How Strong Is Your Love?||Saschina

Capitolo 40: È che ti voglio per me...

(Sascha's pov)
Al momento sono stremato.
Beh, ma in realtà anche contento: del resto le ho fatto passare una bella nottata, ed è questa la prima cosa che voglio, che lei stia bene. Vederla sorridere stretta tra le mie braccia è qualcosa di estremamente adorabile, e odio il fatto che questo magico momento sia finito troppo in fretta, per colpa della vibrazione del suo telefono.
Come, purtroppo, è giusto che sia, Sabrina si è allontanata dalle mie braccia per poter rispondere al messaggio, e non mi sembra da buon fidanzato impedirle questa libertà. Tuttavia, quando l'ho vista contrarre l'espressione, mi è salito un leggero sospetto: non è che si sta scrivendo con il suo ex?
Questa cosa mi ingelosisce e non poco, nonostante io sappia perfettamente che ormai il cosiddetto Sposy abbia scoperto il suo vero orientamento sessuale, anzi, a dirla tutta sono anche un po' scettico a riguardo. Non vorrei però essere troppo scortese, per questo mi avvicino a lei molto dolcemente, stampandole un bacio sul collo, prima di porle la fatidica domanda.
"Con chi stai scrivendoti?"
Mi spiace solo di averla fatta spaventare, facendole bloccare istantaneamente lo schermo con uno scatto.
Mi è sembrata impaurita, ma di certo non volevo creare questo disagio.
Anche nella risposta è apparsa un po' titubante.
"Ehm... Stavo dando la buonanotte ai miei cuccioli..."
"Ah... Ok." le rispondo, lasciandole un altro bacio, stavolta sulla guancia. "Ora che hai fatto restiamo ancora un po' noi due?"
"Ehm... Sì." mi risponde, meditando. "Prima però devo scriver loro un ultimo avvertimento nelle stories. Poi sono tutta per te."
Non è che non mi fidi di lei, ma questo suo esitare mi ha un po' insospettito. Tuttavia la lascio fare, non vorrei risultare accolloso.
Ha scritto il messaggio giusto per pochissimi secondi, prima che strisciasse completamente verso di me, per poggiare la sua testa contro il mio torace nudo, a cui lascio diverse carezze.
"Amore posso chiederti una cosa?" le domando, tra una carezza e l'altra, tutto ad un tratto.
"Certo, dimmi..."
"È vero che tu ami solo me?"
"Ma certo amore! Perché me lo chiedi?"
"Sai... Non mi fido di quel soggetto... Come lo chiami te? Sposy..."
La sento sbuffare, prima di togliersi dal mio petto e guardarmi dritto negli occhi.
"Senti, Sascha. Tu devi fidarti di lui. E soprattutto di me. Se ti dico che amo solo te, per quale motivo dovrei dirtelo se non perché è la verità? E poi... Santo cielo, Sascha, a Sposy piacciono gli uomini... Gli uomini! Io ti sembro un uomo? No. Anche se fossimo ancora amici, mi spieghi dov'è il problema? Tanto amo te e anche lui ha un marito che ama. Non ti fare il problema!"
"Uff... Va bene..." sbuffo, abbracciandola nuovamente. "È che ti voglio per me..."
"Ma amore, io sono già tutta tua!" mi sorride, stringendomi ancora di più.
"Ti prego rimanilo per sempre..." sussurro, prima di sbadigliare e cadere in un sonno profondo, interrotto solo il mattino dopo dal suonare del campanello. Vedendo che la mia ragazza è ancora persa nel mondo dei sogni, decido di scendere ed andare ad aprire.
Ma quanto mai l'ho fatto.
Davanti mi sono trovato nientemeno che quella checca di Sposy. (nda: non è offensivo)
Io voglio che se ne stia alla larga dalla mia ragazza. Anche se ha un marito.
Sono comunque geloso.
E scettico sul fatto della sua omosessualità.
"Come fai a sapere dove abitiamo?"
"Se non sbaglio ti ci ho portato io a casa, ieri."
"Ah, sì, giusto." ammetto, con l'amaro in bocca. "Ciò non toglie che tu abbia il permesso di presentarti qui davanti quando ti pare e piace."
"Ma se me l'ha detto la tua ragazza di presentarmi qui!"
"Hai detto bene, la mia ragazza!" grido, scandendo con decisione le ultime tre parole, prima di realizzare appieno ciò che ha detto.
"Aspetta... Cosa?"
"Sabrina mi ha detto di presentarmi qui!"
"E perché?"
"Mi doveva aiutare a risolvere una cosa!"
