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Martina Pov.
Appena scendo dalla macchina di Jorge mi stringo nella mia giacca per via del freddo.

"Freddo?" Domanda lui guardandomi. Annuisco e mi avvicino a lui.

Appoggia un braccio sulle mie spalle stringendomi forte mentre ci dirigiamo verso l'entrata del bar.

Ieri ho ricevuto una chiamata da Junior dove mi ha pregato di vederci questa sera in questo bar. Inoltre mi ha chiesto di non dire nulla a nessuno, solo a Jorge.

Un po' sono preoccupata perché non ho mai sentito Junior così impaurito..

Entriamo nel bar e mi guardo intorno per cercare Junior e lo intravedo in fondo alla sala.

"È lì." Dico a Jorge e annuisce.

Appena ci avviciniamo intravedo anche Marcus, Catherine, Xabi, Samantha, Paul ed infine Cole.

"Marty!" Urla Catherine venendomi in contro e abbracciandomi.

"Tu sai qualcosa?" Scuoto la testa.

"Non sapevo nemmeno che c'eravate anche voi."

"Anche noi non sapevamo nulla." Dice Samantha salutandomi.

Sento Jorge dietro di me stringermi il fianco, mi giro verso di lui vedendolo con uno sguardo serio. Sarà infastidito dalla presenza di Cole..

"Ehi." Abbraccio Junior. "Tutto bene?" Annuisce ed io gli accarezzo la guancia.

Dopo aver salutato tutti ci sediamo al tavolo e per qualche secondo cala il silenzio, senza motivo.

"Vi starete chiedendo per quale motivo Junior vi ha fatto venire qui." Inizia Paul guardando Junior che è seduto accanto a me.

"Ci sono alcune cose che dovete sapere." Si schiarisce la voce.

"Non sono un tipo da discorsi seri, ma oggi mi sento di farlo. Negli ultimi mesi sono cambiate tante cose in me. Diciamo che non stavo molto bene con me stesso e cercavo di sfogare il tutto con le donne. Tutti i miei problemi mi portavano a fare cose che non avrei mai immaginato di fare. Ognuno di noi ha commesso errori quando era adolescente che ad oggi si pente di averli fatti. Io mi sono pentito di tantissime cose, e non accettavo tante altre cose. Ma negli ultimi mesi non riuscivo ad accettare una cosa in particolare. Una cosa che mi ha cambiato totalmente. E forse era proprio questo che non accettavo, il mio cambiamento, il diventare forse un'altra persona." Si ferma abbassando gli occhi sul tavolo.

"Una persona mi ha aiutato a capire tante cose e soprattutto mi è stata accanto nonostante il mio brutto carattere." Guarda tutti noi.

"Grazie Junior." Sposta lo sguardo su Junior. "Grazie di essere quella persona che mi è stata accanto per tutti questi mesi. Scusa se mi sono comportato male alcune volte ma non accettavo questa cosa."

"Penso che voi avete capito di cosa intendo." Sposta lo sguardo di nuovo su tutti ed io annuisco.

"State insieme?" Chiede Xabi in modo diretto.

"Si." Rispondono entrambi, Paul si gratta il collo imbarazzato. Non l'ho mai visto così..
Junior prende la sua mano accarezzandola.

"Se non volete più essermi amico lo capis..."

"Ma che dici? Vieni qui fratello." Xabi si alza andando verso di lui e abbracciandolo forte e stessa cosa fanno gli altri.

Mi alzo anche io andando verso Junior e abbracciandolo forte, dalla felicità mi escono delle lacrime.

"Sono così felice per te.." sussurro e lui mi stringe.

"Grazie Marty. Per tutto ciò che hai fatto per me. Mi hai sempre aiutato nel momento del bisogno.." mi stacco guardandolo negli occhi.

"Ti voglio tanto bene Junior." Gli accarezzo le guance sorridendo.

"Anche io."

