Sono tornata dai miei che, oltre a farmi gli auguri di buon compleanno, mi hanno tempestato di domande sulla casa, su Giorgia e se ero davvero sicura di voler vivere a Milano.
In realtà il trasferimento è l'unica cosa di cui mi importa davvero.
Sarà strano ma avevo finalmente l'occasione di sentirmi indipendente, una donna adulta, e la cosa mi piace parecchio.Per il giorno del mio compleanno non avevo organizzato nulla di speciale, dopo il ricco pranzo e la torta mi ero chiusa in camera per riempire le valigie vuote con più roba possibile. Questa volta devo assolutamente portare con me qualche vestito carino! Non si sa mai che a Giorgia venga in mente qualche altra strana idea penso mentre accendo la radio ed inizio a canticchiare la canzone di Lucio Battisti che stanno trasmettendo.
"RTL ti regala i biglietti per Pop-Hoolista tour" l'annuncio pubblicitario attira la mia attenzione ricordandomi di Federico e del suo invito al concerto.
Chiamo immediatamente Marco e Natalia per sapere se un cambio di programma dell'ultimo minuto potesse andar bene. Ovviamente accettano ed immediatamente un'altra domanda barcolla nella mia testa: come cazzo faccio ad avvisare Federico?
Non mi aveva ancora chiamato ne mandato nessun messaggio per il compleanno.Accendo la tv, faccio zapping tra i canali e mi fermo su un thriller intitolato The call.
Amo guardare questo genere di film anche se mi conosco, sono facilmente impressionabile.Sono concentrata a guardare il film.
La poliziotta ha finalmente trovato la ragazza rapita e sta scendendo nel buio nascondiglio per salvarla.
Non farlo, scappa! Non andare! Col cazzo che mi nascondo per non farmi vedere dall'assassino psicopatico. Non ci sarei andata e basta! Che si fotta la ragazzina.*DRIIIIIIN
Il telefono suona facendo tremare il tavolino accanto a me.
Mi spavento a morte e metto in pausa.Cercando di ignorare il cuore in gola, prendo un bel respiro e rispondo.
- pronto?
- buon compleanno!
- ehm grazie... Tu sei?
- un bicchierino di vodka ti potrebbe far ricordare?Oddio, il cuore si ferma.
È lui.
Respira e non fare la figura della scema.- Ciao Fede! grazie mille.
*Rispondo in tutta tranquillità.
- allora? Vieni stasera? Non voglio metterti fretta, ma per il pass devo saperlo per tempo, sai come è...In realtà no, non so niente. Ne di come funziona ne di come sia la vita di un rapper.
- appunto! Non sapevo come scriverti! Se non è troppo tardi saremmo in tre.
- perfetto! Ora devo andare. Quando arrivate in piazza chiamami! Il numero dovresti averlo, non credo di aver messo il privato.
- okay.
- okay.
- beh, ehm.. Grazie ancora.
- e di che ? A stasera!
- ciaoMa che cazzo è successo?
Okay, sto impazzendo.
Rilassati e respira.
Non lo conosci nemmeno! È molto gentile e carino ma non è nulla di che.
Stasera vai, ti diverti e non pensi a lui.Schiaccio play, il film riprende ma io non riesco a seguirlo.
Continuo a pensare alla chiamata ed a chiedermi il perché io sia così contenta di queste sue attenzioni.
Che ti prende continuo a ripetermi. Non hai mai ascoltato un suo CD, non sei mai andata ad un suo concerto e le uniche canzoni che conosci sono quelle trasmesse in radio.
Ma niente, non riuscivo a convincermi a mantenere la calma.Spengo la tv, mi alzo dal letto ed apro l'armadio per scegliere come vestirmi.
Dopo diverse prove opto per dei pantaloncini a vita alta ed un top bianco, delle scarpe alte ma comunque comode.
Dovevo far qualcosa per distrarmi quindi inizio a truccarmi ed a sistemarmi i capelli.Sono pronta con un ora di anticipo.
Avevo fatto qualsiasi cosa pur di non pensare alla chiamata ricevuta poco prima. Avevo cambiato pettinatura, smalto alle unghie per almeno cinque volte ed ora ero seduta sul divano ad aspettare che Marco mi venisse a prendere.
Tra 60 minuti più o meno.

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Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||
Fanfiction"ho sempre pensato che fosse un bel ragazzo ma ero anche dell'opinione che in televisione non si è mai come dal vivo. Lo ascolto parlare, ha una voce sensuale, profonda ed un modo di fare gentile e socievole. Lo ammetto, è bello. Continuo a fissarlo...