Scusate sta introduzione che non c'entra nulla, ma il mio amato Wattpad mi sta dando problemi e voglio fare una prova per vedere se salva le cose.
Ok, ignorate pure sto mini sclero :3(Sabri's pov)
Al momento, in cielo sta avvenendo qualcosa di veramente spettacolare, imperdibile, fantastico: numerosi razzi che volano verso l'alto ed esplodono in scintille luccicanti di ogni forma, colore e dimensione sono la causa di questa atmosfera così bella e toccante, che mi sto godendo secondo per secondo, stretta al ragazzo che amo più di ogni altro, da una posizione perfetta: calma, silenziosa e con una visuale mozzafiato.
Un gioco di luci e colori pazzesco, il cui consiglierei di vedere a chiunque, che, però, come la maggior parte delle cose belle, è purtroppo volto al termine, lasciando noi due in mezzo alla quiete più totale, leggermente disturbata solo dal frinire dei grilli proveniente dai dintorni: fortunatamente non si riesce nemmeno a sentire la musica proveniente dalla strada animata dalla vivace festa di Ferragosto, pullulante di bancarelle, non molto lontana da qui, ma probabilmente abbastanza distante per lasciarci in mezzo a questa utopica tranquillità.
"Avevi ragione..." sospiro, molto felice.
"Come sempre." risponde lui.
"Anche se siamo sul tetto di un piccolo stanzino, in mezzo alle macerie..." ridacchio, indicando una pila di elettrodomestici e sanitari rotti che si ergeva imponente dietro di me. "È stato stupendo comunque." ammetto, arrossendo. "Grazie..."
"Grazie a te." mi sorride Sascha in segno di rimando, per poi baciarmi di nuovo, coccolandomi con quelle sue calde labbra che sanno essere tanto dolci quanto ardenti e passionali. Un bacio durato tanto, tantissimo, che mi ha fatto sentire bene, al sicuro e soprattutto amata.
Qualcosa da cui non volevo staccarmi, ma da cui mi sono staccata, purtroppo, comunque, e anche abbastanza bruscamente, per via del rombo di un motore che si sentiva sempre più nitido.
Non nego di avere preso paura. Dopo essermi staccata alquanto violentemente da Sascha, volgo immediatamente il mio sguardo oltre la rete che delimitava la zona abitata da tutti questi oggetti malandati che ci circondano, dove riesco a scorgere senza troppi problemi due fanali accesi venire verso di noi.
"Oh merda..." impreco, molto preoccupata.
"Ehi amore, cosa succede?" Sascha mi guarda con una punta di curioso, ma io non sto a ricambiare il suo sguardo neanche per un secondo, non mi sento molto sicura. "Sarà di sicuro il custode, è meglio andarcene da qui!" sussurro, con una voce decisamente tremante. Sascha non esita per un attimo e mi prende la mano.
"Bene, allora andiamocene in fretta." mi asseconda, saltando giù dal piccolo edificio, trascinandomi con sé, e cadendo miracolosamente in piedi.
Mi sono chiesta come diamine abbia fatto. Sia lui che io.
Senza staccare la sua mano dalla mia, poi, comincia a correre incessantemente tra tutte quelle pile di oggetti rotti e non funzionanti, fino ad arrivare alla rete. Frettolosamente iniziamo ad arrampicarci, ma mentre lui riesce a tornare dall'altra parte della zona con un'agilità degna di nota, io mi sono bloccata alla cima della recinzione.
"Non riesco a saltare... Non ce la faccio..." gli dico preoccupata, tenendo conto della non poca altezza di quella rete.
"Sabrina, muoviti! Sta avvicinandosi sempre di più!"
"È troppo alto!"
"Come hai fatto prima?"
"Prima non avevo saltato!" piagnucolo.
"Buttati, ti prendo io!"
"Cosa?" chiedo confusa.
È sicuro di farcela? Vero è che sono abbastanza leggera, ma la presa potrebbe non reggere sta volta, considerando che, se mi lanciassi, atterrerei tra le sue braccia troppo violentemente.
"Fallo! Ti fidi di me?"
