-29-

1.8K 72 0
                                    

<Raga ma se mischiamo la fila maschi e femmine?>
Chiese Esteban e tutti risposero di si.
Quindi dopo esserci riempiti i piatti, ci sedemmo ognuno come voleva, io accanto ad Esteban, ovviamente e dall'altro lato ciò Gabriele.
<No raga non sono più abituato a tutta sta roba, cè è strano>
Disse Esteban a tutti noi.
<Raga domani comunque dobbiamo fare tutte le lezioni>
Disse Gabriele.
<Le cose seriamente>
Disse Nicole.
<Sennò c'è la tolgono>
Disse ancora Gabriele.

La sera decidemmo di organizzare una piccola festa che cominciava nella nostra camerata.
Infatti noi ragazze avevamo fatto la gonna più corta ed i ragazzi erano tutti nei letti a guardarci.
<Ci fate la sfilata perfavore, ragazze?>
Chiese Esteban mentre era coricato nel mio letto con Youssef.
<La fa la tua ragazza la sfilata per te>
Disse Giulia riferendosi a me ridendo, mentre io la spingevo scherzosamente.
<A me va bene guarda>
Rispose Esteban.
<Preferisco di no, preferisco altro>
Risposi io andando verso di lui.
<Che cosa preferisci?>
<Stare con te>
Risposi guardandolo e in quel momento Youssef parlò .
<Io vi lascio anche il letto libero>
Rispose alzandosi e facendoci scoppiare a ridere.
Mi distesi di fianco a Esteban mentre lui metteva un braccio intorno alle mie spalle.
<Guardare ma non toccare, questo è il detto!>
Disse Cora camminando davanti a loro.
<Eh guardiamo tranquillamente, stai tranquilla>
Rispose Michael che intanto si era messo hai piedi del mio letto e ricevette una pedata da parte nella schiena.
Capi per fortuna che stavo scherzando e la prese sul ridere.
<In questo caso, tu non devi neanche guardare>
Dissi poi rivolgendomi a Esteban.
<Ma dai, Cora è carina>
<Ah si? Bene>
Dissi facendo per alzarmi ma lui mi riprese dai fianchi e mi gettò su di lui.
<Non ti perdono>
<E invece secondo me si>
Disse per poi baciarmi.
<Okay forse ti perdono>
Scoppiammo a ridere e dopo aver gettato fuori tutti i maschi, noi ragazze ci cambiammo.
Ci mettemmo una maglietta colorata come gonna, la mia era rossa e la camicia del Collegio come maglietta.
Portammo il Jukebox in cortile e poi cominciammo a ballare con 'Il tuo bacio è come un rock' di Adriano Celentano.
Ballammo per tutta la serata quando ad un certo punto Michael e William entrarono nella stanza dei sorveglianti e cominciarono a cercare qualcosa.
<Va beh raga chiudete perché se ce sgamano la paghiamo tutti>
Disse Giulia a Michael e William che non trovavano la cassa.
Poi Michael usci ma rimase William che prese il telefono e le cuffiette.
<È un deficiente>
Disse Elia.
<Sta rischiando!>
Disse Youssef.
<No no stiamo rischiando tutti e l'autogestione va a fanculo>
Rispose Elia per poi entrare in stanza e parlare con William.
<Sei un deficiente>
<Lo rimettiamo stasera>
Poi tutti gli dissero di non prenderlo.
<William esci da quella stanza sennò domani ti sputtano io>
Urlò Nicole.
E quindi William uscì senza telefono.
<Ma secondo te il Preside a quest'ora scende e fa: 'No ma la c'è una cassa, un telefono' no! Il tempo di farci una ballata, una musica col tempo nostro è basta, lo riappoggiamo!>
Disse Cora ribellandosi.
Poi rientrarono Michael e Matias nella stanza dei Sorveglianti.
<Voi volete sempre di più! Non vi basta mai! È per questo che non sarete mai libere!>
Disse Nicole.
<Nicole ma fatti un'attimo li cazzi tua>
Disse Alice Carbotti girandosi verso di lei.
<Alice, sono cazzi miei mi sono presa la responsabilità di star qua!>
<Eh la responsabilità al limite c'è la prendiamo noi, io voglio soltanto vedere se ci sta>
<Ma poi che ci hanno fatto col telefono Alice>
Rispose Nicole e poi si rivolse a Michael e Matias.
<Vi dico che se non uscite vado a chiamare il preside>
<Lascia! Lascia!>
Disse Matias a Michael.
<Michael se prendi qualcosa lo dico a chiunque sia di dovere>
Disse Nicole.
Alla fine però nessuno prese un telefono.

<Toc toc>
Dissi bussando alla camerata dei ragazzi, sapendo che c'era solo Esteban.
Lui era seduto e stava scrivendo su un foglio qualcosa sulla scrivania.
Si girò a guardarmi e sorrise.
<Ti hanno lasciato solo?>
Chiesi ridacchiando. Erano andati quasi tutti a chiamare, anche se non si doveva fare.
<Meglio così>
Rispose lui alzando le spalle e mi sedetti su di lui
<Che scrivi?>
<Niente, disegno>
<Una cosa del tutto nuova>
Risposi guardandolo e scoppiando a ridere.
Rise anche lui e poi mi diede un bacio.
Dopo svariati minuti, rientrò in camerata Gabriele ridendo.
<Che hai?>
Chiesi scoppiando a ridere anche io da come si muoveva per il troppo ridere
<Praticamente siamo scesi a chiamare no. E tutti hanno sceso le scale, arrivo io per ultimo, scendo ste scale, mi giro e mi ritrovo il Sorvegliante>
Disse continuando a ridere.
<No va beh>
<C'era Bea che non smetteva di ridere>
<E che ti ha detto, il sorvegliante?>
<Niente ci ha fatto tornare qui, ma vi giuro raga da morir dal ridere>

<Dormiamo insieme? Almeno stasera che possiamo farlo!>
Chiesi a Este.
<Stiamo stretti>
<Dai dai dai!>
<Tanto mettiamo tutti i materassi a terra Este, dormiamo a terra oggi>
Lo informò Youssef e Esteban lo guardò e poi girò lo sguardo verso di me.
<Va bene>
Alla fine si arrese.
<Sii!>
Urlai per poi abbracciarlo.
Dopo aver messo tutti i letti dei ragazzi a terra, io mi sdraiai di fianco ad Esteban e ci addormentammo abbracciati.

Il Collegio 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora