"Chiara!"
"Come stai?"
"Sopre ci ha raccontato tutto"
"Ragazze, lasciatela respirare!" le rimprovera Federico facendomi entrare per prima in casa.
Giulia e Giorgia sono in silenzio di fronte a me, leggo nei loro occhi la voglia di sapere cosa fosse successo questa notte ma in tutta risposta le ignoro e mi siedo comodamente sul divano.Non ho affatto voglia di ripensare a Nico, al tocco viscido sulle mie gambe ed alla paura che avevo provato per tutto il tempo.
"Vi siete riprese dalla sbronza?" chiedo sogghignando cercando di cambiare argomento e di alleggerire l'aria.
"AHHH! Non dire nulla! Ho avuto mal di testa per tutto il giorno. Anche se tra le due, era Giulia quella messa peggio"
"Che hai fatto amore?" si preoccupa Fede.
Amore? Pff.
"Ho vomitato. Una nausea che non ti dico" risponde imbarazzata, "se ci ripenso sto male ancora"
"FIU!" risponde passandosi la mano fasciata sulla fronte, "meno male che non c'ero! Meglio dormire su una scomoda poltrona in ospedale piuttosto che tenere i tuoi capelli mentre sbocchi"
"Ha ha ha, simpatico. Gué! Difendi la tua mamma, ATTACCA!" ordina Giulia alla sua piccola chihuahua, ma lei indifferente, decide di rimanere impassibile sul divano a dormire.
"Stupida cicciona" Giulia le accarezza la pancia e la sua coda si agita contenta.
"Come mai le hai portate?"
"Siccome tu non c'eri, per non rimanere da sola ho deciso di passare il mio post sbronza in compagnia di Gio" annuncia fiera, "ho portato le cagnoline con me perché non mi fidavo a lasciarle da sole per tutto il giorno. Lo sai che ci disfano casa" gli ricorda afferrando la piccola Chewbecca e portandosola sulle gambe per poterla accarezzare.
"Chiara, spero non ti dispiaccia, ma Giulia ha dormito nel tuo letto"
"Dormito... Ho trascorso la maggior parte del tempo in bagno, piegata sul water"
Rido alla confessione shock di Giulia prima di rispondere a Giorgia, "tranquille, avete fatto bene"Silenzio. Le due ragazze sono di nuovo concentrate su di me in attesa di una spiegazione. Avanti Chiara, fatti coraggio.
Prendo un bel respiro e racconto la mia versione dei fatti con l'aiuto di Federico, pronto ad intervenire quando la mia voce veniva a mancare.
Non era affatto semplice parlare di cose così delicate di fronte ad amici che ti vogliono bene.
Non fanno altro che guardarti con occhi tristi mentre leggi perfettamente i loro patetici pensieri "Oh poverina" "chissà che spavento"
Francamente non me ne faccio nulla della loro compassione. Vorrei solo che la smettessero di provare pena per me."Oddio. Mi disp"
"No. Non dirlo nemmeno! Poteva capitare a chiunque" la interrompo una volta finito il racconto tanto atteso.
Giorgia torna a sedersi, evidentemente ha capito che il suo abbraccio non era affatto gradito. Meglio così.
"E tu Fede? Come stai?"
"Mi fa male la mano ma è tutto okay" risponde mostrando la fasciatura bianca che le infermiere gli avevano stretto in ospedale.
"Insomma è stata una fortuna che ci fossi tu nei paraggi a difendere la nostra Chiara" conclude Gio.
Federico annuisce ed allunga il braccio intorno al mio collo per chiudendomi in un abbraccio, "ci sarò sempre per lei" dice poi sorridendo.
Guardo Giulia intenta ad accarezzare Chews con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Hey?"
"Uh? scusate. Mi sono persa, stavo pensando" risponde tornando in sé ed appoggiando i suoi bellissimi occhi chiari sul braccio di Federico ancora stretto a me. Una scossa.
Ricevo il segnale e la sua occhiata mi basta per farmi alzare immediatamente dal divano in modo da allontanarmi il più possibile da Federico.
Suonano alla porta.
"Vado io!" esclamo, contenta di lasciare il salotto anche solo per un secondo."Mattia, Rebecca!"
"Chiara!" mi abbracciano, "come stai?"
"Ora meglio. Entrate, ci sono anche gli altri"
Mi faccio largo per farli passare e mi accorgo di Denny seduto sul gradino del pianerottolo.
"Ci sei anche tu!" esclamo sorpresa sedendomi accanto a lui.
"Già"
"Che hai? Come mai questa faccia triste?" chiedo preoccupata.
"Senti, mi dispiace" sussurra.
