IL RITRATTO DI DORIAN GRAY(pt.3)
•Nei suoi rapporti cogli uomini, il destino non chiedeva mai la partita dei crediti.
•Gli psicologi affermano che vi sono momenti nei quali il desiderio di peccare, o di quello c'è il mondo chiama peccare, si impadronisca d'un carattere a tal segno, che ogni fibra del corpo, come ogni cellula del cervello, pare in preda ai impulsi spaventevoli. In tali momenti gli uomini e le donne perdono il loro libero arbitrio. Si avviano, simili ad automi, verso la loro conclusione fatale e tremenda. Non hanno scelta, la coscienza è morta, o, se ancor viva, serve a dare maggior fascino alla ribellione e alla disobbedienza. Perché tutti i peccatori, come i teologi non si stancano di ripetere, sono peccati di disobbedienza.
•È una verità dolorosa, ma noi abbiamo perso il dono di nominare le cose con nomi graziosi.
•"Dico la verità di domani"
-"Preferisco gli errori di oggi" rispose lei.•Pareggiano la stupidaggine con la ricchezza, e il vizio coll'ipocrisia.
•Scosse la testa. "Credo nella razza" esclamò.
-"È tutto quel che resta dell'energia"
-"Ha uno sviluppo"
-"La decadenza mi interessa di più"
-"E l'arte?"chiese lei.
-"una malattia"
-"l'amore?"
-"un illusione"
-"la religione?"
-"il surrogato mondano della fede"•Per ogni buona impressione che si produce ci si fa un nemico. Per godere della popolazione bisogna essere mediocri.
•Noi donne, qualcuno ha detto, amiamo con le orecchie, e voi uomini amate cogli occhi, se pure amate mai.
•L'Avventura vive dell'essere ripetuta, e la ripetizione trasforma il desiderio in un'arte.
•Nella migliore delle ipotesi non possiamo avere, nella vita, più di una grande esperienza e tutto il segreto della vita sta nel ripeterla il più spesso possibile.
•La vita in sé e per sé era una caos, ma c'era qualche cosa di tremendamente logico nell'immaginazione. L'immaginazione faceva nascere cose mostruose da ogni delitto.
•Nel mondo abituale dei fatti, i cattivi non erano puniti, né i buoni ricompensati. Ai forti era dato il successo, si facevano piegare i deboli sotto il peso dell'insuccesso.
•Era tremendo il pensiero che la coscienza potesse evocare fantasmi tanto spaventosi, e sar loro forma visibile e moto. Che vita diventerebbe mai la sua se notte e giorno le ombre dei suoi delitti sorgessero a guardarlo dagli angoli silenziosi, a beffeggiarlo da segreti nascondigli, a sussurrargli parole all'orecchio durante le feste, a svegliarlo con gelide dita mentre giaceva addormentato.
•Così accade alle persone delicate e troppo complesse. Le forti passioni schiacciano, e sono schiacciate. Distruggono l'individuo, o se stesse. I piccoli dolori e i piccoli amori vivono. I dolori e gli amori grandi son distrutti dalla loro stessa imponenza.
•Il destino non si cura di mandarci le sue staffette. È troppo saggio o troppo crudele.
•Il fondamento di ogni pettegolezzo è una certezza immorale.
•Il saperlo sarebbe fatale. È l'incertezza che attrae.
•"Oh, vorrei poter amare" disse Dorian Gray, con un'eco di commozione profonda nella voce.
"Ma è come se avessi perduto ogni passione, e dimenticati il desiderio. Mi son troppo curvato su me stesso. La mia personalità mi è divenuta un peso. Vorrei fuggire, andarmene, dimenticato".•Ma si rimpiange la rinuncia anche alle peggiori abitudini. Forse sin quelle che si rimpiangono di più. Sono una parte tanto essenziale del carattere.
•Non era curioso. Era il suo maggior difetto.
•Ogni delitto è volgare, come ogni volgarità è delitto.
•Ogni cosa diventa un piacere, se la si ripete troppo spesso.
•Se un uomo considera la vita artisticamente, il cervello tiene il posto del cuore.
•Che cosa guadagna chi conquista tutte le cose del mondo e perde la propria anima?
•"No. Harry. L'anima è una terribile cosa reale. Si può comprare, vedere, battere. Si può avvelenarla, e farla perfetta. In ognuno di noi c'è un'anima.
•Le cose di cui ci si sente assolutamente certi non sono mai vere.
•La cosa più triste della vecchiaia non è l'esser vecchi ma il rimaner giovani.
•La vita è un'insieme di nervi, fibre e cellule faticosamente cresciute, nella quali il pensiero si nasconde, e la passione si illude.
~Ari~
