Mantenere il controllo sulla creatura acquatica le richiede più concentrazione ed energia di quanto pensasse e Freya sa che non potrà resistere a lungo. Iron Man è impegnato con Narek e lei deve fare la sua parte per tentare di salvare il salvabile.
Le urla di dolore e panico dei mortali sono una macabra canzone di morte e lei si sforza di sigillare tutto in un angolo remoto della sua mente. Dopotutto, non è come se non si fosse mai trovata nel mezzo di un campo di battaglia.
Le prime esplosioni si sentono nel cielo e Freya alza la testa, distratta, come se all'improvviso qualcosa le avesse suggerito di farlo.
E lì che lo vede, avvolto tra fiamme, fumo e macerie.
Teschio Rosso è chino su Steve Rogers, pronto a uccidere il Capitano.
Freya solleva le braccia verso la nave. "Vaxa vatn. Ek valda" Cresci acqua. Io ti comando.
Per un attimo, un fugace istante, Freya non esiste più. La sua essenza è il fiume stesso. È libera, impetuosa e potente.
È l'acqua che si avvolge attorno al corpo di Teschio Rosso e lo allontana dal Capitano. È la forza che toglie il fiato a Schmidt, che sente l'ossigeno sfuggire dalla sua preda.
Freya se ne compiace... per un po'. La sua mente è alla deriva, cullata dai bisbigli dell'acqua. Non importa se il guerriero nemico ha squarciato l'armatura di Iron Man, non importa se Steve sta precipitando a peso morto nel fiume.
Lei è...
Fiamme. Fuoco. Dolore. Disperazione.
Brísingamen.
Dalla sua gola erompe un urlo di agonia e Freya riprende il controllo con un ansito disperato. Le ci vuole qualche secondo per ottenere consapevolezza di cosa la circonda.
Pezzi di metallo cadono dal cielo, il mostro aquatico è scomparso e il fiume è agitato da onde anomale.
I due gemelli sono davanti a lei, l'uno al fianco dell'altro. Le è difficile comprendere la loro espressione, un misto tra il disgustato e il compiaciuto.
Usa il braccio sinistro come appoggio per Narsil, poi riprende posizione: la lama sollevata e pronta per lo scontro.
Lo sguardo dei guerrieri scivola in contemporanea verso lo strano tatuaggio con la piuma nera e Freya sente il braccio tremare.
"Non puoi sconfiggerci" afferma Khal, la voce calma mentre attorno a loro infuria il caos.
"Ma posso provare" lo aggredisce con furia.
"Fallirai, asgardiana" sogghigna Narek. "E verrai con noi."
"Perché?" lo incalza la guerriera. "Cosa volete da me?"
"Tu sei la Portatrice" dice Khal, quasi quel nome potesse spiegare tutto.
"Sfortunatamente" si intromette il gemello. "Enhar non sarà felice di scoprire che la Portatrice è la progenie di Odino."
Mentre dice quello, uno degli helicarrier precipita al suolo, schiantandosi sul Triskelion. La distruzione genera un vortice di vento che fa barcollare Freya all'indietro. Quando un pezzo di lamiera cade verso di lei, la guerriera rotola di lato, fermandosi sul ciglio del ponte.
Prima che possa riprendere posizione sente qualcosa di bagnato strisciare sul suo corpo.
I tentacoli sono fatti d'acqua e si avviluppano lungo le sue gambe impedendole di muoversi. Strisciano attorno al suo corpo e in pochi secondi le è impossibile qualsiasi movimento.

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Radici
FanfictionSequel di "Cicatrici". Precipitata su Midgard per volere di Hela, Freya è trovata dallo SHIELD all'interno di una piramide. Creduta morta, su Asgard Frigga scruta il destino in un nuovo quadro mentre Thor si appresta a sedare le rivolte nate dopo la...