(Sabri's pov)
"Per la miseria, questa cosa è freddissima!" mi lamento, mentre la dottoressa mi spalma il gel per cominciare l'ecografia.
È passato del tempo, e sapendo di un'Alice presa a meditare qualcosa di cui dovrei avere paura, ma sinceramente non mi interessa, sono giunta finalmente al quarto mese di gravidanza: credo che dopo numerosi controlli sia arrivato il momento di scoprire se il piccolo cucciolo che abita nella mia pancia è un maschietto o una femminuccia. Diverse mie conoscenze, in precedenza, cercavano di fare previsioni sul sesso del nostro bambino soltanto guardando la mia pancia, o se avessi voglia di dolce, piuttosto che di salato, ma io ho deciso di lasciar stare, sono tutte semplici credenze.
Ovviamente, in ospedale mi ci ha voluto accompagnare Sascha, proibendomi così di scoprire se aspettavo un bimbo o una bimba attraverso gli esami del sangue: la sua fobia degli aghi si sta ripercuotendo su di me in un modo decisamente notevole, ma al momento non mi importa, se a questo si deve sostituire una semplice ecografia.
Semplice, ma vitale allo stesso tempo.
Dallo schermo lo vedo cresciuto, ormai sia la testa che il corpo sono ben formati, e questo non può far altro che strapparmi un sorriso.
"Congratulazioni!" sorride dolcemente la dottoressa. "È una femminuccia!"
"Una femmina?" domanda Sascha, retoricamente.
"Mi piace. Oh sì, mi piace tanto." sorride.
"Anche a me!" aggiungo, molto felice.
"Oh Dio, ti rendi conto? Stiamo per avere una bella bambina!" sorrido, carezzandomi la pancia, una volta tornati a casa.
"Già..." sospira. "Wow, ti giuro che mai nella vita me lo sarei aspettato ma... Questa cosa mi sta piacendo. E poi... Ora che ci penso, se è una bambina... Sarà anche più facile darle un nome!" alza le spalle, gettandosi come solo lui sa fare sul divano.
Giusto, il nome!
Penso che sia molto meglio deciderlo adesso, soprattutto perché dovrei chiedere a mia mamma quel grosso favore di ricamarmi un bel fiocco rosa che appenderemo sul cancello del condominio al momento della nascita della nostra bella bimba.
Ma... Come potremmo chiamarla?
"Ma... Il nome. Quale potremmo darle?" chiedo.
"Possiamo chiamarla Carlotta?"
"No."
"E allora come vorresti chiamarla, signorino Dico Sempre Di No..."
"Si chiamerà Sara."
"No." sbuffo. Era una cosa che avevo in progetto da molto. "Carlotta."
"Sara!"
"Carlotta!"
"È meglio Sara!"
"Io preferisco Carlotta!"
"La chiameremo Sara!"
"No, Carlotta!"
"Sara!"
"Carlotta!"
"Sara!"
"E va bene, Sara Carlotta!"
"Oh..." ci è rimasto palesemente di stucco. "Sara Carlotta..."
Sorrido.
"E quindi... Sara Carlotta?" mi chiede. "Con il suo stupido secondo nome che le hai voluto dare..."
"NON È STUPIDO."
"Ok, non è stupido... Ma... Pensi che si abbina, no?"
"Sì, sai che ci sta tanto?"
"Perfetto, allora."
"Devo dire che Sara Carlotta in fondo mi piace." sorride pure lui, mettendomi una mano su quella pancia che sta ingrossandosi sempre di più. "E a te, piccolina? Ti piace se ti chiamiamo Sara Carlotta?"
"Spero di sì!" rispondo io per lei.
"E tu come lo sai?" mi provoca giocosamente.
"Io lo so perché... Perché io so tutto."
"Sei sicura?" mi chiede, facendo scontrare il suo naso col mio.
"Sì..."
"Veramente veramente sicura?"
"Sì... Te l'ho detto che so io che mi tutto!"
"Allora sai anche che ho fame vero?"
"Non posso cucinare. Sara mi mette fuori uso!"
"Ma io non sono capace..."
"Sono cinque anni che ti dico di imparare!"
"Ma io..." mi mette il muso. "Non è giusto, sei cattiva."
"Dai... Io lo dico per te... E se un giorno fossi a casa da solo?"
"C'è Just Eat."
"E se internet fosse scollegato per diversi motivi?"
