Capitolo 26

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RICCARDO

"Mamma,papà.. Lui è Riccardo" esordì lei allegra,senza nemmeno un filo di preoccupazione.
Ma come? Suo padre mi stava squadrando,mi fulminava con lo sguardo e lei era tranquilla?
"Ehm,piacere Signor Ferrari,Signora. Sono felice di conoscervi finalmente"
Oh,ma quale felice? Avrei preferito essere a scuola a studiare. E questo la diceva lunga,perché era nota a tutti la mia voglia di studiare,nonostante gli ottimi voti.
"Oh,chiamami Francesca. E dammi del tu. Anche io sono molto felice di conoscerti"
"Beh,okay. Grazie Francesca"
Non c'era dubbio da chi avesse preso la sua bellezza la mia ragazza. Matilde era uguale a lei.
I suoi splendidi capelli rosso rame erano uguali a quelli della madre.
Sua madre avrebbe benissimo potuto passare per sua sorella maggiore,nata da due genitori molto giovani.
L'unica cosa che avevano di diverso erano gli occhi. Quelli della madre erano verdi smeraldo,mentre quelli di Matilde erano uguali identici a quelli del padre,di un azzurro bellissimo e se li guardavi da molto vicino notavi qualche sfumatura sul verde.
Penso di essermi innamorato dei suoi occhi come prima cosa.
Il problema era che in quel momento,quegli stessi occhi mi terrorizzavano sul volto del padre,che mi scrutava in cerca di qualche spiegazione in più.
"Tesoro,Riccardo è il tuo ragazzo?" Chiese lui.
Eravamo al punto di non ritorno. Al momento in cui lui mi avrebbe detto che non andavo bene per sua figlia.
"Si papi. Stiamo insieme da poco però sto davvero bene con lui e dato che intendo essere sempre sincera con voi e raccontarvi ogni cosa,ho deciso di presentarvelo"
"Mhh" fece lui e a quel punto decisi di intervenire,dicendo qualcosa che speravo fosse in mio favore
"Signore,so che siamo giovani e che ci conosciamo da non molto per mi creda,io amo veramente sua figlia. Signor Ferrari,Francesca credetemi,non le farei mai del male"
"Ah no? E dove eri questa settimana mentre lei piangeva e non ci diceva nulla e noi dovevamo far finta di niente? Di non sentirla piangere notte e giorno e non poter far niente per aiutarla? Perché lei non si confidava con noi"
"Papà,è tutto apposto. Se lui adesso è qui,è perché ha capito di aver sbagliato,ha capito che il suo comportamento non era stato corretto ed è venuto a scusarsi"
"Che poi,cosa ti ha fatto?"
"Papà questi non sono affari che ti riguardano. Sappi solo che con lui sono felice"
"Bene. E tu cosa hai da dire Riccardo?" Chiese a me
"Che ho sbagliato,che mi sono pentito e che ho sofferto tanto quanto lei,anche se questo non giustifica il mio comportamene e nemmeno il fatto che lei sia stata male. Solo,voglio veramente stare con lei e da adesso in poi non commetterò più errori. Basta con le cazzat,ehm scusi,cavolate. Non voglio più vedere scorrere nessuna lacrima sul suo volto se non di gioia. Non la farò più soffrire,mai più lo prometto. Quindi signore,mi da questa possibilità?"
"Lo prometti? Sarà felice con te?"
"Glielo prometto"
"Allora ragazzo,benvenuto in famiglia. E beh,dopo che abbiamo risolto tutto,che ne dici di chiamarmi Christian e di non darmi più del lei? Mi fai sentire più vecchio di quanto non sia"
In realtà,non credevo fosse molto vecchio. Avrà avuto più o meno quarant'anni. E Francesca forse ancora meno. Avevano avuto Matilde molto presto.
"Con molto piacere,Christian"
Matilde venne ad abbracciarmi e io la strinsi più forte che potei.
Sentii Francesca sussurrare a suo marito un "che carini" e così mi girai a guardarle e mi accorsi di tutto l'amore che c'era fra i genitori della mia ragazza. Avevano iniziato ad amarsi quando erano molto giovani e non avevano mai smesso,a quanto sembrava.
Matilde era molto fortunata,al contrario di me.
"Si però ora sono geloso" disse Christian in tipo scherzoso
"Oh papà" e gli si gettò fra le braccia. Io padre le diede il dolce bacio sulla testa e io fui orgoglioso di avere una persona come lei al mio fianco. Una ragazza di diciotto anni che non si vergognava a mostrarsi affettuosa con suo padre davanti a me.
"Oh amore,quanto sei scemo" gli disse la moglie e lui si mise a ridere "Riccardo tu ancora non ci conosci bene ma noi anche se sembriamo una famiglia normale da fuori,all'interno siamo una famiglia con le rotelle totalmente fuori posto"
"Siete una famiglia meravigliosa" dissi con un velo di tristezza e malinconia
"Grazie mille. Comunque,ti andrebbe di rimanere a cena?" Chiese Christian
"Accetto. Ho proprio voglia di passato del tempo con la mia splendida ragazza e con la sua bellissima e pazza famiglia"
Stava andando tutto bene. Forse per una volta sarebbe andata bene sul serio.

Era stata una serata fantastica e non volevo andarmene. Stavo bene con loro. Ma purtroppo si era fatta l'ora di tornare a casa.
"Adesso devo proprio andare. Grazie mille della cena,buonissima fra l'altro. Complimenti alla cuoca"
"Torna preso Riccardo"
"Ogni volta che mi vorrete" dissi sorridendo
"Aspetta che ti accompagno" mi disse Matilde.
Per fortuna,era tutta la sera che aspettavo di rimanere solo con lei per darle un bacio. Davanti ai suoi genitori non volevo spingermi troppo in là.
"Okay"

MATILDE

Lo accompagnai fuori dalla porta.
"Gli piaci. Sono contenti di te e orgogliosi della mia scelta"
"Sono felice tesoro,altrimenti non sapevo come avrei fatto"
"In qualche modo lo avremmo convinto mio padre. Sembra duro ma solo in superficie. In realtà è molto dolce. Mi ricorda qualcuno di mia conoscenza. Qualcuno che come mio padre mi ama molto"
"Chi sarebbe questo? Devo iniziare a preoccuparmi?"
"Tu scemo"
"Beh si,ti amo tanto in effetti"
"Anche io. Non sai quanto"
Mi baciò.
Finalmente.
Era tutta la sera che aspettavo quel bacio,le sue labbra sulle mie,le sue mani sui miei fianchi,le mie braccia avvolte attorno al suo collo. Dio,quanto lo amavo.
E mi stavo piano piano accorgendo di desiderarli come non mai.
Di volere più di un bacio. Anche se quelli erano strepitosi.
Sorrise mentre la sua bocca era ancora appoggiata sulla mia,poi si scostò leggermente
"Buonanotte amore mio" mi disse,la sua bocca un soffio dalla mia. Struscio il suo naso con il mio e poi si staccò.
"Buonanotte anche a te"
E poi se ne andò,lasciandomi con una voglia pazza di lui.

Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)Where stories live. Discover now