mi piace stare con lui. 

«Tu sei speciale in senso positivo invece...»
Mi sorride. Guardo il suo sorriso, prendo un grosso respiro e inizio a calmarmi. Il suo sorriso, mi rilassa, mi porta alla calma.

«Sai Harry, anche io ero orfano.»
Mi dice, guardandomi negli occhi.
Il suo sguardo... Rispetto alle altre volte è diverso, adesso sembra quasi triste...
Lo guardo, facendogli capire di poter continuare.

«All'orfanotrofio conobbi un bambino con il caschetto biondo.»
Mi guarda; uno sguardo quasi penetrante, mi blocco, rimanendo quasi incantato a guardare i suoi occhi.

«Be’, questo bambino era molto solitario, mentre io ero già abbastanza grande per stare lì.»
Prese un respiro, mi guardò, per poi continuare.

«Era... Adorabile, parlava poco, ma disegnava così tanto e, di tanto in tanto, prendevo quei fogli per vedere i suoi disegni. Allora, anche se ero fuori da quell'edificio, continuavo a voler vedere quel bambino, anche se da lontano e lo incontrai poi ai suoi ventitré anni qui...»

«Dr. Tomlinson, sembro io.»
Ridacchio, per poi bloccarmi e capire che stesse parlando di me.

«Quel paziente è molto carino... Ha labbra molto invitanti... Chissà se mi concedesse almeno un solo bacio.»
Mormora, guardando il muro azzurro.
Arrossisco, abbassando lo sguardo. Non riesco a credere che stia parlando di me, cos'ho di bello? Sono anche pazzo.
Si gira, improvvisamente, e guarda le mie labbra, facendomi arrossire.

«Emh... Dr. Tomlinson...»

«E se mi desse il consenso?»
Ancora una volta, le mie guance si colorano di un rosso acceso, mentre passo la lingua sulle mie labbra. A questo punto, annuisco.

Mi sorride, ah, che commento a fare il suo sorriso? Credo si sia capito quanto lo adoro.

Poggia delicatamente le labbra sulle mie, facendomi chiudere, istintivamente, gli occhi.
Mi bacia, oh diamine, quanto sono belle le sue labbra. Potrei continuare questo bacio all'infinito se potessi.

Peccato che, però, sia solo un altro dei miei stupidi sogni, un altro sogno sul mio medico e che, io, sia solo un pazzo, che potrà anche dimenticarsi di assaggiare quelle fini labbra rosee, appartenenti ad un'altra donna.

Vi è piaciuta? Spero di sì, è una settimana che la sto scrivendo, lol.
Va be’, spero davvero vi sia piaciuta, buona serata. ^^

Un Futuro Nella CIA - Larrys TeoriesWhere stories live. Discover now