"Le radici di Yggdrasill sono il cuore dell'universo. Senza, l'albero non potrebbe esistere e così i Nove Mondi. Tra di esse trovano rifugio le Norne, custodi di vita, morte e destino di ogni essere vivente."
"Perché mi state dicendo questo?"
Odino ride e scruta la nipote con attenzione. È sveglia, Freya, più di Thor, deve ammettere ed è piacevole trascorrere del tempo con lei, soprattutto ora che suo fratello è morto.
"Sono certo che conosci ogni storia sull'Albero del Mondo, ma lascia ad un povero vecchio il piacere di raccontarti le cose."
Sorride, mentre la guida sicuro tra le pareti di Vàlaskjàlf. La conduce in profondità, lì dove a pochi è concesso andare.
In quell'unico luogo di Asgard le radici dell'albero sono visibili anche senza varcare la Dimensione. Oltrepassare quel punto è concesso solo a pochissime persone.
Freya spalanca gli occhi e lui alza lo sguardo, imitando la nipote. Avvinghiate su se stesse le radici di Yggdrasil risplendono d'argento e dei colori del Bifrost. Più in là c'è la grande porta che conduce alla Dimensione e anche il guardiano che la custodisce.
"Cos'è?" domanda Freya indicando la creatura di metallo.
"È il gemello del Distruttore, l'Eliminatore. Uno è posto a proteggere le antiche reliquie ed uno è qui."
"È spaventoso."
"È così, ma tu non dovrai mai temerlo" replica il Padre degli Dei. Freya però le rivolge una strana espressione e abbassa gli occhi sul pavimento. "Frigga dice che non ti sei ancora ambientata. Fatichi ad integrarti con gli altri?"
Con il braccio teso verso sinistra la invita a proseguire. "È... difficile."
"Anche Loki era timido come te da bambino, ma ora siete entrambi quasi adulti."
"Farò del mio meglio."
Odino le da una pacca sulla spalla, facendola barcollare in avanti. "Molto bene, Freya. Non mi deludere."
Il corpo di Víli è stato riposto nel sarcofago, ma non è lì che lo sguardo di Odino si posa. È rivolto verso la bara di pietra vuota che accoglie solo un ritratto realizzato da Frigga. Non c'è il corpo di sua nipote lì, nulla per cui piangere.
Thor, alle sue spalle, ha i pugni serrati mentre Loki stringe gli occhi come se sperasse di poterlo incenerire.
"Lei li odiava" sibila il suo secondogenito con rabbia. "Voi non sapete nulla" lo accusa.
Odino non ha la forza di rispondergli ed è Thor ad intervenire. "Loki ha ragione, padre. Questo è un insulto alla sua memoria. E voi lo sapete!"
Frigga gli solleva una mano, guardandolo con occhi lucidi. Sua moglie ha sempre avuto un particolare rapporto con Freya, forse perché avrebbe desiderato avere anche una figlia femmina.
"Sigilleremo questa tomba per sempre" annuncia. Loki si allontana con rabbia, uscendo dal mausoleo con passo veloce e senza mai voltarsi.
"Perché state facendo questo?" lo implora di spiegarsi, Thor. "L'amavate anche voi!" alza la voce.
Odino si porta una mano al petto, imponendosi di non far trapelare nulla. È il sovrano di Asgard, da lui dipendono molte vite.
"Tuo padre è stanco" interviene Frigga con una strana luce negli occhi. "Il dolore ci ha colpito tutti."

STAI LEGGENDO
Radici
FanfictionSequel di "Cicatrici". Precipitata su Midgard per volere di Hela, Freya è trovata dallo SHIELD all'interno di una piramide. Creduta morta, su Asgard Frigga scruta il destino in un nuovo quadro mentre Thor si appresta a sedare le rivolte nate dopo la...