"Esco."
"E se... Fossi costretto a rimanere in casa per un coprifuoco?"
"Oh Sabrina come la fai lunga però, mi apro una busta di prosciutto e fine!"
"Ben detto, amore. Apriti una busta di prosciutto e fine."
"Cosa?"
Non appena fa per alzarsi, ovviamente con quella classica faccia da cane bastonato, istintivamente scoppio a ridere. "Ma stai fermo, ma dove vai! Lascia perdere che se no va a finire che incendi la casa e ci tocca chiamare i vigili del fuoco... E io non ho voglia!"
"Okay..."
"Senti, però facciamo una cosa. In casa nostra, tra cinque mesi, arriva un'altra persona. Non saremo più solo noi due e le cose diventeranno un filino più complicate. Dovrai darti da fare anche tu, visto che sei un pelandrone di prima categoria!"
"Ha parlato lei."
"Beh ma io cucino."
"Beh sì, ma sono capace anche io di comprare i prodotti di gastronomia e scaldarli al microonde!"
"Non lo fai..." alzo le spalle.
"In ogni caso... Devo starci per forza?"
"Sì."
"E va beh, allora ci sto." approva. "Anche perché so che se mi dicessi di no me la faresti pagare molto cara, e non mi va di sentire i tuoi lamenti."
"Diciamo che ti mollerei subito dopo aver partorito, lasciandoti direttamente la bambina." sorrido in modo un po' malvagio.
Sascha impreca.
"Va bene... Ok... Facciamo che tu ti occupi della casa, mentre io mi prenderò cura della piccola." dice, indicandomi il pancione.
"Ovviamente anche tu potrai coccolarla tutte le volte che vuoi ma... Va bene, ogni tanto toccherà a me doverla calmare quando si sveglierà piangendo."
"Sai che con questo almeno le pappe dovresti saperle cucinare, vero?"
"Gliele prendo già pronte su Just Eat."
Scoppio a ridere nuovamente. "Certo che sei proprio un tipo! Ma mi piaci proprio per questo."
"E anche tu mi piaci, tanto tanto." mi risponde, sollevandomi da terra e prendendomi in braccio. "Anche se non ti lavi."
"Ma cosa! Ma come! Ma ora che i fan mi regalano tutti i saponi, i bagnoschiuma e tutta quella roba del genere mi lavo sempre!"
"Ah, se ne sei veramente convinta..."
"Ne sono convintissima."
"Allora mi spieghi da dove viene sto odoraccio?"
"Non dirmi che hai scorreggiato, perché non sono stata io."
"Ehm... No."
"Scusate ragazzi, sono stato io. Volevo farvi un prank degno di nota ma, cazzo, mi avete beccato di nuovo!" sentiamo una terza voce, provenire da dietro di noi. Entrambi ci voltiamo.
"Tudor come hai fatto a entrare qui senza farti sentire?"
"Beh... Sono stato nascosto tutto il tempo nel ripostiglio. E ho sentito tutto."
"Quindi sai che..." comincia Sascha, ma subito viene interrotto.
"Posso essere il padrino di Sara?"
"Ma certo che puoi" sorride il mio ragazzo.
"Se vuoi ai fan puoi spoilerare anche questo, domani." sorrido a mia volta. "Il nome e il sesso lo diremo proprio all'evento di domani."
"Oh cacchio, domani..." capto il sussurro di Sascha, che mi è sembrato velato d'ansia. Subito mi volto verso di lui: "Perché, cosa c'è domani?"
"Sorpresa... lo scoprirai domani."Ciuffy's Corner:
Grazie al cielo, avevo preparato in precedenza questo capitolo così da portarvelo prima... Probabilmente il prossimo aggiornamento sarà molto molto tardi, perché davvero sto passando un periodo letteralmente schifoso e spesso mi passa la voglia di scrivere (avevo pure in mente di interrompere la storia dal male che sto...). Ma tranquilli, è solo un periodo!
Piccola domanda, però. Voi immaginavate il bimbo maschio o femmina?

CITEȘTI
How Strong Is Your Love?||Saschina
FanfictionCi saranno persone che cercheranno di ostacolarci, in tutto e per tutto. Persone che non vorranno vederci insieme, che vogliono la nostra rovina, ma noi glielo impediremo. Il nostro amore è forte, non dobbiamo darla vinta a quattro oche gelose! -- ...