Capitolo 40

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Non ci posso credere...

"Ashley, che ci fai qui?"
"Dovrei farti la stessa domanda sai?"
"Usciamo un attimo."
"No, non esco finché non mi spieghi che ci fa lui qui?"

"Ashley ti prego salvamiii!!!"

"Cosa volete fargli?"
"Non devi intrometterti nelle cose che non ti riguardano."
"Sono tua sorella, ti sto solo proteggendo, non puoi dirmi questo."
"Ormai sono grande."
"Spiegami questa situazione."
"Tu non hai voluto dirmi niente quando ti avevo chiesto delle spiegazioni."
"Ma... ti avevo già detto tutto, non c'entro niente con lui."
"Invece no, ho scoperto che siete stati insieme e mi dispiace che scopro solo adesso e poi da lui e non da te, che sorella sei. Mi stai mentendo anche in questo momento."

"Non volevo turbarti, mi avresti fatto altre domande."
"Dovevi, sono tuo fratello, devo proteggerti."
"Ma perché lo tenete qui? Non potevi chiedere semplicemente come le persone normali invece di rapirlo?"
"L'ho beccato mentre ti stava spiando."
"Quando?"
"Una sera, l'avevo visto dalla finestra e quindi ho capito che qui c'è qualcosa che non va."

Non ci posso credere, è davvero inquietante.
Non avrei mai pensato che qualcuno potesse spiarmi.

Tutto questo è troppo confuso.

"C'è qualcosa che nasconde però, non mi dice tutto."

E qui il mio cuore inizia a battere forte, spero solo che continuerà a nascondere tutto, non voglio che Christian lo venga a sapere.

"Dai Christian, cosa potrebbe mai nascondere. Siamo stati insieme, ma poi ci siamo lasciati perché lui mi ha tradita. Lascialo andare, ti prego. Non metterti nei guai."

"Non posso lasciare le cose a metà."

"Non essere testardo. Sai chi è suo padre? Avrà già avvisato la polizia."

"Non m'interessa chi è suo padre, devo sapere cosa nasconde perché tu non me lo dirai mai perché ti conosco, cerchi ti proteggere me ma metti nei guai te."

"Ti prego Christian, lascia perdere e andiamo a casa, per favore."

"Chiamo un taxi, vai a casa, poi io sistemo un po' di cose e arrivo."

Un altro problema da risolvere.
Ho paura, tanta paura!

Dio, aiutami tu, dimmi cosa devo fare perché non so proprio come andare avanti. So che mi lamento ogni singolo minuto, ma sembra che i problemi seguano solo me.

Arrivo a casa e mentre apro la porta un messaggio fa vibrare il mio telefono.

È Charles.
'Girati.'

Sta appoggiato alla sua macchina con le mani incrociate al petto.
I suoi muscoli sono molto evidenti dato che i vestiti sono stretti.
Ogni volta che lo guardo m'incanto, è la perfezione in persona.

"Ti va di fare un giro?"

In questo momento ho bisogno di qualcuno che possa aiutarmi a dimenticare tutto per un po' di tempo.
"Va bene."

Mi dà un bacio sulla guancia, sicuramente sono diventata come un peperone, sento le guance in fiamme.

"Sei diventata rossa."
Ecco, quello che ho appena detto.
Maledizione!
Non posso nascondere mai niente.

"Vuoi un gelato?"
"Con questo freddo?"
È veramente strano questo ragazzo.
"A me piace di più il gelato d'inverno che d'estate."

"Certo uno più strano di te non esiste."
"Lo so, io sono speciale."
"Non ho detto questo."
"Ma lo pensavi."

Mi arrabbio quando fa così, ma allo stesso tempo mi fa divertire.

Ci prendiamo il gelato con il freddo che c'è fuori poi ci sediamo su una panchina.

Mi distraggo un momento e mi trovo le sue labbra sulle mie, però non è un bacio ma, non ho capito di preciso cosa.

"Eri sporca."
"E non me lo potevi dire?"
"Mi sembrava più carino fare tutto da solo."

Tutto succede senza che io me lo aspetti ed è questo che adoro in lui, è molto spontaneo.

Dopo aver finito ci alziamo per continuare la nostra passeggiata.

"Puoi chiudere un attimo gli occhi?"
"Cosa vuoi fare?"
"Tranquilla, di me ti puoi fidare."

Chiudo gli occhi. Mi sento scema in mezzo alla strada con gli occhi chiusi.

"Apri."
Mi trovo davanti un mazzo di margherite.
Davvero carino.
Sa sorprendermi ogni giorno di più.

"Grazie" mi alzo in punta dei piedi e gli dò un bacio sulla guancia.
"Ma... solo questo mi merito?"
"Accontentati."
"No, non mi accontento."

Si ferma davanti a me e mi prende il viso tra le mani e mi guarda intensamente le labbra.
"Cosa vuoi fare?"
"Fai finta di non saperlo, ma in realtà muori dalla voglia di baciarmi anche tu."
"Non è ver.."
Non finisco le parole perché vengono fermate dalle sue labbra morbide.
Tutte le persone ci passano vicino... mi sento in imbarazzo, ma non cedo, non m'importa di quello che pensa la gente. Quello che conta è lui.

"Avevi detto che non lo volevi e invece lo volevi e come..."

Non so cosa dire perché ha perfettamente ragione. Anche io aspettavo questo momento magico, solo che non voglio mai ammetterlo.

Stanno andando bene le cose tra noi, forse perché sto provando di dimenticare quello che è successo, ma poi appena penso a Jennifer ho come una fitta allo stomaco. Se fossi al posto suo non saprei come avrei reagito e mi dispiace tanto, ma alla fine non sono io che dovrei sentirmi in colpa.

Cerco di allontanare tutti questi pensieri negativi proprio per godermi questo momento.

"Charles?"
Potrei cancellare tutto quello che ho pensato fin adesso perché il momento magico è stato rovinato da Jennifer.

Mi allontano da Charles, ma inutile, tanto ormai ha capito.

"Non pensavo che fosse lei, in realtà non avrei mai pensato che potessi tradirmi, ho sempre avuto fiducia in te ma a quanto pare mi sono sbagliata."

Le lacrime le rigano il volto poi guarda me con un'aria minacciosa.

"Tu, sei sei..."
Non riesce a trovare la parola giusta per nominarmi.
Inizia a correre lasciandoci a bocca aperta e senza parole.

"Hai visto, te l'avevo detto, non possiamo stare insieme."
"Invece sì,  parlerò con lei e metterò le cose in chiaro."
"Dovevi già farlo da un bel po', non è giusto che lo venga a sapere in questo modo, poi lei ti ama."
"Io non la amo più."

"Dobbiamo pensare bene. Adesso devo andare."
"Aspetta, ti accompagno."
"Non serve, prendo un taxi."

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