"Io..." esito, ma poi penso che vale la pena provarci, del resto si vive una volta sola.
"Sì, mi fido di te." è l'ultima cosa che dico, prima di lasciarmi andare alla rete e farmi afferrare dalla sua presa, che, come prevedevo, non è riuscita a reggere un peso caduto su di essa così improvvisamente e violentemente, facendoci schiantare contro il suolo.
Un forte rumore di ossa che si spezzano, seguito da un dolore lancinante, è tutto quello che riesco a sentire poco dopo.
La mia gamba sinistra è pervasa da un male acuto che non esita neanche per un secondo a farmi gridare come una forsennata, mentre realizzo che anche Sascha aveva subito qualcosa, a giudicare dalla sua faccia tutta contratta e al suo convulsivo stringere di denti. Fortunatamente, non abbiamo battuto la testa. Almeno quello!
"Porca troia mi sa proprio che mi sono rotta la gamba!" grido, portando conclusivamente le braccia all'arto dolorante, cercando di capire se esso fosse davvero fratturato o meno, anche se quel rumore avrebbe già dovuto darmi la conferma.
"Porca troia, mi sa proprio di aver preso una distorsione..."
"Sascha, ti prego, chiama un'ambulanza! Mi fa malissimo!" grido, in preda a quel dolore atroce che non sta diminuendo, figuriamoci, ma non sta rimanendo nemmeno costante, anzi. Sta aumentando sempre di più.
"Non posso, sei praticamente su di me, non vedi?"
"Sascha che importa adesso?" lo ammonisco. "Chiama il 118!"
"Se solo riuscissi a tirare fuori il telefono, mi fanno malissimo le braccia!"
"Sascha dobbiamo andarcene da qui, e in più dobbiamo chiamare l'ambulanza! Non possiamo stare in mezzo alla strada per tutto sto tempo!" controbatto, preoccupata. Mi sorprendo di quanto io riesca comunque a ragionare lucidamente nonostante quel male che imperversa nella mia gamba sinistra.
"Non posso e siamo fottuti!" mi risponde preoccupato, indicando con il mento quel veicolo che si stava avvicinando sempre di più verso di noi, per poi fermarsi bruscamente quando la distanza si é ridotta a pochissimi centimetri. Subito abbiamo notato che si tratta di un camion, ma non di un camion dei rifiuti, quindi possiamo escludere che sia il custode, ma sono ugualmente molto impaurita, anche se ho Sascha accanto a me, da cui dovrei trarre conforto.
Lo ammetto senza troppi problemi: queste cose mi preoccupano un po'.
"Siamo decisamente fottuti." riprende.
"Lavori forzati con una gamba fratturata? No grazie..." cerco di buttarla sul ridere, alludendo ad un ipotetico arresto per... Furto che non abbiamo commesso.
"Dai non esageriamo, non ci farà nulla di grave!"
"E questo come lo sai?"
"Ehm..." cambia idea. "Sappi che ti ho amato più di ogni altra al mondo, in ogni caso."
"Anche io..." deglutisco, quando i fari della vettura davanti a noi si spengono, lasciando seguito ad attimi di terrore puro, che però non esito a cercare di sconfiggere.
"LA PREGO, CHIUNQUE LEI SIA, CHIAMI IL 118!" grido, disperata, impaurita e acciaccata, a quella figura che stava scendendo dal furgone, poco riconoscibile per via del buio che stava calando sempre più fitto attorno a noi due.
"Voi due? Cosa ci fate in discarica?"Ciuffy's Corner:
Niente, buongiorno e buona scuola così. Ho dei problemi ad aggiornare ora ma hei, aiutatemi, ho paura per filosofia e devo aggiornare perché devo distrarmi ciao.
♥️24-07-17🔐

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How Strong Is Your Love?||Saschina
FanfictionCi saranno persone che cercheranno di ostacolarci, in tutto e per tutto. Persone che non vorranno vederci insieme, che vogliono la nostra rovina, ma noi glielo impediremo. Il nostro amore è forte, non dobbiamo darla vinta a quattro oche gelose! -- ...