"Per cosa?"
"Per come ti ho trattato in ospedale, non dovevo andarmene via così"
Mi rilasso, "è tutto okay"
"No, non è tutto okay! Come ho potuto trattarti così di merda dopo la notte che hai passato?"Ci risiamo.
"Mi avete rotto il cazzo, sto bene"
Denny resta in silenzio, stupito della mia reazione.
"Si, hai capito. Sto bene! Non ho bisogno di moine, baci ed abbracci. Voglio solo che la smettiate di provare pena per me"
"Okay" risponde imbarazzato, "quindi, pace fatta?"
"Pace fatta" concludo con un sorriso.
"Chiara ma che fine hai" Giorgia resta di sasso alla vista di Denny sul suo pianerottolo.
"Ciao Giorgia"
"Ciao" risponde prima di ritornare in casa.
"Avete intenzione di comportarvi come due bambini per sempre?" chiedo una volta soli.
"Io non ho niente contro Gio"
"Nemmeno lei! Ed allora perché non riuscite a mantenere un rapporto perlomeno civile?"
"Perché ancora non mi è passata"
"Che cosa?"
Denny resta in silenzio a fissare il vuoto.
"Ah, lascia perdere! A volte dimentico che sei donna" dice infine.
"E con questo che vorresti dire?"
"Che hai la bocca larga!" risponde dandomi un leggero pugno sul braccio.
"A si? Perfetto! Allora arrangiati" esclamo fingendomi offesa, "quindi tu non vieni?" chiedo poi sulla soglia di casa.
"Dammi un secondo" risponde respirando profondamente.
"Okay Denny, ti aspetto di là"**
"Ci siamo tutti insomma!" esclama Federico vedendo arrivare il suo amico.
Guardo Giorgia seduta accanto a Giulia, sta facendo giocare Gué con una piccola pallina da tennis mentre cerca in tutti i modi di ignorare la presenza del suo ex ragazzo in casa sua.
Che bambini.A sentirsi a disagio non è solo Denny, con l'arrivo dei nuovi ospiti sento un'altra ondata di sguardi preoccupati per la mia salute.
"Vi fermate per cena?" chiedo cercando di ignorarli tutti.
"No andiamo a casa"
"Devi riposare"
"Stai tranquilla"
"Porca miseria ragazzi, la volete smettere? STO BENE!"
Resto a fissare le loro facce incredule per qualche secondo e lascio la stanza per uscire a prendere una boccata d'aria.Non ne posso più. Non capiscono che più si preoccupano per me, più mi costringono a ricordare il motivo di così tante attenzioni? Sto cercando di fingere che non sia successo nulla, di accantonare l'accaduto, ma è dura se continuano a farmi da infermieri.
"Ordiniamo la pizza?" chiede Fede raggiungendomi.
"Quindi ti fermi a cena?"
"Mi sarei fermato in ogni caso, voglio stare con te ancora per un po' "
"Okay" rispondo cercando di non far notare troppo la mia contentezza.
"Tonno, cipolle e peperoni" ordina mentre cerca di accendersi la sigaretta.
"Non è pesante?"
"Ma c'è il tonno, il pesce è light!"
"Solo quello però" scherzo.
"Hai ragione" risponde lui ridendo dei suoi strani gusti."Senti, non te la prendere. Siamo solo tutti preoccupati per te" torna improvvisamente serio.
"Vi ringrazio, ma non dovete"
"Non è cosa di tutti giorni quella che hai dovuto affrontare stanotte"
"Cazzo Fede, lo so! Okay? Me ne rendo conto, ma se fate così non fate altro che complicarmi le cose. Smettetela, impiegate il vostro tempo a scegliere il gusto della pizza piuttosto che starmi con il fiato sul collo"
"Scusa"
Che stronza.
"Perdonami tu, è solo che sono stanca"
"Lo capisco"**
Il campanello suona.
"Devono essere arrivate, vado ad aprire!"
Corro in camera a prendere il portafoglio per poter pagare il ragazzo delle pizze, "arrivo!" urlo in direzione della porta mentre abbasso la maniglia.
"Scusi, non trovavo la borsa con i CIAO!"
Michele è di fronte a me, vestito elegante ed un enorme bouquet di rose in mano.
"Che ci fai qui?"
"Non mi dire che ti sei dimenticata"La cena, cazzo!

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Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||
Fanfiction"ho sempre pensato che fosse un bel ragazzo ma ero anche dell'opinione che in televisione non si è mai come dal vivo. Lo ascolto parlare, ha una voce sensuale, profonda ed un modo di fare gentile e socievole. Lo ammetto, è bello. Continuo a fissarlo...