"E io dovrei crederci?" sbotto, furioso, prendendolo con violenza per il collo della maglietta e trascinandolo dentro casa, mettendolo con le spalle al muro, senza fargli del male, però.
"Woah, stai calmo amico." cerca di mediare, mettendo le mani avanti, ma io in questo momento sono cieco di rabbia.
Loro due si sentono!
Ne dovrò parlare anche con Sabrina a riguardo. E il più presto possibile.
Meno male che diceva di amare solo me!
Mi deve assolutamente delle spiegazioni.
"È vero, sono il suo ex, ma ho scoperto di non essere interessato alle donne! Non può più piacermi!"
"Senti tu forse non hai capito che Sabrina è mia. MIA E SOLTANTO MIA. Se ti sei reso conto che hai fatto una cazzata a lasciarla, mi dispiace bello, ma è troppo tardi. Ora non la riprenderai. LEI È MIA, HAI CAPITO?" ringhio, sta volta la crisi di nervi la ho io.
"Fratello, stai calmo, non ti voglio rubare nessuno!"
"LEI È MIA!" grido, in preda al peggior istinto animale che potessi avere.
Sono geloso, ok? E sono fiero di essere geloso!
"MA CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI?!"
Il suo urlo mi ha paralizzato in un attimo. Sabrina è scesa, e in un nanosecondo mi sono bloccato, spalancando gli occhi e voltandomi verso di lei: anche Sposy ha fatto lo stesso, ancora con le spalle al muro.
"Sascha Sascha Sascha." comincia, avvicinandosi verso di me con uno sguardo non troppo felice, ma nemmeno incazzato: mi sembrava più che altro deluso, amareggiato. "Un'altra scenata di gelosia, vero?"
"Tu lo sai che sono geloso. L'hai sempre accettato!" rispondo.
"Io lo accetto, sì, ma con oggi vuol dire che tu non hai fiducia in me! Se ti ho detto che tra me e lui non c'è più niente, perché non ci hai creduto?"
"Perché anche tu mi hai detto che ieri hai dato la buonanotte ai tuoi fan, invece, come prevedevo, stavi scrivendoti con lui! E mentre io avevo solo un sospetto fondato, tu mi hai spudoratamente mentito!"
"Io l'ho fatto a fin di bene!" grida. "Non volevo si creassero situazioni come questa!"
"Lo sai che avrei preferito star male ieri, ma sapendo la verità? Come vedi il casino è stato creato lo stesso, e in più mi hai detto una bugia!"
"Pensi che io avrei potuto prevederlo? Come te lo devo spiegare che io amo te?"
"E io come faccio a crederci?" grido, trattenendo le lacrime. "Mi hai appena mentito. Come faccio ad affermare con certezza che non te la fai con il tuo ex?"
"Sascha non ci amiamo più da anni! Come te lo devo far capire? È venuto qui per farsi dare una mano anche da te! Vuoi riconoscere che siamo amici e basta?"
"E tu vuoi riconoscere che non ti credo più? Mi hai mentito! Come faccio ad affermare che ora tu stia dicendo il vero?"
"Sascha, ti prego..."
"Ti prego niente, ho capito che sono solo una rottura di scatole per te. Io pensavo che dandoti tutta la mia fedeltà e amandoti come non avevo mai fatto prima ti fosti sentita felice, appagata, desiderosa di ricambiare! Invece no, a quanto pare i monogami sono degli sfigati!"
"Quindi mi stai dando della sfigata!"
"No, visto che tu te la fai con lui a mia insaputa." scuoto la testa, aprendo la porta, purtroppo con le lacrime che già mi iniziavano a rigare il volto. Maledizione a me, l'amore fa male. Davvero male.
"Quindi mi stai dicendo che per sto fraintendimento è finita? Che io vedo due anni e passa di relazione svaniti così?"
"Non lo so, Sabrina. Di certo è meglio che per oggi me ne stia per i fatti miei. Così almeno ti diverti un po' con lui, ok?" concludo, uscendo da casa, per raggiungere la fine della strada in lacrime.
E una volta arrivato lì, non sono più riuscito a smettere di piangere.

Ciuffy's Corner:
GIÙ I FORCONI, GIÙ I FORCONI. Avevo detto che non ci sarebbero stati tradimenti e infatti non ce ne saranno. Se non avete capito, per l'appunto, Sabrina non ha MAI tradito Sascha! È solo lui che fraintende tutto. Vedrete più avanti come si svolgeranno le cose.
In questo capitolo, ANGOLO SOCIAL
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