"È il mio turno!" Catherine si butta su Junior abbracciandolo ed io me ne approfitto per andare da Paul.

"Ehi." Lo abbraccio forte. "Congratulazioni."

"Sapevi già tutto vero?" Mi sussurra.

"Di te e Junior? Si, ma non l'ho mai detto a nessuno. Sono tanto felice per voi." Mi asciugo una guancia e mi stacco.

"Piccola perché piangi?" Ridacchia Jorge guardandomi ed io gli do uno schiaffo sul braccio.

"Lo sai che sono emotiva." Lui ride di nuovo e mi abbraccia forte baciandomi la tempia.

"Io direi di brindare, voi che dite?" Chiede Marcus e tutti noi annuiamo chiedendo al cameriere dello spumante e dei bicchieri.

"Secondo me sono tante le cose da brindare." Afferma Xabi.

"Tipo?" Domanda Catherine.

"In primis all'amicizia che lega tutti noi, a Paul e a Junior e poi al ritorno di una vecchia coppia." Xabi guarda me e Jorge ed io faccio un piccolo sorriso mentre Jorge appoggia un braccio sulla mia spalla.

Il cameriere arriva con un vassoio con i calici di spumante servendoli ad ognuno di noi.

"Prima di brindare vorrei dire una cosa." Afferma Jorge accanto a me ed io alzo un sopracciglio girandomi verso di lui.

"Come ha detto Paul prima, ognuno di noi quando era adolescente ha commesso errori che però oggi si pente di aver fatto. Io mi sono pentito di tante cose, soprattutto quando mi sono reso conto di aver perso l'unica persona che veramente mi accettava e che mi amava. Ormai quello che è stato fatto non può essere cancellato quindi basta guardare il passato, godiamoci il presente e soprattutto godiamoci le persone che stanno accanto a noi nonostante tutto."

Non mi aspettavo queste parole..

Do un bacio a stampo a Jorge. "Ti amo."

Lui mina un: "anche io."

"A questo punto dico qualcosa anche io." Ride Cole.

"Mi dispiace di aver reagito in quel modo quella sera ma non ero in me. Per me Martina è come una sorella e vederla accanto alla persona che l'ha fatta soffrire mi ha urtato molto il sistema nervoso. Come l'abbiamo vista io, Junior e Catherine per cinque anni non l'hai vista tu. Quindi sono sicuro che avresti reagito allo stesso modo anche tu al posto mio."

"Infatti io ti capisco, ma a me ha urtato il sistema nervoso come hai trattato lei." Jorge mi indica.

"Mi dispiace Martina.."

"Tutti quando si arrabbiano dicono cose che non pensano realmente quindi non fa niente. So che non pensi veramente quelle cose." Gli sorrido.

"Ottimo tutto è risolto! Brindiamo?" Chiede Xabi prendendo il calice.

"All'amicizia!" Urliamo tutti quanti insieme perché poi bere lo spumante.

1mln!
Un successo che non pensavo di raggiungere in così poco tempo..
Mi ricordo perfettamente il giorno in cui presi la decisione di scrivere il secondo libro del "Il Ragazzo Del Bronx", ero molto insicura nel pubblicarlo volevo più che altro dedicare del tempo a me stessa e alla mia famiglia..
Però mi resi conto di una cosa, scrivere per me è una passione enorme dove posso giocare con la mia immaginazione e soprattutto sentirmi più libera di scrivere ciò che penso realmente.
Ed eccomi qui, soddisfatta del mio lavoro, un lavoro che sto portando avanti da quasi 5 anni.
Devo ringraziare anche voi che mi avete sempre sostenuta, che mi siete state accanto nel momento del bisogno, che mi avete capita.
Io l'ho sempre detto che per me siete come una seconda famiglia..
Oltre a questo volevo comunicarvi che mancano pochissimi capitoli alla fine.. ed io già piango!
Vi amo con tutta me stessa.
-Ale

Il ragazzo del Bronx 2Where stories live. Discover now